Eletta miss Italia '72 è veneta e ha 18 anni

Eletta miss Italia '72 è veneta e ha 18 anni AL CONCORSO DI VIBO VALENTIA Eletta miss Italia '72 è veneta e ha 18 anni Alta 1,73, al quarto anno di ragioneria, è figlia di un colonnello in pensione dal nostro inviato Vibo Valentia, lun. mattina. Miss Italia '72 è Adonella Modestini, veneta, 17 anni, quarto anno di ragioniera, alta un metro e 73, ben fatta, capelli neri lisci, riga in mezzo quasi alla Lucia Mondella, viso regolarissimo dal largo sorriso. Può presentarsi anche con poco trucco e, pur non avendo il passo elastico da indossatrice, cammina bene lo stesso. La ragazza infatti è sportiva, come tutte le venete, e d'estate aiuta il padre, colonnello in pensione, a gestire un camping alle porte di Caorle (Venezia) dove vive. « Fa benissimo i conti, parla in tedesco quasi perfettamente e non vorrei proprio si montasse la testa, magari per far del cinema — dice la madre —. Nel nostro camping lei è la reginetta, non c'era bisogno di concorso per darle lo scettro ». Per dare il solito contentino alle altre (sabato sera all'elezione di miss Cinema due concorrenti escluse sfilavano piangendo e facevano tanta tenerezza) sono state elette quattro damigelle d'onore: miss Toscana, Tanina Di Grado, livornese, 18 anni, segretaria d'albergo; Patrizia Luparia, 17 anni, miss cinema Romagna, la bolognese che guida male la macchina e mette sotto i cani (per fortuna che nella biografia ha messo che ha come hobby la guida dei prototipi da corsa a Monza, lei che non ha patente); Rosellina Lupinacci (era doveroso perché è « miss Calabria », comunque le più belle gambe del concorso) e « miss Roma », Paola Corazzi, 23 anni, senese. Quest'ultima è stata contestata dal congresso delle madri, che l'hanno indicata come vincitrice in una lettera chiusa inviata alla giuria, ma non firmata. Quasi più dura è stata la battaglia per «Miss Cinema», un titolo che offre maggiori garanzie per l'ingresso nel mondo della celluloide. Alla fine (si dice che il produttore-regista Grimaldi si sia imposto sugli altri giurati) a spuntarla è stata « miss fontina», come hanno battezzato Renata Cena, la rappresentante della Val d'Aosta. Una graziosa sedicenne, che vive a Chivasso ed è commessa in un negozio d'abbigliamento (alla padrona per venire a Vibo ha chiesto un permesso tirando in ballo una zia ammalata). Minutina,malgrado l'altezza, un faccino da topino, Renata era felice. La sua massima aspirazione era diventare la « Bella Tolera » una reginetta che si elegge ogni anno a Chivasso durante il Carnevale, ma suo padre fa il cantoniere ed è troppo povero. Che c'entra? « Altroché: per vincere bisogna pagare quasi un milione. Solo per far la damigella ci vuole mezzo milioncino ». L'elezione era stata invalidata dalla madre di Cinzia Romanazzi, che sa tutto sul regolamento: «Miss Cinema» deve avere 18 anni, solo per «Miss Italia » si ammette una deroga. Ma tutto è finito con abbracci (malgrado i due avvocati già pronti coi codici alla mano) perché la bella Cinzia ha ritirato la protesta materna. « Miss Liguria », Luisa Forti, meritava il titolo di « miss ecclettismo». A Genova si esibisce in un cabaret con altre sei ragazze in Diamoci del te, regia di Gianni Cozzo, e collabora ai testi. Novella Franca Valeri, è bravissima a far il verso alle signore bene di Genova, che conosce di famiglia. La madre, che qui si faceva presentare come la sorella, è parente degli armatori Marsano e il padre commercia in orologi; questo spiega come la figliola possa calare a Roma solo per una conferenza-stampa di Antonioni. Adele Callotti * Vibo Valentia. Adonella Modestini, Miss Italia '72 (Ansa)

Persone citate: Antonioni, Cinzia Romanazzi, Di Grado, Franca Valeri, Lucia Mondella, Luisa Forti, Marsano, Patrizia Luparia, Renata Cena