Allende s'appella alla piazza per difendere il suo governo di Ennio Caretto
Allende s'appella alla piazza per difendere il suo governo Massicce dimostrazioni nelle vie di Santiago del Cile Allende s'appella alla piazza per difendere il suo governo Nelle maggiori città centinaia di migliaia di persone sfilano per i due anni di potere del Presidente - Evitati violenti scontri, clima di forte tensione nel Paese dove i prezzi continuano a salire - Discorso di Allende alla folla: "Non permetterò la frattura del Paese" (Dal nostro corrispondente) New York, 5 settembre. In un'atmosfera di grande tensione, il Cile ha celebrato ieri i due anni di potere di Salvador Allende. A mezzogiorno, Santiago, la capitale, e le altre principali città erano deserte. I partiti dell'opposizione avevano chiesto ai cileni di «restare a casa», per timore che i gruppi di estrema sinistra provocassero incidenti. Le strade si sono popolate solo nel pomeriggio: cortei di centinaia di migliaia di persone (le radio e i giornali governativi ne hanno contate due milioni e mezzo in tutto il Paese) hanno inneggiato al residente sventolando bandiere e cartelli. Non sono accaduti incidenti gravi. I partiti del fronte di Unità popolare avevamo a loro volta chiesto ai cileni «di non portare strumenti di difesa, per non fornire al fascisti il pretesto di causare torbidi». Erano state prese eccezionali misure di sicurezza, e polizia ed esercito erano dovunque. Pochi sporadici scontri tra esponenti «rivoluzionari» hanno turbato le dimostrazioni, conclusesi tutte con una lunga marcia. La relativa calma continua anche oggi, mentre sul Cile si addensa la tempesta. A Santiago, ieri mattina il centro cittadino pareva morto. Le porte delle case erano sprangate, i negozi chiusi, le vetrine protette da inferriate. Qua e là, si scorgevano i segni delle violente battaglie di venerdì sera tra studenti e polizia. Erano animati i pochi pujfti della periferia dove si stavano radunando circa 750 mila simpatizzanti di Allende per la sfilata dei due anni di governo. Per tutta la durata del corteo, gli altoparlanti hanno esortato la folla «a mantenere l'ordine e a evitare provocazioni». Qualche donna guardava dalle finestre. Allende ha impostato il suo discorso sull'unità nazionale, sulla lotta per la ripresa dell'economia, e sulla difesa del socialismo. Il suo monito è parso rivolto sia all'estrema destra sia all'estrema sinistra. «Il fascismo non ci dividerà...» ha detto. «Il popolo di- struggerà quei pazzi che tentano di scatenare i cileni contro i cileni». Dieci giorni fa, parlando all'università di Santiago, aveva dichiarato: «Sono inorridito al sentire certe affermazioni irresponsabili sulla guerra civile. Mi batterò con tutte le mie forze per mantenere la normalità. Una guerra civile, anche se la vincessimo — e la vinceremmo — significherebbe la distruzione dell'economia del Cile e della coesistenza fraterna per parecchie generazioni». Nel discorso di Allende tuttavia, l'opposizione ha visto anche una minaccia di ricorso alla forza. Allende ha cercato di presentare i suoi due anni come un periodo di cruciali mutamenti. In realtà, scriveva ieri il New York Times, « il Cile è diviso da ima crescente ostilità di fazione». «L'euforia dei seguaci del presidente... ha ceduto il posto a sordi sentimenti di violenza». Secondo il New York Times, la sorte del governo di sinistra è segnata: «Allende aveva due alternative: un referendum... e non lo ha voluto sapendo che avrebbe perso, o la rivoluzione... e finora l'ha evitata, forse per lo stesso motivo». Il giornale concludeva che «il Cile non è Cuba». Per il New York Times, il pericolo di una guerra civile è concreto in Cile. «L'estrema sinistra è sempre stata armata, anche prima della elezione di Allende. Ma adesso lo è anche la destra... Il potenziale di violenza è enorme». Il quotidiano attribuisce l'irrigidimento .delle fazioni, e il rafforzamento dell'opposizione democratica, al fallimento della politica economica di Allende. «Ciò è divenuto chiaro soprattutto il mese scorso, quando il costo dei generi alimentari è praticamente raddoppiato». In due settimane, il gover- no ha così alzato i prezzi: pollame 100 per cento, latte 90 per cento, zucchero 100 per cento, vino 70 per cento, carne introvabile. Altri prodotti «saliti alle stelle», sigarette aumentate del 110 per cento, pezzi di ricambio dell eautomobili del 110 per cento, articoli di cotone del 90 per cento. E' difficile pensare che tragici,episodi di agosto (uccisione di due contadini da parte di un proprietario terriero, di un poliziotto a Conception da parte di studenti) rimangano senza seguito in un Paese sull'orlo del dissesto. Ennio Caretto Salvador Allende, visto da Levine (Copyrisht N. Y. Review o[ Books, Opera Mundi e per l'Italia La Stampa)
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