Trovato Chichester, una nave sperona uno yacht; sette morti

Trovato Chichester, una nave sperona uno yacht; sette morti Sull'oceano in tempesta, 48 "solitari,, proseguono Trovato Chichester, una nave sperona uno yacht; sette morti Il «Gipsy» del formidabile settantunenne ha avuto un albero spezzato ed ora tenta di rientrare con i suoi mezzi a Plymouth - Ritirato l'italiano Guzzètti, gli altri tre continuano - In testa sarebbe il francese Colas, che sta battendo ogni record; ancora senza notizie di Terlain: è soltanto una tattica di gara? nostro servizio Londra, lunedi sera. Sir Francis Chichester è salvo; durante le ricerche una nave francese ha speronato una imbarcazione america- na, affondandola: su undici persone a bordo, sette sono scomparse nell'Atlantico; uno dei favoriti, l'olandese Dijkstra, ha abbandonato, con l'albero maestro spaccato dalla tempesta; il francese Alain Colas sarebbe sorprendentemente in testa alla formidabile gara, e potrebbe arrivare al traguardo con un tempo che straccia tutti i primati precedenti. Queste sono, in rapida sintesi, le notizie principali sulla regata Plymouth-Newport attraverso l'Atlantico: come si vede, i colpi di scena si susseguono e sembrano studiati da un astuto regista. Inutile dire che gli inglesi seguono gli avvenimenti con un'avidità enorme: i quotidiani escono con titoli su tutta la pagina e vengono letteralmente divorati da una folla di lettori che se li strappa di mano. Eroe numero uno, come sempre, il leonino sir Francis Chichester, settantun anni, autentico eroe del mare secondo la migliore tradizione britannica. E' stato vinto dal mare o meglio dalla sua stessa età, ma non umiliato. Certe sue battute, riferite oggi dai francesi che hanno tentato di soccorrerlo, vengono oggi riprese con orgoglio dalla stampa londinese, come se fossero state pronunziate da sir Drake o da Orazio Nelson. Il ferreo Chichester ha raccontato la sua avventura al Sunday Times. Era stanchissimo, la radio funzionava soltanto per ricevere e non per trasmettere, tuttavia avrebbe continuato la regata se non si fosse iniettata una forte dose di un certo antidolorifico. Il farmaco ha fatto sparire il male, ma lo ha distrutto fisicamente, provocandogli allucinazioni. «Dopo l'iniezione — ha detto lo straordinario Chichester — ho cominciato a sentirmi strano. Ho passato ore ed ore a lamentarmi ed a chiedere aiuto a Dio. Credo di essermi addormentato sul diario. Nei brevi intervalli di dormiveglia cercavo di rialzarmi e non ci riuscivo. Non potevo rimettere, come avrei voluto, perché da tanto tempo non mangiavo nulla ». Una pagina del diario è allucinante: « Ero sprofondato in uno stato di incoscienza totale. Quando mi risvegliai vidi che era l'alba. Cercai di trascinarmi verso la cabina; forse impiegai mezz'ora per pochi metri, ed intanto il cielo si era fatto più scuro. Vedevo il sole attraverso squarci di nubi: un sole pallido, lunare. Alla fine dovetti accendere i lumi della barca, e mi resi conto che non era l'alba: era il tramonto. Forse ero stato svenuto per ventiquattr'ore. Queste allucinazioni mi convinsero che avrei fatto meglio a tornare ». Così il «Gipsy Moth V» potè essere localizzato da un aereo della Marina britannica e successivamente avvicinato dalla nave meteorologica « France II ». E qui nacquero altri guai per il vecchio leone di mare. Tentando di calare una lancia in mare, una fiancata della «France» urtò l'albero di mezzana dell'imbarcazione di Chichester, troncandolo a due metri e mezzo dalla punta. La reazione di Chichester è stata rabbiosa: « Andate all'inferno! Non voglio più vedervi! ». La « France II » si è allontanata, ma purtroppo è andata a causare, un altro incidente, infinitamente più grave. Nelle acque del golfo di Guascogna ha urtato lo yacht americano « Letteria » (che, secondo notizie non confermate, navigava senza luci di posizione). Lo scon- fcdgdslbivflLsasscgBrdpcvfirò è stato disastroso: il R«Letteria» è affondato in tpochi minuti, quattro per- ssone sono state salvate, set- Inte sono scomparse. Diver- j Fse navi hanno deviato dalla \ mddirotta per le ricerche, ma senza risultato. Frattanto, ignaro delle sventure causate dai suoi falliti soccorritori, sir Chichester ha ricevuto a bordo del cutter il figlio Giles, giunto in elicottero, ed altri due tecnici. Tutti assieme stanno tentando di riparare l'albero sinistrato: l'indomabile Francis vuole tornare in patria con i suoi mezzi, vinto ma non umiliato. Il maltempo mette in difficoltà i 48 « solitari dell'Oceano » rimasti in gara. L'italiano Edoardo tiuzzetti si è ritirato ed è riparato alle isole Azzorre; si ignora se la s«a e Nomar IV» sia stata danneggiata o se il commerciante di auto di Sa- ranno sia stato sconfitto da qualche malessere. (Gli altri tre italiani, Ambrogio Fogar, Franco Faggioni e Carlo Mascheroni proseguono la gara, ma non si conoscono le loro posizioni. N.d.rj. Ha abbandonato pure uno dei favoriti, l'olandese Gerard Dijkstra, sul cutter « Second Life »: un colpo di vento spaventoso (il mare era- a forza nove) gli ha spaccato l'albero di maestra. L'incidente è avvenuto a 1200 chilometri ad Est di Terranova. Ora una nave è partita da Halifax per prenderlo à rimorchio. Una vera sensazione ha destato nel pubblico inglese la notizia che il francese Alain Colas al timone del « Pen Duick IV » è in testa. Secondo i dati della Marina, egli avrebbe un vantaggio di 500 chilometri sul più diretto inseguitore, che è l'inglese Brian Cooke su «British Steel», ed ha già coperto più di tre quinti del percorso. Mantenendo la velocità attuale, Colas arriverebbe al traguardo di Newport in ventidue giorni, vale a dire con ben quattro giorni dì anticipo sul primato esistente. Ma vi è un'incognita, rappresentata da un altro francese: nessuna notizia si è ancora avuta, dopo la partenza da Plymouth, del grande favorito, il francese Terlain su « Vendredi 13 ». Il suo silenzio radio fa probabilmente parte della tattica di gara. Nessuno esclude — data la presumibile velocità del modernissimo cutter — che possa presentarsi a Newport di sorpresa anche entro due o tre giorni. Notiziario Ansa, Associated Press, France Press a cura di Carlo Moriondo * In pieno Atlantico, Giles Chichester (figlio del navigatore) viene calato da un elicottero sulla tolda della fregata « Salisbury »; con questa ha raggiunto il padre, per aiutarlo a riparare l'albero infranto del « Gipsy Moth » (Telefoto Upi)

Luoghi citati: Azzorre, Guascogna, Londra, Plymouth, Terranova