La tangenziale "monca, ^ di Franco Giliberto

La tangenziale "monca, ^ LAMBISCE LA CITTÀ SOLO DA DUE LATI La tangenziale "monca, ^ Viaggio da Santena a Bruere, sulla nuova autostrada - La media dei 30 mila passaggi al giorno "resiste", anche se sono finiti i rientri dalle vacanze - La segnaletica non è definitiva, molti si trovano in difficoltà - Un automobilista: "Cerco un'uscita per andare in piazza Statuto" - Il direttore delPAtiva: "Finché non si farà la tangenziale Est l'opera sarà incompleta" Viaggio di un cronista sulla tangenziale: da Santena all'uscita provvisoria verso corso Regina Margherita. Questa prova si sarebbe fatta 10 anni fa, se ci fosse stata una buona programmazione. Non è un mistero che con la nuova opera, non ancora ultimata, si è arrivati in ritardo. Ha visto la luce nel 1972, Torino la meritava nel 1962. Motivo di parziale conforto è che la tangenziale è stata costruita con criteri tecnici d'avanguardia: può essere citata ad esempio in Italia; ò fra le più moderne d'Europa. Anche se fra duo anni, quando sarà completo il semicerchio (54 chilometri), da Santena a Settimo, ci troveremo ancora una volta di fronte a un'opera monca. Perché, senza la tangenziale Est, Torino sarebbe destinata a un eterno squili- j brio urbanistico. Dove sono: Viaggiamo accompagnati dall'ing. Franco Givone, direttore dell'Ativa, la società costruttrice. Verifichiamo il dato degli ultimi giorni d'agosto, relativo ai passaggi di veicoli: 30 mila ogni 24 ore, un traffico imponente. Una decina di giorni fa poteva esser tale per i « rientri » dalla villeggiatura. Oggi non siamo più in una situazione del genere. Eppure il traffico sulla tangenziale non accenna a diminuire, anzi. tt Che sia utilizzata da un sempre maggior numero di torinesi — dice Givone — è fuor di dubbio. Imparano a conoscerla, coprono itinerari più brevi per l loro spostamenti, sanno di poter evitare, entrandovi e uscendo ai punti giusti, code e semafori. Ma sono moltissimi anche gli stranieri che la percorrono e gli autotreni che ora non devono più sottoporsi a una gimeana per superare la città ». Ancora adesso numerosi automobilisti, capitati sulla tangenziale non si orientano. Un po' prima dell'uscita per corso Allamano, un signore dai capelli bianchi è fermo al bordo della strada, sembra smarrito. « Vivo in questa città da 40 anni — dice — ma ora non capisco dove sono; si può sapere da che parte è Torino? Devo andare In piazza Statuto, che airezione devo prendere? ». Altri due automobilisti, frettolosi per un appuntamento a Rivoli, sono giunti quasi all'uscita provvisoria sulla statale 24, a tre chilometri dall'incrocio fra i corsi Lecce e Regina Margherita. Credono di non aver ancora visto il cartello che indica lo svincolo in direzione di Susa. ii Usciti dalla Piacenza-Torino si arriva sv questa mastodontica tangenzlcle che lascia di sasso per larghezza, comodità e buona pavimentazione. E' logico che ci si senfa un po' sperduti. I cartelli segnaletici dovrebbero esser più grandi, proporzionati alle dimensioni di tutto il resto ». L'ing. Givone afferma: « Stiamo studiando la questione della segnaletica, quella odierna non e definitiva. Con lo stesso impegno con cui abbiamo pensato a tutta una serte di servizi collaterali, dall'Illuminazione al guard-raìl, dal controllo elettronico al soccorso stradale, stiamo affrontando anche questo problema. E la soluzione sarà la più funzionale possibile ». Si tratta di necessità minori, prima o poi saranno soddisfatte. Vi contribuirà anche la maggior conoscenza della tangenziale che ogni automobilista farà via via che passano i giorni, con esperienze dirette. Ma la percezione della vastità dell'opera rimane. Un esempio. Tra il Sangone e l'uscita per corso Allamano è impegnato il cantiere di Ugo Sogno. Sta prendendo forma il nuovo svincolo del Drosso, a tre,livelli stradali, senza paragoni in Europa per costo e soluzioni previste dal progetto. Da corso Orbassano, qui si potrà raggiungere la tangenziale e incanalarsi verso la costruenda autostrada per Pinerolo (ne è stato tracciato il tratto iniziale di mezzo chilometro circa). « Il costo previsto è