Le ragazze del fioretto passano alle semifinali di Carlo Filogamo

Le ragazze del fioretto passano alle semifinali Le ragazze del fioretto passano alle semifinali (Nostro servizio particolare) Monaco, 7 settembre. Undici compagini hanno partecipato al torneo di fioretto femminile a squadre. Il quartetto azzurro si è sbarazzato nel proprio girone eliminatorio deUe tre antagoniste (Germania Ovest, Polonia e Stati Uniti), qualificandosi direttamente fra le prime quattro classificate. Per agguantare una medaglia, tanto più gradita In quanto Inattesa, le italiane dovranno espugnare ben più munite fortezze in semifinale. Le azzurre hanno confermato li loro ottimo rendimento nella Individuale, grazie al quale l'Italia si era qualificata seconda testa di serie dopo la Francia, e ciò, unitamente aUe suddette affermazioni, le ha portate in zona medaglie. Qualche attimo di sgomento ci è stato portato dalla sconcertante rimonta della Germania, battuta alla fine per II rotto della cuffia (una sola stoccata) grazie alla travolgente affermazione per 4 a 1 di Consolata Collino sulla Pulch. La torinese, insegnante di educazione fisica, ha cosi degnamente sostituito la propria consocia V'annetta Masciotta, battendosi con uguale foga irruente, se non con pari abilità. Poi, netto successo per 10 a 6 sulle statunitensi, benché la piacentina Bersanl, che aveva sosti- tuito la debuttante Reko Cipriani (ungherese naturalizzata Italiana dopo le nozze) abbia deluso. Infine, abbondante vittoria (10 a 3) sulla timida Polonia, sgominata dalle nostre ragazze, cui hanno dato un sostanziale prezioso contributo, oltre che Collino, la bresciana Lorenzoni e soprattutto l'olimpionica Antonella Lonzi Ragno. Quest'ultima è stata assai applaudita dal pubblico, che ha nuovamente ammirato il suo stile armonioso ed efficace. Un biglietto ila visita, dunque, che apre un promettente spiraglio di luce sulle prossime contese, tanto più che abbiamo evitato l'ostacolo dell'Unione Sovietica. Le fiorcttlste dell'Est continuano ad accentrare su di luro i maggiori suffragi, essendo detentrici del titolo olimpico e di quello Iridato. Il loro quartetto, accanto alla Belova in cerca di riscatto dopo le sconfitte individuali, allinea tre «senatrici» cariche di allori, quali la Gorohkova, la Zabellna e la Samussenco, nella cui scaltra esperienza non sarà agevole far breccia, come già hanno appreso le agguerrite magiare. C'è poi il pericolo romeno, visto che le romene sono riuscite, con un rabbioso finale, a rimontare e sconfiggere il quotato ma vacillante quartetto francese. Intanto affilano le armi gli spadisti per 11 torneo a squadre, cui risultano Iscritte venti nazioni: 11 più affollato di tutte le prove della scherma olimpica. Entreranno in lizza, accanto a Granierl, Saccano e Francesco, ni, delusi per l'opaca prova dell'Individuale, 1 giovani Testoni, ben cresciuto alla scuola del Mangiarottl, e il napoletano Piacelia, il quale vorrà dimostrare di saper degnamente sostituire il vercellese Muzio, a cui è stato preferito dal dirigenti federali. Carlo Filogamo

Persone citate: Antonella Lonzi, Cipriani, Collino, Consolata Collino, Lorenzoni, Masciotta

Luoghi citati: Francia, Germania, Germania Ovest, Italia, Monaco, Polonia, Stati Uniti, Unione Sovietica