Caffè: quando avremo un ribasso?

Caffè: quando avremo un ribasso? Caffè: quando avremo un ribasso? Avremo ancora la tazzina di caffè con la caramella di menta o la gomma da masticare. Lo assicura l'Associazione Commercianti, anche se più di un barista era pronto a toglierci « il fastidio delle dieci lire di resto, che non si trovano mai». Per una sorsata nel bar d'angolo un attimo prima di saltare sull'autobus si paga già abbastanza, quasi come quattro sigarette di tabacco pregiato o mezzo litro di benzina super. Le statistiche informano che gli italiani consumano al bar in un anno cinque miliardi dì tazzine di caffè: quelle 10 insign:beanti Urette sarebbero state una torchiatura pari a 50 miliardi di lire. Meglio cosi. Non si è sempre detto che il costo del prodotto (7 grammi per tazzina) ha influenza minima rispetto agli oneri di esercizio e del fisco? L'aumento del caffè tostato ha le carte in regola. Gli importatori spiegano che già da qualche mese su tutti i mercati internazionali il prezzo è salito di duecento lire il quintale per il pessimo raccolto brasiliano. 11 Brasile domina i mercati, con il 38 pei cento della produzione mondiale di caffè. Per l'Italia la dipendenza dal Brasile è anche più rigida: il 72 per cento delle nostre importazioni. Su 3 milioni di sacchi da 60 chili l'uno, oltre 2 milioni giungono dalle terre calde della samba. Si aggiunga che gli importatori italiani, quelli che contano sul mercato, sono soltanto una ventina: si aggiunga la massiccia presenza delle industrie, che ha distrutto le piccole torrefazioni (che acquistavano pochi chili e li tostavano in proprio): si avrà un'idea de' complessi ingranaggi e del giro di interessi che stritolano e controllano il costo del caffè. A questo punto, se i commercianti italiani si affrettano a comunicare che il rincaro avrà «effetto immediato», e si cercherà di contenerlo in un dieci per cento, come si può dargli torto? Sono «vittime del sistema». Ma non ci sentiamo di negare la loro parte di ragione anche a tutti quei lettori che protestano, perché i grosststi, cosi solleciti nel rincarare quando il raccolto va male nel lontano Brasile, non si sognano affatto né mai si son sognati di ribassare i prezzi quando la produzione è rigogliosa e sovrabbondante.

Luoghi citati: Brasile, Italia