Zeltweg: Regazzoni ottiene il miglior tempo ma disubbidiste a Schetty e litiga con lekx di Michele Fenu

Zeltweg: Regazzoni ottiene il miglior tempo ma disubbidiste a Schetty e litiga con lekx Nella seconda giornata di prove per il G. P. d'Austria Zeltweg: Regazzoni ottiene il miglior tempo ma disubbidiste a Schetty e litiga con lekx Ha usato pneumatici di tipo particolare: avrebbe dovuto passarli al compagno di squadra, invece si è attardato in pista - Grosso interrogativo sull'efficienza del sistema di alimentazione delle Ferrari - I probabili protagonisti saranno Fittipaldi e Stewart, in lotta per il titolo mondiale (Dal nostro inviato speciale) Zeltweg, 12 agosto. Clay Regazzoni, con la Ferrari, è stato il più veloce in questa seconda giornata di prove per il Gran Premio d'Austria, avvicinando il tempo ottenuto ieri da Emerson Fittipaldi con la Lotus: l'36"04 contro l'35"97. Una prestazione che rallegrerebbe i tifosi di Maranello se non fosse stata raggiunta con pneumatici di tipo particolare, non adoperabili domani in corsa, c se non rimanesse un grave interrogativo sull'elficienzu del sistema di alimentazione delle 312-B2. Per di più, l'uso delle «supergomme» da parte di Regazzoni ha provocato un po' di maretta tra lekx, i responsabili della squadra e lo stesso Clay, accusato di non aver ceduto in tempo le coperture, di cui esisteva un solo treno disponibile, al compagno belga. Anche oggi il termometro ha superato i 30 gradi e pochi piloti hanno migliorato i tempi rispetto a ieri. Ickx e Regazzoni sono stati costretti nuovamente a compiere lunghe soste al box, punteggiate da conciliaboli fra l'ingegner Giorgio Ferrari, responsabile del settore Formula 1, "e l'ingegner Sandro Colombo, il «supervisore» di Maranello, e dal frenetico lavorare del meccanici in tuta azzurra. L'inconveniente, in sé, e molto banale e capila nel periodo estivo anche alle normali automobili: nei tubi del sistema di alimentazione si formano -tamponi di vapo¬ re o bolle d'aria che impediscono alla benzina di fluire dal serbatoio al motore in modo regolare. Le conseguenze sono chiare: la macchina sussulta, accenna a fermarsi, poi riprende di colpo. Conseguenze noiose in una vettura da turismo, figuriamoci in una monoposto il cui pilota è impegnato a correre il più veloce possibile. Ieri notte, per ovviare al difetto, i tecnici di Maranello avevano montato una pompa elettrica supplementare sulle 312-B2 di Ickx e di Regazzoni. L'accorgimento non è bastato. Pochi giri ed lekx è rientrato al box. «Non va, non va», diceva, e lo stesso commento esprimeva Regazzoni. Ed allora, ecco una soluzione di emergenza. I meccanici staccavano il radiatore di raffreddamento dell'olio del cambio e lo sostituivano con un altro raccordandolo alle tubazioni della benzina. Tempo del lavoro: 35 minuti; sono pochi in rapporto alla complessità dell'operazione, ma molti rispetto alla durata complessiva delle prove (ire ore). La situazione è migliorata, ma solo parzialmente, tanto che nel finale alla 312-B2 di Ickx e stato aggiunto un tubo di sfiato dei vapori dai serbatoi del carburante. L'ultimo commento sulla situazione era piuttosto negativo: «Non sappiamo che cosa succederà domani. Stanotte dovremo studiare altri accorgimenti. Non ci era mal capitato di trovarci in condizioni cosi precarie». Naturalmente, fra un intervallo e l'altro del dramma del «vaporlock», Ickx e Regazzoni continuavano la messa a punto generale delle loro monoposto, cercando di migliorare i tempi. E in questa operazione si è inserito il «bisticcìo» tra Ickx, Regazzoni e il team. La Flrestone, la ditta che fornisce le gomme alla Ferrari, aveva portato per la nostra .squadra un unico treno di pneumatici speciali, a mescola molto morbida. Essi ven- gono impiegati per «fare il tempo»: le loro caratteristiche permettono alla vettura prestazioni migliori a parità di pilota, di fondo stradale, eccetera —, ma non possono essere adoperate in gara perché^ sì deteriorano rapidamente, dopo cinque o sei girl appena. A chi dovevano essere destinati per conseguire un miglior allineamento al via? A Ickx o a Regazzoni? Peter Schetty, direttore sportivo della Ferrari, chiese prima al belga se desiderava montare queste «supergomme». Ickx preferì attendere per continuare la messa a punto della vettura e sfruttare l pneumatici quando questa fosse nelle condizioni ottimali. E allora, mentre si avvicinava il termine delle prove, le coperture speciali vennero affidate a Regazzoni, con l'ordine di compiere soltanto tre giri: uno di ricognizione, uno di lancio ed uno per il tempo. In questo modo, anche Ickx avrebbe pot potuto utilizzarle. Regazzoni non ha rispettato gli ordini di scuderia, ha fatto sei giri — ottenendo appunto l'eccellente l'36"01 — ed ha sfruttato fino in fondo i quattro pneumatici. «GU abbiamo mostrato tre volte il cartello "box" — ha detto Schetty — ma lui ha continuato». Regazzoni si è scusato affermando: «Non ritenevo di aver realizzato una buona prestazione e non mi sono fermato prima di averla raggiunta». Chiaro, no? Quando finalmente Clay e ritornato al box, era troppo tardi. Mancavano sette od otto minuti allo stop degli allenamenti ed Ickx, furibondo (il cui miglior tempo era dì l'37"33 fino a quel momento), si è rifiutato di risalire in macchina. Una Ferrari, quindi, un po' tesa ed incerta alla vigilia di questo nono appuntamento del campionato mondiale di Formula 1. Crediamo che tutto si risolverà con una bella prestazione, ma quegli impianti di alimentazione sono un po' una spada di Damocle. Restano cosi, sicuri protagonisti della corsa, soltanto Emerson Fittipaldi e Jackie Stewart. Il brasiliano ha 43 punti in classifica contro i 27 dello scozzese. Un successo gli darebbe la certezza (non matematica ma pratica si) di conquistare il campionato. Michele Fenu * :

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