La "febbre,, dei prezzi: in tutte le città riunioni per trovare dei concreti rimedi

La "febbre,, dei prezzi: in tutte le città riunioni per trovare dei concreti rimedi Prefetti e sindaci impegnati contro il carovita La "febbre,, dei prezzi: in tutte le città riunioni per trovare dei concreti rimedi A Milano il rincaro è galoppante: il pollo, in pochi giorni, è aumentato di 250 lire il chilo - II Comune acquisterà direttamente in Argentina grossi quantitativi di carne da immettere sul mercato - La "borsa della spesa tipo" - Genova: autorità ed esercenti cercano di stabilire i prezzi concordati - Il prefetto di Palermo preannuncia misure drastiche - Chiusi tre negozi a Padova (Dal nostro inviato speciale) Milano, 22 agosto. Il comune di Milano ha deciso di dichiarare guerra al rincaro dei prezzi. « Stiamo assistendo ad un aumento vertiginoso, dice il vicesindaco Andrea Borruso che sostituisce il sindaco Aniasi attualmente in ferie; l'Amministrazione non può assistere indifferente a questo fenomeno allarmante. In alcuni settori i rincari sono in parte dovuti ad una lievitazione internazionale dei prezzi: in altri, sono assolutamente ingiustificati ». «C'è l'esempio del pollo, ha spiegato Borruso: nel giro di pochi giorni è cresciuto di 250 lire il chilo, senza motivo, perche il prezzo dei mangimi è rimasto invariato. I produttori cercano di giustificarsi parlando di un aumento dei costi aziendali. Non capisco a che cosa alludano, visto che non ci sono state, in questo settore, delle revisioni contrattuali ». Il pollo non è l'unico esempio. La sella di vitello tra il mercato all'ingrosso di venerdì 11 agosto e quello di venerdì 18 agosto è passata dalle 2000 alle 2300 lire il chilo. Se confrontiamo alcuni prezzi al dettaglio praticati nel luglio '71 con queili del luglio '72, troviamo aumenti notevoli: il formaggio parmigiano-reggiano è salito del 9,85 per cento, la carne bovina del 14,18Vo, la frutta del i'/o, i limoni del 34 "o, i Alettoni di merluzzo del 16 "b. L'incremento generale del settore dell' alimentazione, che in tutto il 1971 era stato del 4,10"», quest'anno, nel solo periodo gennaio-luglio è stato del 4,22"b (nel gennaio-luglio '71 era stato del 2,73"u) ed è, quindi, prevedibile che alla fine del '72, quando sarà conteggiato anche l'incremento, purtroppo tradizionale, del mese di dicembre, si raggiungerà all'incirca 1*8 per cento. Il vicesindaco Borruso (democristiano, 36 anni, laureato in Scienze politiche) ha preso contatto con le categorie interessate, ha indetto riunioni, una anche oggi, molto importante, con l'Unione dei commercianti della provincia e con la « Commissione consiliare distribuzione e lotta contro il carovita ». « Non possiamo metterci in polemica con le varie categorie, dice il vicesindaco, ma dobbiamo cercare di collaborare per fermare il rincaro e ottenere una diminuzione ». Borruso spiega che ci sono distorsioni nel sistema distributivo, in quanto i canali di acquisto sono ridotti, le fonti di approvvigionamento sono sempre le stesse e pochi grossisti controllano il mercato (si dice che, nel settore carni, siano appena quattro o cinque per tutta Milano). «Anche il consumatore invo¬ lontariamente innesca il rialzo dei prezzi esigendo certi prodotti solo perché sono reclamizzati e trascurandone altri che sono ugualmente buoni. Per la carne, ad esempio, si pretende soltanto il quarto posteriore della bestia ». Dopo l'incontro di oggi, la Unione commercianti convocherà domani i rappresentanti di tutte le categorie interessate per lanciare uno slogan: « Resistere all'aumento dei prezzi », anche a costo di non acquistare all'ingrosso i prodotti che vengono esibiti ad un prezzo rincarato senza motivo. Altre iniziative saranno quelle di propagandare Una serie di prodotti si- milari o alternativi e di potenziare la struttura per gli acquisti collettivi. Il Comune interverrà nel limiti delle proprie possibilità. Da tempo sta'realizzando una sua politica annonaria. Ha creato 26 mercati rionali coperti i cui box sono concessi a particolari condizioni di favore con l'impegno, però, da parte dei commercianti di vendere i prodotti a un prezzo medio inferiore del 5 per cento a quello praticato nei negozi della zona. Ha concesso una serie di punti-vendita ai produttori agricoli singoli o associati (sono una ottantina) perché vendano direttamente i loro prodotti. Infine, ha organizzato un servizio di vendite controllate, che, prima, era gestito da una cooperativa ed ora, dall'aprile scorso, è nelle mani della « Società vendite controllate », che è per il 99 per cento del Comune. Il Comune sta inoltre conducendo un'azione per consorziare i diversi operatori che agiscono nei mercati in modo da consentire acquisti collettivi e lo stoccaggio delle merci, con il risultato di ottenere prezzi inferiori all'acquisto