Posta NORD/SUD

Posta NORD/SUD Posta NORD/SUD L'alternativa della ragazza siciliana che vorrebbe emulare Nilla Pizzi - L'estate torinese e l'immigrato - Appello da Portici per un bimbo condannato al nanismo Torino avrà forse tra breve una « voce nuova » nel mondo della musica leggera: una giovane cantante che i suoi ammiratori, forse con un po' di esagerazione, paragonano a Nilla Pizzi « regina della canzone ». Un deciso ritorno alla melodia, dopo l'exploit «beat» e «pop». E' una ragazza siciliatta. da 9 anni immigrata con la famiglia nella nostra città. I suoi erano diretti in Germania: difficoltà burocratiche, lungaggini nel rilascio dei documenti li hanno costretti a far sosta in Piemonte. Santina Anselmo, 17 anni, di Polizzi Generosa (Palermo), abita con i genitori e una sorella di 20 anni in via Nizza 89. Il padre è operaio, la madre arrotonda il bilancio in un laboratorio di stireria. Santina frequenta il corso per segretarie di azienda. t- A 13 anni — dice — qualcuno ha sentito la mia voce ed è rimasto sorpreso. Cantavo già da qualche tempo. Ma era solo uno sfogo; la voce era intonata anche se ancora grezza, e priva di sfumature ma qualcosa di buono forse c'era. I miei si Sono lasciati convincere, hanno fatto grandi sacrifici per mandarmi a scuola di canto. Quest'anno hanno rinunciato alle vacanze per fare economia. Santina ha trovato un maestro e si è iscritta al Centro giovani artisti. Tra una quarantina di ! dilettanti, giovani che aspirano a diventare musicisti, ballerini, imitatori, parolieri, la ragazza siciliana si è subito distinta. L'organizzatore del Centro la ritiene una delle più promettenti. Afferma: — Su 40, forse due o tre riusciranno ad imporsi. Occorrono impegno, costanza, equilibrio. Metà degli allievi si scoraggia agli inizi e cambia strada, altri peccano di presunzione e concludono nella mediocrità. Solo i più tenaci e dotati riescono ad emergere. Santina è una di questi. E' giovane, ci vorrà probabilmente ancora un anno di rodaggio. Se non si farà cogliere dalla smania di arrivare in fretta, se non si lascia allettare da offerte insicure, può aspirare a una buona carriera. La ragazza ha già partecipato al Festival « Piemonte canta » e ad alcune serate in provincia. Aspetta l'occasione buona, intanto arricchisce il suo repertorio. — Le prime volte mi emozionavo, ora non più. Le accoglienze che il pubblico finora mi ha riservato hanno contribuito a farmi superare il trauma del debutto. Canto soltanto in Italiano, riconosco che questa forse è una limitazione alle mie possibilità. Dovrò imparare almeno due lingue, saranno nuovi sacrifici e impegni. Ma credo sia essenziale. Com'è triste l'estate dell'emigrato nel Nord Un operaio di Alghero, da 6 mesi nella nostra città, è sorpreso per la breve estate torinese. Il clima della città lo preoccupa, teme soprattutto che la moglie non riesca a sopportarlo. — Quest'anno non posso avere le ferie estive. Sono a Torino da poco tempo e .lavoro in una piccola azienda che in questa stagione non cessa l'attività come invece fanno le grandi industrie. Non mi disturba l'idea di passare qui i mesi estivi, del resto non avrei i mezzi per una vacanza, ho ancora la casa da sistemare. Speravo però che un po' d'estate fosse concessa anche a chi resta in città. Invece in giugno e luglio ho visto l'azzurro del cielo cinque o sei volte. Ho letto che tutte le città del Nord sono così, dell'estate si avverte soltanto il caldo e l'afa, non si godono le belle giornate, le serate miti, l'aria limpida. Agosto sembra ancora peggiore. Mia moglie è nervosa, soffre, afferma che qui non ci sarà mai bel tempo, mi ha fatto capire che tornerebbe volentieri in Sardegna. Stento a spiegarle che la stagione è brutta ovunque, che questo è un anno particolare. Domenica l'ho accompagnata in riva al Po, speravo di trascorrere una giornata diversa. Non c'era niente, qualche barca a noleggio già prenotata da decine di persone, un chiosco per bìbite. Siamo tornati a casa avviliti. Volevo mostrarle qualcosa di bello e invece ho fatto peggio. L'estate non si può inventare, se il tempo è piovoso non c'è niente da fare. Ma penso che una città come Torino potrebbe offrire qualcosa di più di un giardino e di un cinema a quelli che non possono concedersi week-end e vacanze. Segue la firma Senza rapidi soccorsi il bimbo resterà nano Una signora torinese, commossa per il dramma di una famiglia meridionale che ha un bimbo colpito da nanismo, ci scrive: — Sono un'impiegata, madre di un ragazzo sano e robusto. Nei giorni scorsi ho letto che una donna di Portici (Napoli) ha un figlio alletto da una malattia che gli impedisce una crescita normale. E' condannato al nanismo se non si provvede entro pochi mesi, prima che sia troppo tardi. Finora pare che nessuno abbia aiutato questa donna e l'infelice bambino. Il giornale documentava il penoso caso, fornendo particolari e dati che ho potuto controllare personalmente. Dapprima ho cercato di alutare come potevo questa povera madre, inviandole piccole somme di denaro che potevo dare io o raccogliere tra amici. Ma dalle sue lettere e da un più approfondito esame ho capito che non bastavano. Per il bimbo ci vogliono continui controlli e degenza in ospedale, oltre ad iniezioni di ormoni molto costose. Non mi resta che scrivere a Posta Nord Sud, spero che si possa trovare il modo di risol¬ vere il problema, affinché questo bambino venga ricoverato e curato. L'indirizzo della madre è: Imperato, via Zumbini 24, Portici (Napoli). Comprendo che è lontano, ma cerchiamo di tendere una mano a tutti, senza distinzione di provincia. Marina Largaiolli Ventriglia w ■■v. ..v. v/s-- :r-f " Santina Anselmo, 17 anni: «Ho una grande speranza»

Persone citate: Agosto, Imperato, Nilla Pizzi, Santina, Santina Anselmo, Ventriglia