Posta NORD/SUD

Posta NORD/SUD Posta NORD/SUD L'impiegato pugliese dipinge e scrive poesie per "ricreare le ombre del Sud" Accolto l'appello per il bambino di Portici colpito da nanismo - Il geometra che non può sposarsi - C'è un cuoco meridionale per un ristorante piemontese? Matteo Ianzano, 35 anni, impiegato-pittore detto Maty. Nato a San Marco in Lemis (Foggia), ha perso il padre nella campagna di Russia. Tre anni dopo è morta anche la madre lasciando soli i quattro figli maschi. Matteo era il maggiore. Iniziava l'epoca delle fatiche, delle privazioni: collegio, diI pendenza dai parenti, neces- sita di diventare presto « adulto ». « Ho interrotto gli studi — racconta — quando mancava po co al diploma di perito agrario. Non potevo permettere che altri si sacrificassero troppo per me. Ho fatto il muratore, il manovale, il decoratore. Nel '59 ero in Svizzera, poi in Francia. Vita di emigrante, sempre lavori umili n. Per reagire ha cominciato a dipingere. Nella Savola ha sposato una compaesana. Rosa; la coppia ha deciso di risparmiare j soldo su soldo pcr tornare Italia, a Intanto evadevo dalla realtà — dice — dipingendo. Frequentavo gli artisti: li vedevo lavorare, ascoltavo i discorsi, volevo imparare tutto ». Un anno dopo la famiglia sl è trasferita a Torino: l'odissea del meridionale sradicato sl è ripetuta. Matteo Ianzano in quell'occasione ha reagito con la forza di chi crede in sé. La prima mostra è stata a Porta Palazzo, il rifugio di chi viene al Nord. A poco a poco il nome di Maty acquista notorietà: primo premio alla galleria d'Arte moderna di Rivoli nel 1068; mostre collettive: inviti ad esposizioni; giudizi lusinghieri. « Un mio quadro è esposto a Varese — confida Matteo Ianzano — e nei giorni scorsi ho ricevuto l'invito per l'VIII Gran I Premio internazionale d'Arte contemporanea del Principato di Monaco. Sono stato selezionato per una mostra a Varese. Ero al "Cristoforo Colombo" di Viareggio ed alla " Grande estate " varesina. Ho lavorato sodo senza guardare mai indietro ii. Esiste dunque una formula per riuscire? « Bisogna volere con forza, desiderare qualcosa e raggiungerla. La vita dell'Immigrato è dura. Oggi sono in un ufficio, sto bene. Mi assunsero come fattorino, ho dovuto sostenere un concorso. Tutto questo l'ho fatto per mia I io questo w i*u.u «m» moglie, per i miei due figli Rat , - Massimo. Con 1 arte non « ' e Massimo, uon rane non si vive; un quadro, i colori, l'affitto, portano via tanti soldi ii. Matteo Ianzano racconta altre esperienze artistiche, la passione per la poesia. Leggiamo i versi dedicati alla madre: « Nella lontananza del mio tempo ho scorto un'anima sospinta dal vento, travolta dal fiume n. Ora VImpiegato-artista prepara una personale: la grande occasione che tanti pittori attendono. I suol quadri saranno, come sempre, tempere a colori. « Mi piace ricreare le ombre della terra, del mio Sud; il sudore della gente, il calore delle sensazioni. La terra si sente, profuma, sl vede, la tocchiamo. Al paese sogniamo a colori ii. Qualche settimana fa abbiamo pubblicato la lettera dl una signora torinese commossa per il dramma di una famiglia meridionale che ha un bambino colpito da nanismo. Diceva: « Una donna di Portici (Napoli), la signora Imperato, ha un figlio affetto da una malattia che gli impedisce una crescita normale. E' condannato al nanismo se non si provvede entro pochi mesi, prima che sia troppo tardi. Per il bimbo ci vogliono continui controlli e degenza in ospedale, oltre ad inlezioni di ormoni molto costose ii. Aveva quindi rivolto un appello. « Spero che si possa trovare il modo per curare lo sfortunato bambino ». L'appello è stato accolto dal presidente dell'ospedale San Giovanni, geom. Martini. Il bambino potrà essere ricoverato e curato gratuitamente alle Molinette. I medici dell'ospedale — ha fatto sapere II geom. Martini — sono in grado di fare la diagnosi e indicare le terapie più adatte per risolvere il caso. Il bambino sarà seguito personalmente dall'endocrinologo prof. Gian Michele Mollnatti. « La famiglia Imperato — ha detto il presidente dell'ospedale — non dovrà avere preoccupazioni per la spesa. Abbiamo già messo a disposizione del bambino un letto. A tutto il resto provvederà l'ospedale n. tarlo. E' un giovane di Prosinone. Benito Cuscuolo, via Adige 59. La sua situazione economica è critica. E' geometra, ma malgrado gli sforzi suol e degli amici è disoccupato. Ha 30 anni, è solo, aspetta una sistemazione per potersi sposare. La fidanzata è fin troppo paziente, ma è evidente la sofferenza, l'ansia di questa giovane coppia che non può realizzare 11 proprio sogno. Cuscuolo ha partecipato a decine di concorsi, ha chiesto la- voro in più parti, ma purtrop- po sembra proprio che senza una raccomandazione, un appoggio oggi non si possa ottenere nulla. Torino è una grande città, un geometra, anche se privo di esperienza, un'occupazione dignitosa dovrebbe trovarla. Qualcuno può aiutarlo? Noi speriamo che qualcuno prenda in esame il caso. Gli basterebbe un impiego decoroso e la sua vita muterebbe corso. Seguono le firme Matteo Ianzano

Persone citate: Benito Cuscuolo, Cristoforo Colombo, Gian Michele Mollnatti, Imperato, Matteo Ianzano