e la possibilità di intervenire sul mercato in certi momenti di rarefazione. Un'altra linea che si segue è questa: si allarga la gamma dei prodotti che ogni negozio può vendere affinché i commercianti possano distribuire meglio {1 carico delle spese di conduzione. Sistema, questo, che si contrappone alla concessione di nuove licenze, le quali determinerebbero la polverizzazione dei punti di vendita (a Milano ce ne sono già diecimila, più diecimila ambulanti), polverizzazione che favorirebbe l'aumento dei prezzi. Come misure immediate per cercare di frenare il rincaro, il Comune, d'accordo con l'Unione commercianti, cercherà di agire sul consuI matore per orientarlo. DiffonI derà in città, nei negozi o vicino ai negozi, manifesti conì tenenti la «Borsa della spesa tipo». Per una serie di pròI dotti ben precisi nella qualità e controllati dall'amministrazione, saranno indicati i prezzi. Al consumatore, in altre parole, si dirà: «Stai attento: la carne di quella data qualità non deve costare più di tanto». Attraverso la «Società vendite controllate» il Comune vuole diventare anche grossista per rompere questo monopolio che finora ha condizionato il mercato. Dice il ragionier Guido Belloni, che è presidente della società: «La nostra azione calmieratrice non deve passare attraverso i soliti canali dei grossisti, ma istcambtbdgipdi i deve andare direttamente ai j luoghi di origine, alla produ | zione. Siamo già in trattative j per acquistare direttamente 1 in Argentina e in Brasile gros j si quantitativi di carne e di burro. Funzioniamo da apri le: la nostra espansione sarà rapida. Stiamo prendendo accordi con V "Alleanza Cooperativa" e con i mercati rionali per immettere sul mercato i prodotti da noi reperiti allorig'ne. La nostra meta è quella di offrire ai consumatori i prodotti ortofrutticoli in sacchetti confezionati; per ora. lo stiamo facendo in 25 punti e I di vendita. L'ideale è di poter a a i o estendere a tutta la città que sto tipo di smercio». Dice il vicesindaco: «I di scorsi sul rincaro dei prezzi si fanno come le litanie, tutti gli ' onii' al ritorno dalle ferie e i sotto Natale. Questa volta. 1 siamo decisi ad andare fino in fondo, ad ottenere qualcosa di concreto. La nostra lotta deve avere un carattere di continuità. Ora provvediamo agli interventi di emergenza, ma teniamo presente che dobbiamo incidere profondamente sulla struttura della distribuzione, sia all'ingrosso sia al dettaglio». Remo Lugli Genova, 22 agosto. (p. I.) Il viceprefetto reggente, dottor Raul Chersi, ha iniziato una- serie di incontri per esaminare il problema dei prezzi. Ieri ha incontrato il presidente dell'Associazione commercianti, Callisto Bagnara; domani vedrà l'assessore comunale all'annona, Giuseppe Merlo e, nei prossimi giorni, i rappresentanti delle cate¬ gorie che sono interessate. L'assessore Merlo ha detto che sono in corso trattative tra il Comune e l'Associazione commercianti per fissare in modo uniforme i prezzi di alcuni generi alimentari. Palermo, 22 agosto. (a. r.) Il comitato provinciale prezzi, riunitosi oggi, ha stabilito di invitare a una « sana collaborazione » grossisti e dettaglianti dei generi alimentari di più largo consumo (carne, ortofrutticoli, latticini, salumi, formaggi). Il comitato tornerà a riunirsi dopodomani alle 17,30; saranno presenti anche i rappresentanti delle categorie interessate, l'assessore comunale all'Annona e il direttore del mercato ortofrutticolo. « Se giovedì non si arriverà ad una "soluzione pacifica", ha annunciato 11 prefetto di Palermo, Francesco Puglisi, sarà necessario ricorrere a misure drastiche come i prezzi d'imperio. Ma vorrei evitare provvedimenti dall'alto, che saranno adottati soltanto se grossisti e negozianti si mostreranno sordi ». Padova, 22 agosto. Il prefetto ha convocato per venerdì alla Camera di commercio la commissione di esperti costituita per il controllo dei prezzi nella zona. Tre negozi sono stati temporaneamente chiusi per aver omesso di esporre i cartellini dei prezzi. (Ag. Italia) Bari, 22 agosto. In una riunione del Comitato provinciale dei prezzi, presieduta dal prefetto, dott. Pignataro, è stato rilevato che per alcuni generi alimentari gli aumenti non hanno giustificazione obiettiva. La situazione richiede, quindi, un intervento dei pubblici poteri: a tal fine il Comitato provinciale ha disposto che sia convocata la Commissione consultiva dei prezzi per le iniziative da adottare. Nello stesso tempo il comitato, a quanto si è saputo, ha dato mandato al prefetto di studiare con i rappresentanti delle categorie commerciali le iniziative atte a contenere l'incremento dei prezzi. Un incontro è previsto nei prossimi giorni in prefettura. (Ansa) Roma. Molti privati hanno preso l'abitudine di fare la spesa ai mercati generali, dove i prezzi sono più bassi (Team)