I banditi armati ammanettano il personale e rubano 27 milioni

I banditi armati ammanettano il personale e rubano 27 milioni Colpo grosso l'altra notte al casinò di Mentone I banditi armati ammanettano il personale e rubano 27 milioni Sono penetrati nel locale subito dopo la chiusura al pubblico - Hanno incerottato la bocca ad un guardiano e a due cassieri svuotando poi le casseforti casino di Mentone, sulla Cosla Azzurra. Due banditi incaPpUCCiali ed armali hanno svuotato ]e tìue casseforti (Dal nostro corrispor.dente) 1 Ventimiglia, 12 settembre, ti. m.) Rapina stanotte al! asportando 220 mila franchi, Pan a circa 27 milioni di lire, L'audae se colpo è stato eom- piuto quando ormai i tavoli Ida gioco erano deserti e i icroupiers se ne erano andati; Jrestavano in un ufficio solo due cassieri, Claude Geremia, 33 anni, e Jean-Pierre Ferrerò, 29 anni, ambedue residenti a Nizza, che stavano contando ed ordinando gli incassi della serata e li mettevano in cas- aliene il guaiolano nouuiiiu, U h Dellerbai 58 anni, «si- ; I saforte. Oltre ad essi vi era anche il guardiano notturno, dente in rue de la Républi que, a Mentone. I banditi, con il volto coperto da un vistoso oppuc- ciò, e armati rispettivamente di mitra e pistola mitraglia- trice si sono introdotti nella jsala giochi, ormai vuota, prò- venendo dalla'sala dei crou- piers. Erano probabilmente entrati dall'ingresso di servi- zio che si affaccia sulla prò- menade Marechal Lederci e che dall'interrato conduce al-la saia Li ha visti il guardiano, che però non ha fatto in tempo a dare l'allarme; il bandito ar- mato di pistola lo ha colpito cor, la parte piatta dell'arma poi gii na messo un nasuo adesivo sulla bocca per impe- : e lo ha fatto cadere a terra; poi gli ha messo un nastro cassieri: minacciandoli con le armi puntate, li hanno immobilizzati con due paia di ma"ette ai polsi e li hanno bendati, imbavagliandoli con due grossi nastri di cerotto. Quindi si sono impadroniti della della cassaforte chiusa dirgli di urlare, infine lo ha j simmobiiizzato con un paio di ! bmanette ai polsi, dietro alla qschiena. qA questo punto i banditi si ' tsono portati nell'ufficio dei \ «mnf (un'altra era ancora aperta) e f* S0110 impossessati di tutto " contante che vi si trovava, fnmii di fuggire, i banditi nanno trascinato il guardiano;,, ancora semincosciente, nell ufficio-cassa dove si tro- dcpqU . . —" P" mspiegabi sparato una ra vavano le altre due vittime; - abilmente, hanno raffica di mitra sul tappeto, fuggendo in stra- da. Secondo le dichiarazioni re se alla polizia dai due cassie ri, in quei momento è suona to il telefono: un addetto ai servizi elettrici che si trovava in un altro vano del Casino si è recato a rispondere, sco prendo gli aggrediti: non ave va però udito la raffica di mi tra. stretto al collo con l'avambraccio. I banditi gli hanno quindi preso il borsetto, nel quale erano contenute novan- tamila lire e le chiavi di casa, «Se avverti la polizia torniamo e ti diamo una bella lezione », gli hanno detto prima di fuggire di corsa per le viuzze della zona. Ripresosi dallo spavento il cameriere ha raggiunto un posto telefonico pubblico, dal quale ha chiamato il «113». Una battuta, fatta dagli agenti con l'aiuto del rapinato, non ha dato alcun esito: la zona era deserta e dei banditi nessuna traccia.

Persone citate: Claude Geremia, Marechal

Luoghi citati: Nizza