La Callas già al lavoro (entro il mese a Torino) di Bona Alterocca

La Callas già al lavoro (entro il mese a Torino) Per l'inaugurazione del Nuovo Regio La Callas già al lavoro (entro il mese a Torino) E Gavazzeni? Non si parla ufficialmente di sostituto, si spera ancora in lui n ò n i - Di sicuro, al momento, c'è soltanto che Maria Callas verrà a Torino alla fine di settembre. Incontrerà i tecnici dei vari settori per i preliminari della messa in scena dei Vespri siciliani, l'opera verdiana che la vedrà esordire come regista il 10 aprile prossimo all'inaugurazione del nuovo Regio. Andrà con loro nel ricostruito edilicio di piazza Castello, per gettare le basi del suo nuovo lavoro, e proseguire sul luogo gli accordi con il pittore Aligi Sassu incaricato delle scene e dei costumi. Al suo fianco, naturalmente, ci sarà Giuseppe Di Stefano. Si è parlato in Questi giorni anche del compenso che la Callas riceverà per questa prima regìa: 8 milioni. In realtà tale era la cifra genericamente prevista, quando ancora l'ente non aveva avviato trattative con nessuno. Adesso, poiché l'artista sarà coadiuvata da Di Stefano e dal giovane Melano, il compenso pare sia fissato in ti milioni. Ma con i rimborsi spese e tutto il resto, non sarebbe da stupirsi che la somma risultasse magari raddoppiata. Raggiungerebbe così la cifra di cui si parlava mesi fa, quando si pensava a Luchino Visconti. E il maestro Gian Andrea Gavazzeni? Dopo le dichiarazioni dell'altro giorno, la sua posizione non appare cambiata. Egli non ha nulla da eccepire per la Callas come regista e dice di non avere pregiudizi nei confronti di Di Stefano. Ma sostiene che avendo appreso che quest'ultimo avrebbe affiancato la celebre cantante dal comunicato d'agenzia di lunedì scorso anziché dall'Ente Regio, è costrelto a ritirare l'adesione data a suo tempo per la direzione musicale dell'oliera. Ne fa, insomma, una questione di principio. Dobbiamo aggiungere che Gavazzeni non e in urto nem meno con il sovrintendente del Regio, Erba, al quale ha anzi promesso di inaugurare a Torino la stagione 1973-74 dirigendo II ballo in maschera dì Verdi. L'accordo è stato raggiunto due giorni fa a Baveno, nella casa dell'illustre direttore, dove Erba era andato a trovarlo nella vana speranza di convincerlo a recedere dal rifiuto. Quasi a titolo di compenso, come prova che i loro buoni rapporti personali non sono mutati. C'è però chi rammenta che in passato vi fu invece qualche screzio professionale tra Gavazzeni e Di Stefano: potrebbe essere questo il motivo di fondo del rifiuto? Di Stefano si dice comunque sorpreso e dolente dell'atteggiamento del maestro, ma come amico e collega non intende allontanarsi dalla Callas regista. Gavazzeni, d'altra parte, in questi giorni è assorbito da altri importanti impegni. Ieri èlrmiErzn è partito per Venezia, dove ha I le prove dell'Oratorio di Lo renzo Perosi che dirigerà domenica al Teatro della Fenice, in occasione del Congresso Eucaristico al quale interverrà Paolo VI. Anche se accettasse dì riesaminare la situazione, è evidente che questo non potrebbe avvenire prima della settimana ventura. Forse perciò. Erba non vuole ancora saperne di cercare un altro direttore d'orchestra. Eppure bisogna pensarci. Quali nomi si fanno per colui che passerà alla storia della lirica come il direttore che consacrerà la rinascita del teatro di Benedetto Alfieri? Nessuno, ufficialmente. Negli ambienti . interessati non si può tuttavia a meno di pensare a Vittorio Gui e a Francesco Molinari Pradelli. Qualcuno afferma addirittura che la Callas (la quale conta molte amicizie anche in questo settore) una volta certa che Ga vazzeni sia fermo nel rifiuto, potrebbe rivolgersi a un di rettore del Metropolitan di New York, grosso nome internazionale, che non avrebbe cuore di dirle di no. Sembra però che l'Ente Regio diffìcilmente la seguirebbe su quella via: sul podio inaugurale, dicono i responsabili, il 10 aprile dovrà esserci un italiano. E allora? Allora tutto è rinviato alla settimana prossima, qu-ndo Gavazzeni tornerà a Baveno. Per adesso, sul piano delle candidature non ci sentiremmo di escludere che a Gavazzeni possa succedere ancora Gavazzeni. Bona Alterocca

Luoghi citati: Baveno, New York, Torino, Venezia