Vietnam: un nuovo piano di pace è discusso da Kissinger a Parigi?

Vietnam: un nuovo piano di pace è discusso da Kissinger a Parigi? Le rivelazioni di un settimanale negli Stati Uniti Vietnam: un nuovo piano di pace è discusso da Kissinger a Parigi? La proposta americana consisterebbe nell'istituzione di un doppio governo nel Sud, uno per le zone controllate da Saigon, l'altro per quelle occupate da Hanoi - La politica vietnamita di Nixon tema centrale della campagna elettorale negli Stati Uniti (Nostro servizio particolare) New York, 14 agosto. Mentre il tema vietnamita continua a dominare la campagna elettorale ( oggi il candidato democratico MeGovern ha sferrato in proposito un violento attacco a Nixon), si parla di un nuovo piano di pace americano, che sarebbe scaturito dagli incontri parigini di Kissinger, Le Due Tlio e Xuan Thuy. Ne dà notizia il settimanale «Time». Questo piano, afferma il periodico, darebbe a Washington la possibilità di sbarazzarsi del presidente sudvietnamita Van Thieu « senza sporcarsi le mani ». In che modo? Concordando una sistemazione politica transitoria del Vietnam meridionale basata su di un doppie governo: uno per amministrare quelle parti del paese che sono attualmente sotto il controllo di Saigon, l'altro per governare i territori occupati da Hanoi. I due governi dovrebbero negoziare, su un piano di parità, la sistemazione definitiva del Sud Vietnam. Questo piano, secondo Time, ha il pregio di superare due ostacoli che sono apparsi fino ad oggi preclusivi di ogni progresso nella soluzio ne negoziata della crisi vietnamita: il rifiuto di Hanoi di trattare direttamente con il regime di Saigon (lo farebbe, invece, attraverso un « suo » governo elei Sud), e la posizione americana contraria all'imposizione di un governo di coalizione nel Vietnam meridionale. Altro evidente vantaggio del piano, il fatto che, se fosse adottato, porterebbe certamente alle dimissioni di Van Thieu. Henry Kissinger ha tenuto oggi a Parigi, lo annuncia la Casa Bianca, una nuova seduta segreta con i suoi interlocutori nordvietnamiti, Le Due Tho e Xuan Thuy. Hanno discusso del nuovo piano di Washington? Nessuna dichiarazione ufficiale da parte americana; il portavoce della delegazione di Hanoi, sollecitato dai giornalisti, ha invece risposto: « Quale piano? Tutti sanno che il piano di Nixon è di intensificare la guerra in entrambe le zone del Vietnam per seguire la politica di vietnamizzazione e mantenere a Saigon il fantoccio Van Thieu ». E' noto che, fino ad oggi, vietcong e nordvietnamiti si sono sempre detti contrari ad una divisione del Sud Vietnam. Il carattere di provvisorietà uilicialmcnte attribuito alla nuova sistemazione sarà sufficiente a farli recedere da queli;attcggiamento? Un'altra dichiarazione sull'atteggiamento nordvietnamita viene da Ramsey Clark, ex ministro americano della Giustizia. Clark è appena rimpatriato da un viaggio ad Hanoi compiuto sotto gli auspici di Amnesty International, l'organizzazione che si occupa si problemi giuridici quali il trattamento dei prigionieri di guerra, i processi politici, il rispetto dei diritti civili. Appena sbarcato a San Francisco, l'ex ministro ha detto di avere ricevuto dai dirigenti di Hanoi, tra i quali lo stesso ministro degli Esteri, «assicurazioni scritte e verbali», secondo le quali il Nord Vietnam libererà tutti i prigionieri di guerra americani quando gli Usa «cesseranno, sono parole di Ramsey Clark, questi insensati e omicidi bombardamenti, porranno fine alla guerra e se ne torneranno a casa». La delegazione internazionale di Amnesty che ha visitato il Nord Vietnam era guidata dallo stesso presidente dell'organizzazione, l'ex ministro degli Esteri irlandese Sean McBride. A Mosca, durante uno scalo nel viaggio di ritorno, McBride ha detto di avere personalmente constatato che il bombardamento delle dighe da parte dell'aviazione americana è stato «intenzionale e sistematico». A Saigon, nessuna reazione alla notizia del nuovo piano di pace diramata da Time. Funzionari sudvietnamiti hanno invece smentito un'altra notizia proveniente dalla stampa americana, precisamente dal New York Times, secondo cui nelle carceri di Saigon si pratica la tortura sui prigionieri politici. Il New York Times cita numerose testimonianze. Secondo funzionari del governo di Van Thieu, nel Sud Vietnam «non ci sono prigionieri politici». Continua frattanto negli Stati Uniti la polemica, resa più aspra dalla vigilia elettorale, sull'offerta di pace nordvietnamita che, secondo le accuse, Nixon avrebbe lasciato cadere nel 1969. Aperto dal candidato democratico alla vicepresidenza Sargent Shriver, il caso ha assunto grosse dimensioni dopo che due autorevoli diplomatici americani, Cyrus Vance e Averell Harriman, entrambi ex dirigenti della delegazione Usa ai colloqui di Parigi, hanno avallato la rivelazione. Su questa materia scottante i democratici intendono, tra l'altro, impostare la loro campagna: l'avversario di Nixon alle elezioni del 7 novembre, George McGovern, ha detto ieri alla televisione che l'aumento delle azioni di bombardamento sul Nord Vietnam avutosi negli ultimi anni «è il più grosso inganno che sia mai stato fatto al popolo americano; Nixon ha deliberatamente ingannato il popolo sia con i propositi sia con i risultati». La contromossa di Nixon è, evidentemente, il piano di pace di cui ha parlato Time. E' opinione diffusa che, se riuscirà a concludere il conflitto entro il 7 novembre, l'attuale titolare della Casa Bianca non avrà problemi per la rielezione. r. s.