ALTRI DUE PRIMATI MONDIALI
ALTRI DUE PRIMATI MONDIALI Nuoto: Spitz vince ancora mentre la Gould è battuta ALTRI DUE PRIMATI MONDIALI L'asso americano si è imposto nei 200 stile libero in l'52"8 - La ragazza australiana terza nei 100 stile libero: l'hanno superata le statunitensi Neilson e Babashoff - Il record dei 100 metri rana abbassato due volte in semifinale - Eliminati tutti gli azzurri in gara ieri (Dal nostro Inviato speciale) Monaco, 29 agosto. Mark Spitz è uscito dalla « Schwlmmhalle », quasi un'ora dopo il trionfo nella finale dei 200 metri stile Ubero — medaglia d'oro e record del mondo — sulle spalle di una piccola folla che lo aveva atteso per osannarlo. Qualche americano, ma molti ragazzi e ragazze tedeschi: è lui in questi giorni il « re », il protagonista assoluto della scena olimpica di Monaco. La sconfitta della Gould nella finale del 100 metri femminili aveva gettato un po' d'allarme: i « mostri » sono stanchi, anche i supermen possono avere battute d'arrestò. E quando Spitz è sbucato dalla porta dello spogliatoio quarto nella fila degli otto finalisti, la gente non aveva occhi che per lui, per quel ragazzo quasi curvo nell'accappatoio scuro e con un asciu¬ gamano gettato con noncuranza sulle spalle, un tipo da piscina comunale. Mark era nervoso: si è gettato nella vasca dei tuffi per « scaldarsi » con alcune bracciate vigorose, ha appena accennato un saluto al pubblico, alla presentazione dello speaker. Momenti lunghi come ore, poi il via della gara più attesa della, seconda gtornata in piscina. Spitz subito in testa con la sua azione potente, apparentemente lenta dt braccia, ma rapidissima di gambe. Passa in 26" ai 50 metri, poi l'inatteso fortissimo ritorno di Genter, l'altro americano, in quinta corsia, proprio a fianco del favorito. Con il pubblico in piedi, sconvolto per l'apparente crisi del beniamino, Genter ha virato in testa al 100 metri in 54"9, ancora in testa al 150 in l'24"3, poi una grande ovazione ha accompagna¬ to, quasi anticipato, il ritorno imperioso di Spitz. Bracciata su bracciata, Genter, è stato ingoiato dal « mostro », che è andato a vincere in l'52"8, 7/10 di secondo in meno dei suo precedente primato mondiale. Una vlttorw. schiacciante, un successo della classe e della volontà. Sulla scia del campionissimo ancora Genter in V53"7I10, poi il tedesco ovest Werner Lampe In VS3", 1" e 2/10, sotto il record europeo del connazionale Fassnacht. E Lampe, calvo come Yul Brynner, ha sconvolto tutti presentandosi poi sul podio con una abbondante parrucca blonda, mentre Spitz salutava a braccia alzate in un uragano di applausi. Quarto è finito Wenden, una brutta serata per li nuoto australiano, anche se ha « trovato » la Insperata medaglia d'oro di Be- verly Whitfleld, nel 200 rana. Come Wenden, che peraltro non era considerato all'altezza di Spitz, anche Shane Gould ha perso, in maniera clamorosa, senza scusanti se non quelle della stanchezza, e forse — peccato di gioventù — di un'eccessiva sicurezza. « Vinti 1 400 misti il più è fatto, nel 100 stile libero sarà più facile », deve essersi detta la graziosa Shane, che ha poi avuto lo scotto con un'amara battuta d'arresto. Si sapeva che le americane l'aspettavano al varco. Sandra Neilson. visetto da ragazzina dispettosa, ha colto una partenza volante che l'ha portata davanti a tutte già alla fine del tuffo, e anche l'altra statunitense Babashoff è andata via forte. La Gould con calma, convinta di sistemare tutto nella seconda vasca. Invece le due rivali non han. no ceduto di un metro. La Neilson ha conservato il vantaggio iniziale sulla compagna di squadra e sulla grande avversarla, e sono finite tutte e tre nell'ordine. Due statunitensi ai primi posti sul podio, e la Gould a far balenare occhiate piene di dispetto, cariche di voglia di rivincita. Con 58"6 la Neilson ha stabilito il nuovo record olimpico ad 1/10 dal mondiale della Gould. Per la tedesca est Wetzko, nuovo record d'Europa- in 59"2, 1/10 in meno del limite precedente già suo. L'Australia si è consolata con la giovanissima Whitfleld, che ha dominato nella finale la ventiquattrenne Galina Stepanova (più nota da sposare come Prozumenschikova), che si batteva in testa con tutta la rabbia di chi sa di combattere l'ultima battaglia olimpica. E invece l'ha superata anche la statunitense Shoenfleld, che è andata a strappare alla russa la medaglia d'argento. Vittoria tanto facile da deludere, quella conquistata da Matthes net 100 m. dorso. La facilità di azione del tedesco Est è evidente se la si confronta con quella degli avversari. In 56"6 Matthes ha stabilito il nuovo record olimpico. E primati in serie anche nelle semifinali del 100 rana maschili: il « mondiale » del sovietico Pankin è stato portato prima a l'0S"7 dall'americano Hencken e poi, nella seconda serie, a l'05"l dal giapponese Taguki, uomo gut. da del ritorno del nuoto nipponico. Nella scia di Taguki, il tedesco Ovest Kitsch ha eguagliato, con l'05"S il record europeo, dello stesso Pankin. Primati olimpici in tutte le gare, ormai è cosa scontata. Come sono scontate le rapidissime apparizioni in piscina degli azzurri, speriamo meglio domani, con l'ingresso in acqua della Calllgarls nelle batterie dei 400 m. stile libero. Stamattina sono rientrati nel ranghi al primo test, come era largamente previsto, Patrizia Mtserini nei 200 rana. Minatone nei 100 rana, Pangaro, Cinguetti e Targettl nei-200 stile libero. Le file dei nuotatori azzurri, troppo abbondanti in partenza, si assottigliano di gtorno in giorno. b. p.
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