La corsa dei punta sulla qualità di Mario Ciriello

La corsa dei punta sulla qualità Londra, bilancio strategico La corsa dei punta sulla qualità Solo limiti quantitativi alle armi nucleari dopo il patto Salt - Gli arsenali di Urss, Usa e Cina (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 settembre. «Un anno di tendenze diverse, con note di rilassamento grazie soprattutto agli accordi Salt, ma allo stesso tempo con un'incessante concorrenza fra le alleanze negli armamenti strategici e navali». E' con queste parole che l'ultima edizione del volume «The military balance 1972-'73» descrive il panorama militare mondiale. E' una pubblicazione ormai famosa e che ogni anno si arricchisce di nuoveìinformazioni e valutazioni: è ipreparata dall'«International \Institute for strategie Stu- jdies» di Londra, un centro di,ricerche. Oltre alla sua analisi |dell'«equilibrio militare», ilitesto presenta le forze armate idi tutte le nazioni nonché una serie di preziose statistiche economiche e strategiche. Il patto Salt — leggiamo — ha «codificato» per la prima volta la «parità strategica e i rapporti speciali» tra le due superpotenze. L'intesa, però, ha posto soltanto «limiti quantitativi» ai sistemi missilistici, non ha arrestato la «corsa qualitativa» verso nuo- ve tecnologie. In linea di mas sima. «Mosca ha continuato a superare Washington nel nu-mero dei dispositivi per il lancio di missili strategici,mentre Washington si è spin-ta ancora più avanti con le sue testate separabili e altre innovazioni». La Russia ha adesso a terra circa 1530 missili balistici intercontinentali con altri 90 in costruzione, mentre gli Usa ne hanno 1054. Sui mari la Russia lui circa 560 razzi laudabili da sommergibili con altri 245 in costruzione, mentre l'America ne ha 656. «Lo slancio del programma sovietico nel settore missili intercontinentali — dice il volume — è rallentato notevolmente dal biennio 1968-70». trebbe cominciare a sostituire lo SS-9 verso il 1974-75) e sembra che alcuni SS-9 ed SS-11 siano ora muniti di te- Si parla sempre di un nuovo e più potente razzo (che po- eleare hanno raggiunto un'a strusità da computer, ma — secondo il documento — un fatto è chiaro: nessuna delle due superpotenze può più li ludersi d'attaccare l'altra sen za subire spaventose conse guenze. Anche la Cina avanza in campo atomico, ma senza state multiple con tre spolct. te, «ma è diminuito l'afflusso di nuovi missili alle basi e non si è ancora avuto un volo di collaudo di un "vero Mirv sovietico"», fi Mirv sono razzi dotati di varie testate, ciascuna capace di colpire un diverso bersaglio). Rilevanti invece i progressi americani con i Mirv: Washington ha potuto aggiungere al suo arsenale alt,e 1260 spolette, e mira alle 6600 entro cinque anni. I calcoli sulla potenza mi¬ grandi balzi. Durante l'ultimo anno ha eseguito tre collaudi nucleari, tutti di bassa o intermedia potenza, tra i 20 e i 200 chiloton (dal '64, si sono avuti 16 tests). Pechino avrebbe adesso tra i 20 e i 30 missili balistici a gittata media e forse tra i 15 e 20 a gittata intermedia, capaci di arrivare fino a Mosca e di colpire ogni zona dell'Asia. 100 bombardie- n TU-1R son in Brado di por ta™ ordigni nucleari. Tm lc novità dell'anno vi è " ntlro dall'Egitto di un «eie vato numero» di consiglieri sovietici, nonché di squadri. 9lle aeree e di personale addetto alle batterie di razzi. «La situazione strategica nel Medio Oriente è ora mutata — si legge —. Si sono indebolite le difese aeree egiziane e la posizione stessa dell'Urss nel Mediterraneo orientale». Mario Ciriello