Sradicano la serranda agganciata con l'auto poi sfondano vetro e porta: bottino 5 milioni

Sradicano la serranda agganciata con l'auto poi sfondano vetro e porta: bottino 5 milioni Un nuovo stile nel compiere gli assalti alle gioiellerie Sradicano la serranda agganciata con l'auto poi sfondano vetro e porta: bottino 5 milioni In libertà la zìngara innocente: era in carcere per colpa d'una rapinatrice All'alba in via Cristoforo Colombo, alcuni operai stavano per intervenire, i banditi li hanno minacciati - Tre rapine in poche ore a donne che rincasano; una, per difendere la borsa, è ferita Furto con scasso ieri all'alba I nella gioielleria di Emma Amicuci in Grungo, via Cristoforo Colombo 57. Alle cinque un'u Alfa » 2000 targala Genova con quattro uomini si è fermata dinanzi al : negozio; due sono scesi, hanno legato rapidamente una catena alle maglie della saracinesca, fis- , sando l'altro capo al telaio del- ' l'auto. Una partenza brusca, la j serranda è stata divelta. I malviventi si sono accaniti con una mazza contro la vetrina, i ma il cristallo di sicurezza ha I resistilo. Allora hanno sfondato ! la porta. Due operai che si re- ! cavano al lavoro hanno assistito j alla scena; ma i complici dei i banditi, rimasti sulla macchina, li hanno minacciati. « Andatevene, 1 altrimenti vi spacchiamo la te- I sta » ha detto il guidatore, con I voce decisa. I due si sono allontanati. I II rumore della porta a vetri | in frantumi ha svegliato i pròi prieiari che abitano nell'alloggio j sopra l'oreficeria: la moglie si e I precipitata su! balcone, il marito ! ha preso da un cassetto una pi- stola. Allarmati dalle uria della : donna i delinquenti hanno arraf¬ fato solo gli orologi ed alcuni | anelli esposti in vetrina: «Presto, \ andiamo, andiamo » ha detto in i Piemontese un bandito al com- pagno. Balzati sull'auto sono fuggiti con un bottino di circa cinque milioni. * Maria Di Cagno, 27 armi, via Po 27, è stata aggredita ieri pomeriggio da quattro giovani che l'hanno rapinata della borsetta. i Verso le 15 era sul marciapiedi di via Orbetello all'angolo con via Reycend: « Rientravo dopo alcune commissioni ed ho visto una Taunus bianca con quattro ragazzi passare e rijìassare lentamente. D'Improvviso c'è stato uno scalpicelo alle mie spalle, mi sono voltata: dall'auto ferma una decina di metri dietro dì me era uscito un giovane, mi stava correndo incontro ». Istintivamente la Di Cagno ha tentato di fuggire, ma il ragazzo, sui 16 anni, capellone, vestito dimessamente, l'ha raggiunta. Uno s'.ratlone violento al manico della borsetta, la donna è caduta. Guarirà in 7 giorni. Seconda rapina in via Sestrie¬ re a Collegno. Concetta Ferro, 32 ani-i, via Bussoleno 115, era uscUa per fare compere: « Mi si è avvicinata una " 124 " scura eon due capelloni. Quello seduto accanto al guidatore mi ha strappato la borsa ». Anche qui un magro bottino: 8 mila lire. Terza aggressione poco dopo le 14,30, bottino ancora più modesto: 1100 lire. Maria Luisa Vil- lata, 31 anni, via Casati 3, per- correva la strada Antica di Gru- ; gliasco. E' stata avvicinata da una « 125 » con.tre giovani a bor' do. Da! finestrino abbassato uno ' dei rapinatori ha allungato il . braccio e le ha strappato la bor; tetta. * Dopo dieci giorni di carcere è stata rimessa in liberta, ieri po- I meriggio. Marcella Caldaras, la j zingara diciassettenne finita alle j (■Muove» perché una rapinatrice aveva usurpato il suo nume e co- j gnome. La vicenda ha avuto inizio nel | 1971 quando, a Firenze, è stala Crestaia"' per ^aVinT impropria ! unil Blovane zingara che aveva I o r i detto di chiamarsi" Laura Torri" iGII agenti della «scientifica» le !avevano prelevato le impronte di- |gitali, inviandole a! Centro Cri- minale di Roma. Nell'aprile di quest'anno. la stessa zingara è istata arrestata a Pistoia, per un'altra rapina Questa volta ai funzionari che l'interrogano dite di chiamarsi Marcella Caldaras. Il tribunale emette due ordini di carcera/ione a nome di una zingara che potrebbe chiamarsi o Laura Toni o Marcella Caldaras. I! 12 settembre, in via Roma, una pattuglia della Mobile ierma una zingara che chiede l'elemosina con un bimbo in braccio: è Marcella Caldaras. Le sue generalità corrispondono a quelle della ricercata. Nonostante si prote- sti innocente, viene inviata alle «Nuove»; il figlio è affidato ad un istituto. Contemporaneamente le sue impronte sono trasmesse al Centro Criminale. Lunedi giunge alla questura di Torino la risposta: le impronte dell'arrestata non sono quelle della donna accusata delle rapine di Firenze e Pistoia. La vera rapinatrice aveva dato generalità false, che però corrispondevano a quelle dl Marcella Caldaras. '' I ! L'orefice Salvatore Grungo - Maria Di Cagno, scippata - Marcella Caldaras, 17 anni

Luoghi citati: Collegno, Firenze, Genova, Pistoia, Roma, Torino