Premi di fedeltà agli "amici,, cani di Francesco Fornari
Premi di fedeltà agli "amici,, cani La festa a San Rocco di Camogli Premi di fedeltà agli "amici,, cani Il riconoscimento a Lassi, Leika, Rintintin 1 e II che salvarono un bimbo nel Tevere - Premio speciale al cane da valanga Zacho di Carignano (Dal nostro inviato speciale) Camogli, 16 agosto. Da 11 anni, nella ricorrenza della festa patronale, a San Rocco di Camogli vengono consegnati i premi di fedeltà ai cani che durante l'anno si sono distinti in azioni meritevoli. Per l'occasione la piccola frazione — poche case raggruppate intomo alla parrocchia, sulle pendici del Monte di Portofino, a picco sul mare — si veste a festa. Bandiere, luminarie, bancarelle colme di croccanti, zucchero filato, bastoncini di liquirizia. Per un giorno la vita del paese — circa 200 abitanti — viene sconvolta. I turisti arrivano numerosi da tutte le parti, molti portano i loro cani. La piccola piazza di fronte alla chiesa, dov'è rizzato il palco per la premiazione, si riempie in un baleno fino all'inverosimile. L'idea di istituire un premio nazionale di «fedeltà del cane», è nata nel 1961 a Giacinto Crescini. «Sono stato uno dei promotori — dice —. Ma il merito, anche questa volta, è di un cane». Quasi una fiaba: un cane abbandonato dai padroni prende l'abitudine di accompagnarsi ad un gruppo di bimbi. Partecipa ai loro giochi e i piccoli amici dividono con lui la merenda. Viene il tempo della scuola. Ogni mattina il cane aspetta in piazza i ragazzi e li accompagna alla porta della classe. Rimane ad aspettarli fuori fino al termine delle lezioni. Poi li scorta a casa. «Dopo un po' in paese ce ne siamo accorti — dice il Crescini —. E abbiamo deciso di premiarlo. Abbiamo fatto un po' di festa: molti turisti, capitati per caso, si sono fermati. Allora abbiamo pensato di ripetere la manifestazione ogni anno. Un modo simpatico per premiare questi fedeli amici dell'uomo, troppo spesso misconosciuti, ed anche di richiamare l'attenzione della gente sul nostro piccolo paese». Quest'anno la giuria, presieduta dal sindaco di Chiavari, generale Luigi Gatti, ha dovuto esaminare un centinaio di casi. «Tutti meritevoli — dice il parroco don Carlo Giacobbe —. Ogni volta la selezione si presenta difficile. Come fare a giudicare quale gesto di bontà, quale impresa sia migliore di un'altra? I cani andrebbero premiati tutti». E tutti, infatti, ricevono una medaglia d'oro in ricordo della manifestazione. L'undicesimo premio di fedeltà è stato assegnato a quattro cani, Lassi, Leika, Rintintin I e II, che hanno salvato un bimbo che rischiava di annegare nel Tevere. L'episodio ci è raccontato dal proprietario, Benito Sensoli. «Era il 16 aprile di quest'anno. Io passeggiavo fuori porta, sulle rive del fiume, quando ho sentito delle invocazioni d'aiuto. Un ragazzo, Antonio Pontecorvo, di 13 anni, era finito nell'acqua mentre inseguiva il pallone». L'uomo non ha perso tempo: «Mi sono subito tuffato e i cani mi hanno seguito. Lassi, Leika e Rintintin I hanno raggiunto il bimbo e, tenendolo sollevato, l'hanno riportato a riva. Rintintin II, invece, ha aiutato me. Ero finito in mezzo alla corrente e non riuscivo a tirarmi fuori. Mi ha afferrato per il colletto con i denti e mi ha tolto dai guai». Oggi soltanto tre dei cani erano presenti. Il quarto, Rintintin II è rimasto a Roma, ammalato. «Non sono di razza — dice il Sensoli —. Ma sono affettuosi e intelligenti più degli altri». Un premio speciale è stato assegnato al cane da valanga Zacho di Carignano, un pastore tedesco di 7 anni del Soccorso alpino di Mondo vi, che nel» marzo scorso, a Macugnaga, ha salvato una turista canadese travolta da una valanga e rimasta per oltre 36 ore sepolta nella neve. «E' un cane fantastico — dice il proprietario Alberto Borgna —. .Riesce a trovare le tracce degli scomparsi anche a distanza di giorni». Zacho è abituato ai festeggiamenti: in primavera è stato invitato in Canada. «Sono accorsi in 350 mila a vederlo», dice il Borgna con entusiasmo genuino. Altri premi sono stati dati ad altri concorrenti, fra cui parecchi cani dei reparti cinofili dei carabinieri. Da quattro anni, al premio fedeltà dei cani si è aggiunto un premio di bontà per l'uomo. «In questo modo — dice Giacinto Crescini — vogliamo premiare quelle persone che per i loro cani affrontano sacrifici, che lottano per loro, che ricambiano il loro affetto con un gesto dì amicizia». Quest'anno è stato assegnato al giornalista avvocato Augusto Guerriero, che da anni conduce una disperata battaglia contro la vivisezione. Come si vede, a San Rocco di Camogli non è stata dimenticata la «fedeltà» dell'uomo nei confronti del suo compagno. Oltre un centinaio di cani' hanno assistito alla premiazione dei loro esemplari colle- ghi- Francesco Fornari
Persone citate: Alberto Borgna, Antonio Pontecorvo, Augusto Guerriero, Benito Sensoli, Borgna, Carlo Giacobbe, Crescini, Giacinto Crescini, Luigi Gatti
Luoghi citati: Camogli, Canada, Carignano, Chiavari, Macugnaga, Portofino, Roma
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