I fatti di Praga rievocati a Roma

I fatti di Praga rievocati a Roma I fatti di Praga rievocati a Roma Roma, 21 agosto. (I. z.) Il dramma della Cecoslovacchia è stato oggi rievocato in una conferenza organizzata dalla sezione italiana della Lega per i diritti deil'uomo, in coincidenza con il quarto anniversario dell'occupazione sovietica. Alla manifestazione, presieduta del deputato repubblicano Pasquale Bandiera, sono intervenuti il direttore della televisione cecoslovacca durante la « primavera » praghese, Jiri Peiikan, esule nel nostro Paese, e i giornalisti italiani Alfonso Sterpellone ed Ennio Ceccarini. « L'opposizione popolare al regime repressivo di Husak non è cessata », ha affermato Pelikan, per dimostrare che la tragedia del suo Paese continua. Egli ha spiegato che la mancanza di manifestazioni ostili in occasione della ricorrenza dell'invasione non contraddice la sua affermazione. E ne ha esposto i motivi: « I 500 mila comunisti espulsi dal partito in seguito alla "normalizzazione", la presenza delle truppe del patto di Varsavia, che offende la sovranità cecoslovacca, la crisi economica rappresentano altrettanti elementi di una base incancellabile di dissenso ». Lo conferma, a suo parere, il carattere degli ultimi processi contro ex militanti comunisti: « I dibattimenti si sono svolti a porte chiuse, al contrario di quanto avvenne nei processi degli Anni Cinquanta, quando venivano fatti perfino inviti ufficiali; e ciò perché nessuno sapesse che questa volta gli accusati avevano rifiutato il ruolo a loro imposto e si erano trasformati in accusatori ».

Persone citate: Alfonso Sterpellone, Ennio Ceccarini, Husak, Jiri Peiikan, Pelikan

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Praga, Roma, Varsavia