Parigi non "presta,, la Gioconda

Parigi non "presta,, la Gioconda Parigi non "presta,, la Gioconda Parigi, 26 settembre, Nell'esente cordiale fran-co-britannica c'è qualche pie-colo intoppo anche sul pianoartistico. Gli inglesi volevanocelebrare nel prossimo gen-naio l'ingresso ufficiale delRegno Unito nel Mercato comune con una grande mostra, compresa nel Festival intitolato «Fanfara per l'Europa»: ed avevano chiesto a Parigi di prestar loro, al fine di una esposizione in Londra, la Gioconda di Leonardo e il famoso « Arazzo di Bayeux » che narra lo sbarco oltre Manica di Guglielmo il Conquistatore con la battaglia di Hastings. Niente da fare: la Giocoli da, è stato risposto agli organizzatori britannici, è « trop Po italiana per rappresentare la Francia all'estero », e quan- to alla tappezzeria di Bayeux è troppo in cattivo stato per sopportare, a distanza di novecento aimi, lo stesso viaggio che il normanno Guglielmo compì gloriosamente. Le ragioni vere del diniego, tuttavia, possono essere diverse da quelle fornite dal ministero degli Affari culturali: la Gioconda leonardesca era stata prestata agli Stati Uniti nel 1963. L'arazzo di Bayeux invece è seriamente intaccato dal tempo ma non s'esclude che nelle considerazioni francesi abbia pesato anche un altro elemento, psicologico: che non fosse opportuno associare le feste per l'ingresso britannico nel Mercato comune con il ricordo di un'invasione Odei lidi inglesi. Parigi ha offerto a Londra, quale ripiego, j ima scelta di altri capolavori. | c. c. |

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