Monto e moglie sono trovati morti in cucina Perizia sullo spezzatino mangiato a pranzo

Monto e moglie sono trovati morti in cucina Perizia sullo spezzatino mangiato a pranzo Tragedia in una villetta alla periferia di Beinasco Monto e moglie sono trovati morti in cucina Perizia sullo spezzatino mangiato a pranzo Il figlio li aveva salutati venerdì pomeriggio prima di partire per una vacanza con la famiglia - La scoperta fatta ieri sera da un vicino insospettito dalla luce accesa tutto il giorno Due anziani coniugi sono sta- 1 ti trovati morti ieri sera nella loro villetta di Beinasco. I corpi i giacevano nella cucina: quello delia donna su un divano, quel- I lo del marito a terra. Ina inor- te che presenta aspetti misteriosi: avvelenamento, suicidio? Solo l'autopsia potrà stabilire la causa, anche se l'Ipotesi più probabile è quella di morte per cibi avariati. Giacomo Santi, di 69 anni, e Maria Catalano, 66 anni, vivevano da tempo nella villetta in via Verdi 18. L'uomo, in pensione, passava le giornate a coltivare un piccolo orto davanti a casa: « PiU per ingannare il tempo che per necessità — dicono i vicini. — Erano una coppia simpatica, i bambini li chiamavano nonni ». La moglie faceva ancora qualche piccolo lavoro: rammendi, maglie. Un'esistenza tranquilla; il figlio Francesco, 45 anni, che vive con la famiglia al secondo piano della stessa casa, veniva incontro a tutti i loro bisogni. Venerdi pomeriggio Francesco Santi è partito con moglie e figlio per trascorrere il fine settimana a Vicenza: i vicini hanno notato I i due anziani genitori salutarlo: sulla porta di casa. L'ultima voi- ' ta che li hanno visti vivi. Ieri j sera il commerciante Giorgio Giti, ì ^ che abita al 26 di via Verdi, è rientrato verso mezzanotte ed ha I dintravisto la luce filtrare dalle I gimposte di casa Santi: « Mi sono \ toun po' meravigliato che a quel- l'ora fossero ancora svegli. Ne ho I t parlato con mia moglie: mi ha ; a detto che per tutto il pomerìg- i io non erano usciti dall'appar- j omento ». \ Non ne sono usciti neppure per ; utto ieri. La luce ha continuato 1 a restare accesa, dalla villetta i i non giungeva una voce, un ruj more. I vicini hanno cominciato \ ad avere sospetti, a commentare ; questo fatto insolito: « Erano le 1 20,30 quando mi sono deciso a i suonare il loro campanello — prò- segue Giorgio Gili —. due, tre voi te. Nessuna risposta ». Il commerciante ha raggiunto il balcone della cucina dei coniugi, è salito sulla ringhiera: « Attru- \ verso le liste della tapparella Ho ! visto un corpo disteso a terra. I Sono corso di nuovo alla porta, ì ho spinto i battenti: si è aperta ». j Giacomo Santi era bocconi sul i j pavimento accanto ad una sedia l I rovesciata; la moglie, seduta su 1 | un divano. I Sono stati avvertiti i carabi' nieri di Beinasco, il nucleo inve; stigativo di Torino. Dopo mezz'o! ra 11 cap. Sechi ed il brigadiere i Centrone ispezionavano l'alloggio: i nsssnn segno di violenza, nessu- i I na traccia di scasso. Sul fornello j 1 a gas è stato trovato un tegame | con tre pezzi di spezzatino. Altri residui di carne erano sparsi accanto ai due corpi senza vita j i e sui loro abiti. Il medico con- ì j dotto, dott. Canna, giunto con il j I sostituto procuratore della Re- i ■- pubblica, dott. Amore, non ha I , potuto precisare la causa della j morte. Ma i vicini escludono il suici- j dio: « Non ne avevano motivo, vivevano senza problemi, d'amoI re e d'accordo ». Si fa strada la ipotesi del botulismo, avvelenamento per cibi avariati. Davanti alla casa dei coniugi Santi c'è stato per tutta la sera un via vai di persone: gente che voleva sapere, vedere. SI parlava anche di cibi avariati che portano a morte. 1 i I I : ' Le vittime: Giacomo Santi e la moglie Maria - Il dolore d ella nipote, Marinella Santi - Giorgio Gili ha scoperto i morii

Persone citate: Centrone, Giacomo Santi, Giorgio Gili, Giorgio Giti, Maria Catalano, Marinella Santi, Sechi

Luoghi citati: Beinasco, Torino, Vicenza