Inviati a Bardonecchia due avvisi di reato Sono per il commissario e per l'ex sindaco

Inviati a Bardonecchia due avvisi di reato Sono per il commissario e per l'ex sindaco Dopo la denuncia di un medico, già consigliere comunale Inviati a Bardonecchia due avvisi di reato Sono per il commissario e per l'ex sindaco Una terza notifica all'intestatario di una licenza di costruzione - L'inchiesta della magistratura ancora lontana dalle conclusioni; in preparazione le perizie tecnico-urbanistiche - Le accuse, generiche, riguardano presunte irregolarità per pratiche edilizie - Il dott. Di Giovine: "Aspetto con fiducia e serenità" - Enrico Cassolini: "Non so di che si tratta" Come si difende il direttore reggente dell'Enpi dalle ottuse mosse dai sindatatì Irregolarità edilizie a Bardonecchia, un argomento che scotta e di cui tanto si parla da parecchio tempii. La magistratura torinese ha aperto mesi fa un'Inchiesta che è ancora lontana dalle conclusioni. DI certo, finora, vi sono tre avvisi di reato (al commissario prefettizio, all'ex sindaco e all'Intestatario di una licenza edilizia), e due perizie tecnico-urbanistiche affidate agli architetti Gabriele Manfredi e Vigliano. La macchina della giustizia si è messa in moto dopo le denunce di un medico di Bardonecchia, 11 dott. Giarelli Notari, capo dell'opposizione nella penultima amministrazione. E' lo stesso che la settimana scorsa ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo contro la variante al piano regolatore adottata dal commissario prefettizio dott. Antonio Di Giovine. Un uomo battagliero, che non perde occasione per presentare esposti all'autorità giudiziaria. Al pubblico ministero dottor Marciante, questa estate, ha « rifatto » un po' la storia politica e amministrativa di Bardonecchia di questi ultimi anni. Per quattro giorni, sei ore al giorno, è rimasto nell'ufficio del magistrato e, come si suol dire, ha « vuotato il sacco ii. L'istruttoria è stata formalizzata e il giudice dott. Franco si è trovato di fronte un voluminoso dossier di non facile lettura. Come vuole la legge, però, il giudice istruttore, ravvisando in tre episodi denunciati dal dott. Giarelli Notar! delle ipotesi di reato, ha dovuto inviare agli indiziati un avviso d! procedimento. Per il dott. Di Giovine, l'accusa è di omissione di atti d'ufficio. Per l'ex sindaco Enrico Cas- solini, di interesse privato In atti d'ufficio. Un terzo avviso riguarda, sì è detto, l'Intestatario di una licenza. Sono accuse ancora generiche e che non saranno integrate fino a che i periti non avranno depositato i risultati dei propri lavori. Al dott. Di Giovine si addebita di aver concesso una licenza edilizia senza aver disposto i relativi accertamenti sul terreno. La denuncia contro di lui parla di una licenza concessa per una superfìcie di circa 3000 metri quadrati, mentre il terreno — si dice — avrebbe un'estensione di 2000 metri quadrati. Ma, a parte la considerazione se competa o no al sindaco (e in questo caso al commissario prefettizio) disporre verifiche di questo genere, pare che il terreno in questione misuri effettivamente 3000 metri quadrati. E allora? Gli accertamenti d'ufficio non dovrebbero tardare. Il dott. Di Giovine ci ha dichiarato ieri: « Aspetto con fiducia e serenità che sia fatta completa luce su un episodio che non mi turba, perché sono a posto con la coscienza, ma che mi amareggia ». Ancora meno circostanziato l'avviso di procedimento all'ex sindaco Cassolini, al quale si addebita di aver compiuto alcune irregolarità relative a pratiche edilizie itra cui, pare, appalti dì scuole). «Non so neppure di che si tratta — ha detto ieri sera Enrico Cassolini — non sono siato ancora sentito dal giudice, non so di che cosa mi si accusi ». I due indiziati hanno affidato la loro difesa al prof. Gallo il quale ha preso parte al giuramento dei periti tecnico-urbanistici, ai primi di luglio. La vicenda che alcuni, a Bardonecchia, verrebbero far apparire come una bomba prossima allo scoppio, è tutta qui. E in questa atmosfera di n si dice » e « ncn si dice n si avvicinano le consultazioni elettorali che si preannunciano piuttosto vivaci per il rinnovo dell'amministrazione comunale di Bardonecchia. * * ii Mi sento perfettamente a posto, ritengo di non avere fatto nulla di grave » così dice Giovanni Donnmelli, direttore reggente della sede torinese dell'Enpi. Ha ricevuto un « avviso di reato ii per omissione di atti d'ufficio: il provvedimento riguar derebbe il mancato invio alla magistratura di alcuni rapporti su ditte che non avevano osservato le norme antinfortunistiche e di tutela della salute dei dipendenti, « Il pretore non fa riferimento a uno o più casi specifici — ag giunge Donninelli —. Non so quindi se si tratta di episodi ri guardanti direttamente il mio operato, oppure quello di altri colleghi ». Da un anno soltanto, infatti, è a capo dell'Enpi, anche se prima lavorava già nella sede torinese. « Penso — prosegue — di poter chiarire tutto quando sarò chiamato dal pretore. Ho seguito le direttive generali, senza mai scostarmi dal- l'impostazione che risponde ai i criieri di statuto dell'Ente. In j tila Italia, l'Enpi si comporta !cosi ». Secondo la denuncia dei sin- | dacati « i tecnici dell'Enpi. nella qualità di pubblici ufficiali o di incaricati di un pubblico servizio, sono sempre obbligati a fare rapporto alla magistratura sui casi di reato per le riscontrate inadempienze ». Negli ambienti dell'istituto si sottolinea che l'Enpi svolge ima intensa attività di consulenza presso le aziende: cioè si fanno controlli, suggeri menti d'innovazioni o migliorie su diretta richiesta della dire- zione. « Sarebbe difficile, osser¬ vano, in questi casi, denunciare all'autorità giudiziaria eventuali irregolarità dato che l'Enpi è l'unico ente che può svolgere una attività di consulenza ». Giovanni Donninelli precisa: « La nostra direzione centrale stu da tempo studiando modifiche alla prassi seguita finora. Ma nel frattempo, fino a che non et saranno altre precise norme, io, e tutti i miei collaboratori, non possiamo che seguire le direttive vigenti ». Il dott. Antonio Di Giovine, commissario prefettizio a Bardonecchia - Giovanni Donninelli, direttore reggente dcll'Enpi

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