"Oscar,, degli Anni 50

"Oscar,, degli Anni 50 stasera alla Tv "Oscar,, degli Anni 50 PRIMO CANALE: «Torna piccola Sheba» con Shirley Booth e Burt Lancaster - SECONDO: Maurice Béjart presenta «Romeo e Giulietta», balletto su musiche di Berlioz Teatro filmato stasera (ore 21. Primo Canale) in apertura d'una settimana cinematograficamente non proprio brillante (unica proposta valida quella del giovedì con « Il tiglio di Bill del vaporetto » di Buster Keaton. da non perdere, mentre il trentenne « Ore nove: lezione di chimica », filmetto italiano comicosentimentale degli Anni Quaranta poicva essere vantaggiosamenv lasciato ad un indulgente oblio) con TORNA, PICCOLA SHEBA (titolo originale « Come back, little Sheba »). trasposizione per lo schermo d'un copione di successo. Nonostante il premio ricevuto al Festival di Cannes del 1952 come migliore film drammatico e l'Oscar conferito alla protagonista Sheiiey Booth per la migliore interpretazione femminile si tratta di una opera complessivamente modesta, la cui fortuna non si spiega facilmente. In mancanza di motivi più plausibili si può anche prendere per buono quello ipotizzalo scherzosamente da un critico francese che la Sheba di cui ul titolo, una cagnetta troppo amala dai suoi padroni. Tosse una specie di « touiou pone-bonheur ». E' un fatto che come talismano portò buon vento per tulli, perché oltre al trionfo, meritorissimo, dell'attrice — già famosa in palcoscenico, ina chiamata per la prima volla ad Hollywood, dove le si aprì una parallela carriera einemalografiea — spalancò le porte degli studi a Daniel Mann, prima d'allora regista teatrale piuttosto oscuro e contribuì alla carriera di William Inge, autore drammatico esordiente. Anche se si è parlato di fortuna, l'intreccio che è poi, nella sua struttura quasi intatta, soggetto c sceneggiatura del film, non e senza pregi ed a valorizzarlo ha contribuito, olire alla superba creazione della Booth, trasferita dalla ribalta di Broadway davanti all'obicttivo, l'interpretazione del suo « partner » Burt Lancaster, molto taglialo per il personaggio. All'altro vertice del triangolo è l'attrice Lisa Golm ed accanto a lei Terry Moore, Richard Jaeekel ed Edwin Max. Sul filo d'un facile motivo sentimentale, l'affetto di Lola, moglie senza figli, per la cagnola che l'aiuta a sopportate la solitudine, s'innesta la vicenda crepuscolare di una eoppia di vecchi sposi. Lui, Jack, medico mancato, ha affogalo nell'alcool l'insuccesso salvandosi a slento dall'etilismo e lei gli è vicina, nel grigiore, un po' per abitudine e mollo per alleilo. Un brullo giorno la cagnola Sheba scompare improvvisamente ed il fallo addolora molto la coppia, che, poco dopo, decide, anche per arrotondare le mo¬ deste entrate, di prendere in casa una giovane studentessa, Mary. L'arrivo della ragazza risveglia i sogni giovanili di Jack c le sue aspirazioni frustrate, Il sentimento che prova per Mary, alla quale s'affeziona profondamente, lo porta ad essere geloso della ragazza, tanto che arriva a sospettarla di tradire il fidanzato con un uomo indegno di lei. Per questo, si rimette a bere, ed una sera torna a casa completamente ubriaco e maltratta la moglie, accusandola, tra l'altro, di avere favorito la tresca della ragazza, poi cade a terra svenuto. Al suo risveglio, dopo una nuova degenza in ospedale, troverà Lola pronta come sempre a perdonarlo. * * Sul Secondo e proposto, alle 21,15, GIULIETTA E ROMEO, un balletto del coreografo francese Maurice Béjart su musiche di Hector Berlioz. Béjart, uno dei migliori coreografi e ballerini francesi del dopoguerra, ha già portato « Giulietta e Romeo » (prima del recente allestimento fiorentino) in molti Paesi europei e negli Stati Uniti, riscuotendo un clamoroso successo, d. g. Shirley Booth complimentata da Fredrich March per l'« Oscar » di vent'anni fa

Luoghi citati: Cannes, Hollywood, Stati Uniti