Un incidente qualsiasi può bloccare Fiumicino

Un incidente qualsiasi può bloccare Fiumicino Inchiesta sul jumbo in avaria Un incidente qualsiasi può bloccare Fiumicino Le dichiarazioni di un tecnico dell'Alitali» - " I ritardi sono all'ordine del giorno. Aspettate l'inverno, poi vedrete" - Esasperazione tra i passeggeri (Nostro servizio particolare) Roma, 11 settembre. Un «Jumbo» dell'Alitalia è stato costretto a fermarsi, sabato scorso, quando stava per decollare per New York, perché sono esplosi undici pneumatici del carrello destro. Le fiamme sprigionatesi nell'incidente hanno danneggiato la fusoliera, sia pure in modo leggero, ed è stato necessario «spostare» sui voli del giorno dopo i 385 passeggeri che erano a bordo. Il ritardo dei voli in partenza per gli Stati Uniti ha però esasperato talmente alcuni passeggeri che nel pomeriggio di domenica la polizia è dovu ta intervenire per difendere un equipaggio della Compagnia. Il ministro dei Trasporti, onorevole Bozzi, ha disposto un'inchiesta di carattere interno, per appurare come sia possibile che lo scoppio di poche gomme metta in crisi, a quasi ventiquattr'ore di distanza, il funzionamento di un aeroporto intercontinentale. Tutto è incominciato alle 18,45 di sabato: il «Boeing» dell'Alitalia s'è arrestato sulla pista numero uno, e quando ci si è resi conto che non sarebbe potuto ripartire, la Compagnia ha provveduto ad alloggiare le persone che si trovavano a bordo in alberghi di Roma e di Ostia. L'appuntamento era fissato per le undici di domenica, ai banchi della biglietteria. Una piccola parte dei passeggeri è stata mandata a Milano in «DC 0» e ha raggiunto gli Stati Uniti con un «Jumbo» in partenza dal capoluogo lombardo. Per gli altri passeggeri, rimasti a terra, s'è trattato di una prima delusione: sono stati informati che non avrebbero potuto mettersi in viaggio prima delle 13,30. L'Alitalia, infatti, ha due voli quotidiani per New York: il «610», che decolla appunto alle 13,30, e il «608» con orario di partenza alle 14,30. A questi si aggiungono altri voli «indiretti»: un «DC 8» diretto a Filadelfia via Milano e un aereo dello stesso tipo che opera sulla linea per Montreal; entrambi hanno lasciato Fiumicino in ritardo. In questo periodo le linee del nordatlantico (New York specialmente) sono affollate di italo americani, che vengono in Italia a trascorrere le vacanze. I due voli hanno incominciato ad accumulare ritardo: i continui rinvìi hanno finito con l'esasperare alcuni passeggeri, che da quasi venti ore aspettavano di partire, e nel momento in cui l'altoparlante annunciava un ulteriore ritardo, la folla, assiepata davanti ai banchi, ha incominciato a vociare; alcuni impiegati sono stati presi a spinte. L'intervento della polizia ò valso a evitare che la situazione degenerasse. Il volo 608 infine è partito con un'ora e dieci minuti dì ritardo. II «Jumbo» danneggiato sabato sera dall'esplosione dei pneumatici è fermo in un «hangar» per controlli. Più che sulle cause dell'incidente, di sicuro non eccezionale, l'inchiesta dovrà chiarire come è possibile che quattrocento passeggeri «in più» possano mettere in crisi un aeroporto internazionale. m. t.

Persone citate: Bozzi

Luoghi citati: Filadelfia, Italia, Milano, New York, Roma, Stati Uniti