L'Argentina ha escluso Peròn da candidato alla presidenza

L'Argentina ha escluso Peròn da candidato alla presidenza Scontri e attentati in numerose città L'Argentina ha escluso Peròn da candidato alla presidenza L'ex dittatore ha lasciato scadere i termini imposti da Lanusse per rientrare in patria - Mobilitati i suoi seguaci Buenos Aires, 26 agosto. Situazione molto tesa in Argentina. Scontri con la polizia, manifestazioni, disordini, sono scoppiati nelle ultime ore un po' dappertutto. La polizia federale ha annunciato che settantasei arresti sono stati operati in seguito a numerosi incidenti in diverse zone della capitale. Le manifestazioni sono state organizzate da numerosi gruppi politici e sindacali, per protestare contro la sanguinosa repressione esercitata martedì scorso contro gli evasi dalla prigione di Trelew. Nella prigione erano rinchiusi numerosi detenuti politici. Molti di questi sono riusciti, giorni fa, ad evadere. I sedici che sono stati ripresi dalle forze di polizia sono stati successivamente massacrati in circostanze ancora poco chiare. L'ex presidente Juan Perón, frattanto, non si è mosso da San Sebastiano. Il termine concesso dal generale Lanusse al vecchio presidente argentino per ritornare in .patria è scaduto il 25 di agosto. Juan Perón è stato dunque escluso dalla lista ufficiale dei candidati alle prossime elezioni presidenziali. Il rifiuto del vecchio presidente è interpretato in due diversi modi dagli osservatori politici di Buenos Aires: o Perón non ha mai avuto l'intenzione di porre la propria candidatura, oppure non tiene in alcuna considerazione l'ultimatum del governo, stimando che questo potrà essere modificato o che addirittura il governo attuale non sarà più al potere nei mesi avvenire. Le numerose dichiarazioni dei dirigenti perorasti, facendo allusione ad un sollevamento nazionale che porterebbe al potere il « giustizialismo », inducono gli osservatori politici a ritenere che effettivamente Perón ha la speranza di ritornare in Argentina col favore di un movimento popolare che sarebbe, in definitiva, appoggiato dalle forze armate. Frattanto i dieci rivoluzionari argentini che si erano rifugiati in Cile, dopo essere evasi dalla prigione di Rawson ed essersi impadroniti di un aereo, sono arrivati all'Avana, a Cuba, questa mattina. ( Ansa-Reuter ì

Luoghi citati: Argentina, Avana, Buenos Aires, Cile, Cuba