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Il parziale riscatto neill'ultimo giorno Concluse le regate veliche Il parziale riscatto neill'ultimo giorno Scala e Testa vincono e passano al quinto posto Deludente, comunque, il bilancio complessivo (Dal nostro inviato speciale) Kiel, 8 settembre. Pareva che l'ultima giornata ai regate olimpiche dovesse essere annullata per nebbia e mancanza di vento ma nel primo pomeriggio, seppur con due ore di ritardo, la foschia si è diradata. Con il vento salito a /orza 3, mare a /orza 1 (quindi calmissimo) e temperatura intorno al 16 gradi, è stato dato il via. Il mutamento atmosjerlco ha rappresentato una fortuna per gli uzzurri, che nell'ultima giornata di prove hanno ottenuto la miglior serie di hsultuti complessivi. Scala-Testa, con una intelligente condotta di gara, si sono imposti netla manche delle «Star»; Milane Mottola - Olivieri sono giunti terzi nei «Soling»; DottiSibello si sono classificali quarti, dopo aver a lungo sperato nella terza posizio ne,'nei «Tempesta; Croce - Zinali, infine, hanno ottenuto l'ottavo posto negli «FD» e Pelaschler il sedicesimo nei «Finn». Tutti, ad eccezione di quest'ulti mo, migliorano la loro posizione in classificai generale, e Scala Tesla passano al quinto posto. Un piazzamento onorevole, che fa rimpiangere alcuni loro avventati tentativi durante le precedenti prove. Hanno gettato al vento l'occasione di salvare la vela italiana, che, nonostante il buon finale, esce sconfitta da queste Olimpiadi. Scala - Testa rimangono co munque i nostri migliori rappresentanti a Kiel. La serie odierna di «exploit» va proiettata per il futuro: in condizioni di spirito più tranquille (oggi i nostri ragazzi sapevano di non correre per le medaglie) la squadra potrà funzionare meglio. L'Italia e stata assente a Kiel soltanto nei «Dragoni», la classe in cui si è svolta oggi una delle plU aspre lotte delle Olimpiadi. In precedenza, il tedesco dell'Est Bo rowski figurava terzo, non tenen do conto della prova du scartare, e quarto, dietro al connazionale dell'Ovest fieilmeler, con lo scar to di una gara, come prescrive il regolamento. Se i «Dragon.» non avessero dispututo la sestu regata. la classifica sarebbe slata fetta in base a tutte cinque le prove, e la medaglia di bronzo sarebbe toccata a Borowski; con la possibilità di scelta di cinque prove. Haimeier partiva invece favorito. Ma il tedesco ha risentito dell'emozione e non solo si è lasciato battere dal rivale dell'Est, ma e finito all'ottavo posto, scadendo di pareo elite posizioni nella classifica generale. Borowski con un ultimo exploit ha vinto la medaglia d'argento, superando lo statunitense Cohan. Nella lotta a tre esce danneggiato il jugoslavo Greco, al quale è stata struppata una medaglia di bromo che avrebbe rappresentato una grossa soddisfazione per lui. Altra lotta allo spasimo si è avuta nei «Tempest», dove Mankin (Urss) e Warren (Inghilterra) sono partiti separati soltanto da frazioni di punto: 22,4 contro 22,7. Il russo, ex campione olimpionico dei «Finn», non si è però lasciato turbare dalla situazione e con un'attenta tattica di gara è giunto terzo, battendo nettamente l'avversario. Le Olimpiadi si concludono, dunque, nel settore della vela, con l'assegnazione di una medaglia d'oro alla Francia («Finn»), una alla Gran Bretagna («FD»), due all'Australia («Star» e «Dragoni»),] una all'Urss («Tempest») ed una agli Stati Uniti («Solino»), Il grande dominatore dei Giochi è stato Rodney Pattisson, che ha vinto tutte le regate eccetto due, nelle quali si è piazzato rispettivamente terzo e undicesimo. Pattis son ha accumulato un tale vantaggio da potersi permettere anche il lusso di non prendere il via nell'ultima regata. L'Italia, con la sua squadra giovane, non ha reso quanto si sperava. «Abbiamo dei ragazzi che do vranno essere ancora provati in competizioni internazionali», ha dichiarato il presidente della Commissione sportiva, Sergio Gaibisso. I piazzamenti dell'ultima giornata hanno avuto se non altro il merito dì rendere meno avvilente la serie delle precedenti amarezze. Paolo Bertoldi