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Londra: aumentano i disoccupati In un mese altri 62.000 "senza lavoro ** Londra: aumentano i disoccupati I dati più negativi dal 1939 - Duro commento di Victor Feathcr (Dal nostro corrispondente) Londra, 2-1 agosto. 11 numero dei disoccupati in Inghilterra è salito, per il secondo mese consecutivo, ed è giunto a 930.123, con un aumento di 62.033 rispetto a luglio. Bisogna risalire al 1939 per trovare un agosto — usualmente uno dei mesi migliori per l'impiego — con un numero tanto elevato di senza lavoro. Vie Feather, segretario generale della confederazione sindacale, ha dichiarato questa sera: «Le cifre rese note oggi non rivelano tutta l'amara verità. A questi 900.000 e più sfortunati bisogna aggiungere almeno 100.000 tra donne e ragazze prive di lavoro ma che non figurano sui registri. Già si ha un totale di un milione. Noi abbiamo accolto favorevolmente la nuova politica industriale del governo, ma purtroppo l'assistenza finanziaria statale si concentra eccessivamente sulla modernizzazione e trascura la necessità di procurare nuovi posti di lavoro. Con la disoccupazione a questa quota e suoi effetti sullo sviluppo, entreremo nel Mec non a pieno motore ma sulla carrozzella degli invalidi ». Questa volta, fatto eccezionale, la disoccupazione è cresciuta ovunque, anche nelle regioni più prospere. La percentuale media in Gran Bretagna è adesso del 3,9 peri conto delle forze di lavoro. Questa percentuale non in- j elude l'Irlanda sertentriona- i le. dove i senza lavoro costituiscono il 9 per cento.. Nel Nord dell'Inghilterra, la l percentuale è del 6,9 e nelle' Midìands. zona altamente in- ] ] dustriale, di circa il 4. L'area meno colpito è il Sud-Est, cioè la regione attorno a Londra, dove il ritmo d'attività economica è sempre vivacissimo e la percentuale di disoccupazione supera di poco il 2. Fra tante nuvole oscure, qualche raggio di sole. E' salito, benché di pochissimo, il numero delle offerte di lavoro: è calato, almeno pare, il ritmo dei licenziamenti. Sono modeste consolazioni in un quadro tanto negativo, che indica tra coloro che vivono di sussidio operai e dirigenti, giovani e anziani, dattilografe e periti tecnici. m. ci.