Forse preparavano attentati a Milano Agende in codice, molte perquisizioni
Forse preparavano attentati a Milano Agende in codice, molte perquisizioni Per quale gruppo operano i tre giovani arrestati di Como? Forse preparavano attentati a Milano Agende in codice, molte perquisizioni Il magistrato.- "Chi va in giro con la dinamite nascosta in auto non lo fa per compiere furtarelli" - Collaborano all'inchiesta i giudici che si occupano del delitto Calabresi e delle Brigate Rosse - Gli agenti hanno trovato nella casa del Nardi un'agenda con annotazioni in codice: decifrati gli appunti, si sono iniziate ricerche in tutta la città - Una pistola, un bossolo e una giacca gli indizi contro il fascista milanese (Segue dalla V pagina) I i tra la teste che vide dalla 1 finestra l'omicidio e descrisse l'assassino come un gio| vane robusto, biondo e alto, e il Nardi, che è stato presenI tato da solo alla donna. La donna avrebbe guardato I a lungo il giovane, poi avrebj be affermato: «Mi sembra che i .sia lui. Nolo che ha lo stesso : sguardo, gli occhi assomiglia, no a quelli dell'assassino e i la corporatura sembra la medesima ». Al Nardi sono state mosse queste accuse. Lui, che appariva molto nervoso ed agitato, avrebbe avuto un gesto di stizza, quindi si sarebbe difeso: «Non c'entro, non c'entro con la morte di Calabresi. Non mi ricordo più che cosa ho fatto il 17 maggio; è passato tanto tempo da allora. Probabilmente mi trovavo a Milano e in casa ». E' stata quindi introdotta la commessa del negozio che aveva venduto l'ombrello alcuni giorni prima del delitto. II riconoscimento in questa seconda fase si è svolto con 1 l'osservanza di tutte le forme previste dal codice di procedura penale. Il Nardi è stato messo tra alcuni agenti di pubblica sicurezza e guardie di finanza che gli assomigliano. Sempre secondo indiscrezioni, anche questo riconoscimento con la commessa avrebbe dato esito parzialmente positivo. La donna in sostanza si è espressa come la prima teste: « Assomiglia molto all'assassino, le mani, la corporatura, la taglia atletica sono molto simili, potrebbe essere lui anche se non posso confermarlo in pieno ». Il terzo esperimento è invece risultato negativo. E' stato messo a confronto con il I Nardi il direttore del magazzino dove era stato venduto i l'ombrello. L'uomo ha osserI vato a lungo il sospettato poi \ ha scosso il capo e ha detto: i « In coscienza non posso dire ì di riconoscerlo, anzi non lo | riconosco affatto ». Per il resto qui a Como c'è I | da segnalare la scoperta dei detonatori che sarebbero seri viti a far esplodere i dodici i ; candelotti di gelatina da 250 j grammi l'uno. La scoperta è I avvenuta questa mattina al | ' valico di frontiera della Bro- i geda. La polizia sospettava l'esistenza dei detonatori per-1 che altrimenti non sarebbe i stato possibile far funziona- 1 re i candelotti di gelatina. Est si sono lunghi circa 4 centimetri e contenuti in un invo; lucro di plastica. Sono stati rinvenuti in un cestino per i rifiuti appeso: alla colonnina sotto la pensilina dove mercoledì sera è \ i stata fermata la « Mercedes » ; I nera con i tre giovani a bor-1 1 do. E' quindi pensabile che i tre, vistisi scoperti dalla po- 'lizia, abbiano cercato di disfarsi di un materiale compromettente che forse si trovava sul sedile posteriore della macchina, a differenza delle armi e dell'esplosivo che erano ben nascosti. Un'ultima notizia: in mattinata il sostituto procurato- re di Como, Ciravolo, aveva annunciato che il processo contro i tre dinamitardi si sa-rebbe svolto con rito direttis-simo mercoledì al tribunale di Como. Questa sera la noti- - I zia è stata parzialmente j - | e o | a ' o I smentita dal procuratore capo della Repubblica di Como, Bianchi. Stasera alle 22 il procuratore della Repubblica di Como ha confermato che il Nardi e gli altri due giovani saranno trasferiti domani mattina a Milano a disposizione di quella procura della Ut-pubblica. e. g. Como. Kjess Maradove Gudrun, tra due agenti, dopo l'arresto (Telefoto Ansa)
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