Per gli ex agricoltori e i tessili proposte della commissione Cee

Per gli ex agricoltori e i tessili proposte della commissione Cee Con il contributo del Fondo sociale europeo Per gli ex agricoltori e i tessili proposte della commissione Cee (Nostro servizio particolare) Roma, 31 agosto. (m. s.) Nei prossimi dieci anni si prevede che nei paesi della Comunità europea lasceranno i campi 1 milione 800.000 persone, in aggiunta ai milioni che hanno costituito, dalla fine della guerra in poi, uno dei più grandi esodi che la storia ricordi. Per gli ex agricoltori, la commissione delle Comunità europee ha presentato al consiglio una proposta per mantenere, per un periodo di sei mesi, il reddito delle persone che," avendo abbandonato il loro settore per esercitare un'altra attività, sono in attesa di un'occupazióne dopo la loro riqualificazione. « Troppo frequentemente, infatti — osserva la Commissione — il vantaggio della riqualificazione va perduto perché le persone interessate non possono attendere la creazione di posti di lavoro, ritardata da avvenimenti imprevedibili ». Per queste persone, la commissione propone al consiglio d'integrare l'elenco delle provvidenze per le quali è previsto il contributo del Fondo sociale europeo. La commissione ha presentato proposte d'intervento del Fondo anche per i lavoratori costretti ad abbandonare l'industria tessile e dell'abbigliamento. Lo scopo di queste proposte è duplice: consentire ai lavoratori di trovare una nuova occupazione ove le loro capacità professionali possano essere pienamente valorizzate, se necessario dopo una riqualificazione; favorire la ristrutturazione del settore tessile, senza l'assillo di mantenere il livello di occupazione, così da agevolare il passaggio da un'industria di manodopera, quale è quella tessile, a un'industria ad alta intensità di capitale. Gli ex agricoltori e taluni lavoratori del settore tessile, inoltre, la cui attività rischia di essere pregiudicata dall'evoluzione economica, hanno una lunga tradizione di attività svolta in modo autonomo. La Commissione, pertanto, propone al consiglio dei ministri del Meo di concedere a questi lavoratori il beneficio del contributo del Fondo per consentirgli di riqualificarsi. Un'ultima proposta della commissione riguarda la necessità di promuovere servizi d'informazione socio-economica per quelle aziende artigianali del settore tessile e dell'abbigliamento che operano in zone rurali o semi-ru-1 rali, sfavorite dal punto di vista dei contatti esterni e delle conoscenze di mercato.

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