Chiesta l'estradizione dal Belgio per tre rapitori di Sergio Gadolla
Chiesta l'estradizione dal Belgio per tre rapitori di Sergio Gadolla Si trovano in carcere per una rapina a Bruxelles Chiesta l'estradizione dal Belgio per tre rapitori di Sergio Gadolla Sono genovesi - Devono scontare otto anni per aver aggredito armati un cambiavalute belga - La magistratura li vuole in Italia per sottoporli a processo il 2 ottobre (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 24 agosto. Il ministro belga della Giustizia, Vranckx, sta attualmente esaminando una richiesta di estradizione presentata dalla Magistratura italiana nei confronti di tre genovesi appartenenti al circolo 22 Ottobre, che si trovano attualmente reclusi nelle carceri di Bruxelles per una rapina a mano armata compiuta l'anno scorso ai danni di un cambiavalute belga. I tre. Cesare Maino, Aldo De Scisciolo e Giuseppe Piecardo, erano comparsi nell'ottobre dello scorso anno dinanzi al tribunale di Bruxelles che li aveva condannati a sette anni e quattro mesi di reclusione ciascuno. I loro avvocati erano ricorsi in appello, con l'unico risultato di far aggravare la condanna con l'aggiunta per ognuno di un anno di carcere. La Magistratura belga, infatti, aveva respinto le tesi sostenute dai difensori, che avevano richiesto una perizia psichiatrica per il Maino, il De Scisciolo ed il Piccardo. Nel frattempo, il governo italiano aveva presentato al ministero della Giustizia belga una domanda di estradizione, che fino ad oggi non è stata accolta. Adesso, la Magistratura italiana ha nuovamente sollecitato il ministro belga, in previsione del processo per il caso Gadolla, che si aprirà il 2 ottobre a Genova, e che vedrà sul banco degli imputati ventidue estremisti di sinistra, appartenenti al gruppo 22 Ottobre. Cesare Maino, Aldo De Scisciolo e Giuseppe Piccardo sono attualmente reclusi nelle carceri di Fores, alla periferia della capitale belga, in attesa di una decisione da parte delle autorità locali. Tutti e tre avevano riconosciuto la loro appartenenza al circolo 22 Ottobre e la loro partecipazione al rapimento di Sergio Gadolla. Inoltre avevano rilasciato una confessione com¬ pleta agli inquirenti di Genova, che l'estate scorsa si erano recati in Belgio per interrogarli. Vi era stato persino un drammatico confronto con Sergio Gadolla, venuto appositamente in Belgio per il riconoscimento dei suoi rapitori. I tre saranno estradati in Italia per il processo? La parola spetta, come si è detto, al ministro belga per la giustizia, che dovrà basarsi su una legge che risale al 1833, riguardante le concessioni di estradizione. La legge stabilisce che tale provvedimento non può essere adottato nei confronti di stranieri perseguiti nel loro Paese naturale per defitti di natura politica. Adesso gli avvocati dei tre genovesi, nel tentativo appunto di evitare la misura di estradizione, stanno cercando di dipingere i loro clienti come vittime di una persecuzione a sfondo politico. I tre naturalmente fanno del loro meglio per accreditare questa tesi. Il Maino ha persino proclamato dinnanzi ai giudici: «Sono fiero della mia appartenenza al Movimento 22 Ottobre e riconosco i fatti con la stessa fierezza di coloro che nel ventennio combatterono il regime fascista». v. z.
Persone citate: Aldo De Scisciolo, Cesare Maino, Gadolla, Giuseppe Piccardo, Giuseppe Piecardo, Sergio Gadolla
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