Negata ai vedovi la riversibilità

Negata ai vedovi la riversibilità La sicurezza sociale Negata ai vedovi la riversibilità Là Corte Costituzionale conferma: avranno la pensione della moglie soltanto se inabili Con sentenza n. 119 depositata in cancelleria il 6 luglio scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità dell'articolo 11 (sesto comma) della legge 46/1958 nella parte in cui impone che nel caso di morte della dipendente o pensionata statale la pensione di riversibilità spetta, al marito soltanto se questi sia riconosciuto inabile a proficuo lavoro ed a carico della moglie. La quale invece — se sopravvivo al marito — ha diritto in ogni caso alla riversibilità. La sentenza, scaturita in seguito a due ricorsi incentrati appunto su questa diversità di trattamento fra uomo e donna e rimessi alla Corte Costituzionale per sospetta illegittimità della predetta norma, ne conferma invece la validità. Ed è molto importante perché sono insorte altre vertenze al riguardo ed almeno una di esse è stata ugualmente rimessa al giudizio della Corte Costituzionale. Vi è quindi da prevedere che la Corte concluderà allo stesso modo anche quelle accese da mariti superstiti di assicurate o pensionate dell'Inps. * * Con effetto dal primo gennaio 1972 le pensioni degli autoferrotranvieri sono aumentate in seguito allo scatto della scala mobile. Anche queste vengono quindi adeguate al costo della vita, ma la rivalutazione è differenziata in rapporto alla loro decorrenza. Sono aumentate del 10,30 per cento le pensioni con decorrenza anteriore al primo luglio 1970 e del 5 per cento quelle con decorrenza compresa tra il primo luglio 1970 e il 30 giugno 1971. Per la percentuale di aumento delle pensioni di riversibilità si fa riferimento alla loro decorrenza iniziale. Le pensioni degli autoferrotranvieri saranno presto meccanizzate, ma intanto ogni rivalutazione comporta laboriose operazioni contabili. Per questo e perché l'attesa della categoria è già stata fin troppo lunga, sarà disposta la corresponsione di un congruo acconto mensile. * * Mi chiedono da più parti perché le direzioni provinciali del Tesoro non provvedano alla riliquidazione delle pensioni statali aumentate dal primo settembre '71, ma tuttora corrisposte nel vecchio importo maggiorato del 10 per cento a titolo di acconto. La riliquidazione di quasi tutte queste pensioni è di competenza dei singoli ministeri e solo in minima parte delle direzioni provinciali del Tesoro, che assicurano, però, di non aver al riguardo un arretrato di rilievo. Senza voler mettere in dubbio le affermazioni degli uni e la buona volontà degli altri, si deve riconoscere che le argomentazioni più valide sono quelle dei pensionati, anche se in parte è vero ciò che obietta un funzionario del Tesoro, cioè che la corresponsione dell'acconto è stata predisposta proprio a copertura della lentezza con cui avvengono ormai tutte queste operazioni. * * Mi si chiede cne fine ha fatto il decreto sulle nuove norme per l'invalidità pensionabile, del quale pareva imminente, fino da qualche mese fa. la conversione in legge. Il decreto in questione è uno di quelli che il governo era delegato ad emanare entro il 31 dicembre 1971. E infatti il provvedimento — predisposto a grandi linee dal ministero del Lavoro — venne approvato dal Consiglio dei ministri entro il termine stabilito. Ma è stato oggetto di successive modifiche ed evidentemente continua ad esserlo, perché non è ancora uscito nella stesura definitiva. Ecco perché le norme sull'invalidità pensionabile sono sempre quelle che conosciamo e per cui — a parità di retribuzione di anzianità assicurativa — la pensione è la stessa qualunque sia il grado di invalidità del lavoratore. muamsfimè anbdseleèscfddvddtmlssmamtt* * Dal primo luglio '72 l'asse- gno a favore dei mutilati e in-validi civili è aumentato a 18 mila lire mensili, analoga- rr.-ente a quanto è disposto — dalla stessa data e con il me- desimo decreto — per i titola-ri di pensione sociale. Sempre dal primo luglio '72 viene elevata a 18 mila lire mensili anche l'indennità di accompagnamento di cui fruiscono alcune categorie di invalidi. mite di età vale tanto ver gli uomini che per le donne. Con le nuove disposizioni artigiani, agricoltori e commercianti possono avere uno sconto sui medicinali e beneficiare di più favorevoli norme per le visite mediche. Ma è prescritta una serie di adempimenti che non finiscono mai. Domando se è possibile complicare in questo modo le cose e se tale sistema è stato copiato dai paesi più evoluti. Mario Barisone. Acqui. Che sia possibile lo dice già lei. Che il sistema sia copiato è improbabile. Comunque esso è perlettibile. Ho avuto la pensione al compimento dei 60 anni nel febbraio 1966, quasi 33 anni di servizio nella stessa azienda. Però ho continuato a lavorare fino al 30 aprile 1968, dopo di che ho fatto domanda di riliquidazione, che ottenni con decorrenza dal primo maggio 1968. Per avere la rivalutazione di questa pensione in base a quanto è disposto dal decreto legge numero 267 in corso di esame alle Camere, devo farne domanda oppure sarà aumentata d'ufficio? Guido Guazzotti, Alassio Se la sua pensione è stata riliquidata con decorrenza primo maggio 1968 in base allo stipendio, non è tra quel le da rivalutare, di cui al decreto in questione. Osvaldo Paita

Persone citate: Guazzotti, Mario Barisone, Osvaldo Paita