di 3 miliardi — dice Sogno — a opera conclusa, si saranno "spese" 2 milioni di giornate di lavoro. Occorrono spostamenti di terreno per 2 milioni di tonnellate, un movimento di 400 mila camion. Se il cattivo tempo non ci ostacolerà, com'è avvenuto questa estate, lo svincolo del Drosso sarà pronto nella primavera del '73 ». llplcfttdvLa "Nord Parallelamente continuano i lavori per completare la tangenziale Nord, che si spingerà fino al quadrifoglio delle autostrade Torino-Milano e Torino-Aosta. Fra un anno e mezzo, entro il '74, dovrebbero essere finiti. A quell'epoca, compresa la costruzione dell'autostrada Torino-Pinerolo, l'Ativa avrà speso 75 miliardi, avrà perfezionato l'esproprio di 2 mila proprietari di terreni, per necessità di « tracciato ». Poi (si calcola entro dieci anni) l'esigenza di passare dalle tre alle quattro corsie cambierà di nuovo volto alla tangenziale. « Clic però è stata progettata tenendo conto dell'evenienza: sovrappassi, ponti, viadotti c tutte le altre opere sono predisposte per un allargamento che non scombussoli tutto », dice Givone. Visto sulla carta topografica, il semicerchio della tangenziale, da Santena al casello della TorinoMilano, ricorda taluni vecchi test degli psichiatri anglosassoni: che mettevano dinanzi a un bimbo non ancora in grado di parlare un anello tagliato a settori e non chiuso. Se il pìccolo prendeva il pezzo mancante e completava il cerchio, la reazione era considerala positiva; si cominciava a calcolare da li il suo quoziente d'intelligenza. Il pezzo mancante, nel caso del sistema di tangenziali per Torino, si trova a Est. Non è pensabile che si ripeta l'errore di arrivare in ritardo anche in questa circostanza. Se si prevede un ne- la città con un asse viario che la liberi da sempre più angosciosi problemi verso la collina? « Esprimo un'opinione personale — dice l'ing. Givone —, devo convenire che, finché non sarà fatta la Est, et troveremo di fronte a un sistema di tangenziali monco. Ma so che c'è una volontà politica per la sua costruzione e si comincia ora anche a studiarne gli aspetti tecnici: si dovrà " mantenere " la collina, stu¬ diare glt svincoli d'entrata In città. Ciò anche in vista della probabile nascita di un'autostrada ccntropadana. che punterebbe proprio a Est di Torino, giungendo dall'Adriatico, fra la TorinoMilano e la Torino-Piacenza ». Il distorso dell'autostrada centropadana è maturo, lo stesso ministro ai Lavori Pubblici Gullotti ne ha parlato all'inaugurazione della tangenziale Sud. E' comprensibile che questa nuova di¬ rettrice sia noi progetti dei programmatori, sempre più orientati a rendere razionale il traffico dell'Italia del Nord con un sistema viario a reticolo, un po' sul modello americano. ti Però le grandi vie di comunicazione — ha detto Gullotti — devono essere collegate al centri urbani, ma senza attraversarli. Questa è la funzione delle tangenziali ». L'asse viario a Est di Torino, dunque, risponde a un'esigenza di traffico vista in prospettiva, nel quadro di una sistemazione interregionale e internazionale, se si pensa al flusso di veicoli che dal costruendo traforo del Ciriegia percorrerà la direttrice padana fino a Trieste. Anche un urgente interesse locale ne rende improrogabile la creazione. E' di questi giorni la notizia che un gruppo di medici ha reso nota una relazione sui danni che il rumore e gli scarichi dei veicoli pesanti in transito su corso Casale e corso Moncalicri provocano sulla popolazione di quelle zone. Migliaia di torinesi (1 bambini sono fra I più esposti) da anni sopportano una situazione giunta al limite di rottura. Né I provvedimenti del Comune, (alcune parziali limitazioni al transito) sembrano destinati a migliorare le cose. Per questo, accanto a una visione « nazionale " proiettata verso il futuro, che da sola sollecita la nascita della tangenziale Est, bisogna tener conto della disastrosa situazione di oggi. E' tempo clic i pubblici amministratori lavorino a questi) logico progetto. Franco Giliberto IN CSCHCKIO '. IN COSTRUZIONE SANTENA t . 4 AIIAulostradaTO-SV ZZZZ INPROGETTO

Persone citate: Franco Givone, Givone, Gullotti, Sogno