L'agonia deila bimba sul treno

L'agonia deila bimba sul treno L'agonia deila bimba sul treno Sembra accertato che sia stata uccisa dalla gastroenterite, forse dovuta all'afa - La gemella è fuori pericolo gemellina Vitanel- Maria Valido, la bimba di I sei mesi morta durante il ! viaggio dalla Sicilia a Tori, no, è stata uccisa da un at[ tacco di gastroenterite acu| ta. 11 medico legale che ha I eseguito l'autopsia si è ri! servato un termine di venti : giorni per definire la causa della morte, ma sembra ormai certo che sia la grave infezione intestinale capace di portare al collasso in poche ore, tanto che un tempo era chiamata « colera infantile ». I la, invece, ha potuto essere siiiiorsa in tempo all'ospedale di Livorno e ieri 1 medici l'hanno dichiarata fuori pericolo. Ci sono miseria e ignoranza alle radici di questo dramma. Miseria: il padre Salvatore, di i 42 anni, è un povero manovale | di Licata venuto al Nord in cerI ca di un lavoro che gli consentisi se di sfamare i suoi sei figli. Tre ; anni fa, la famiglia è scesa a i Porta Nuova con una grossa va1 ligia di cartone: la madre Rosa j Callea è incinta, ha in braccio | l'ultimo nato, Filippo, di pochi I mesi e per mano Lillo, di due j anni. CU altri ragazzi, tra i sette e 1 quindici anni, le si strin. gono attorno spauriti. Nella grande città, il salario di i manovale non basta per pagare ! un affitto, soltanto dopo molte peregrinazioni trovano un tetto in I una vecchia cascina di S. Fran- j oesc" ,al Cumln Tre stanze mi' i strabilissime, dove nasceranno in questi tre anni altri tre bimbi: Carmelo, che ha ora due anni e mezzo, e le gemelline Maria e Vitanella. E' ancora la fame, anche se 1b figlia maggiore, Con¬ cetla, di 17 anni, si è Impiegata e porta qualche soldo a casa. Ogni tanto la nostalgia del pae- se natale li richiama tutti a Li- cata, quando riescono a rispar- miare i soldi per il viaggio. Quest'anno sono partiti al primi di agosto, 11 padre si è fermato in Sicilia due settimane, poi è rientrato a Torino con qualche giorno di anticipo perché doveva riprendere il lavoro. Ha preso con sé 1 due figli maggiori, la moglie lo ha seguito venerdì scorso con gli altri sette Le due gemelline di sei mesi, nate graclline é cresciute con stento, erano probabilmente già sofferenti. Non in grado, comunque, di affrontare un viaggio di 21 ore sotto il solleone. Ora si ricostruisce questo viaggio: una giornata afosa, l'accelerato da Licata a Siracusa, la stazione torrida, il treno dell'Etna che parte alle 14,13 e attraversa prima la Sicilia, poi si inoltra in Calabria nelle ore più calde. Per le gemelline, Rosa Callea ha preso due bottiglie di latte: un alimento già sconsigliabile per chi soffra di enterite e che probabilmente si è guastato nei vagoni soffocanti. Ora il treno corre nella notte verso il Nord. Maria ha pianto, ha rigettato il latte, le gote accese dalla febbre. Poi il visino è diventato color cenere, le mani e piedini freddi e lividi, il respiro ansimante. Rosa Callea cerca di ; riscaldarla, se la stringe al seno , chiede smarrita: « Che cosa pos- 1 so fare? ». Gli altri passeggeri assistono sgomenti a questo dram ma. Dice la sorella Concetta: « Lo scompartimento non era affollato, non c'era confusione ». E' appena spuntato di nuovo il sole quando uno del passeggeri capisce che è urgente fare qualcosa, perché Maria non respira quasi più e la testina le ciondola senza vita. Si aggrappa al campanello d'allarme, il treno si ferma a una stazioncina nella campagna toscana. Un'ambulanza porta Rosa Callea all'ospedale di Livorno con le due gemelle. Maria muore poco dopo 11 ricovero, Vitanella che piange con il viso acceso dalla febbre sarà salvata a fatica. Anno 104 - Numero 181

Persone citate: Callea

Luoghi citati: Calabria, Licata, Sicilia, Siracusa, Torino