Vele fra i capricci del vento

Vele fra i capricci del vento Sulle coste del Baltico Y Olimpiade dei navigatori Vele fra i capricci del vento L'Italia è presente in cinque delle sei classi ammesse ai Giochi - Non c'è più il grande Straulino Formati in prevalenza da giovani gli equipaggi azzurri - Giuseppe Milone tra i favoriti nel "Soling" Non c'è più il « vecchio » Straulino. A Kiel i nomi doi favoriti sono tutti stranieri con il favoloso svedese Elvstrom (quattro medaglie d'oro), il brasiliano BrUder e l'inglese Pattison in primo piano. L'Italia sarà rappresentata dai giovani. La formazione azzurra è tra le più rinnovate di quante si affacciano all'avventura olimpica. Elemento di punta un ragazzo nato a Milano e cresciuto a Napoli, calmo e deciso, estroso e tenace, distin- to e rude negli atteggiamenti, Giuseppe Milone. Il ventitreenne studente di ingegne ria ha aperto la strada alle speranze quando si è affermato nelle preolimpiadi di Kiel del '71. La vela, però, è sport misterioso e difficile, tanto che lo stesso « Picchio » (così viene chiamato Milone) ha poi rischiato l'esclusione . dai Giochi. Ha conquistato la maglia azzurra nell'ultima prova delle selezioni, battendo per un solo punto il velista dell'Elba Lio Coccoloni. Questo successo ha ridato la tranquillità al presidente della commissione sportiva, Sergio Gaibisso, il quale si era trovato di fronte al risohio di scartare il più popolare velista italiano per tener fede alle ferree leggi stabilite dalla federazione. Già Albarelli, terzo ad Acapulco, era stato sacrificato sull'altare della severità nelle selezioni. Al posto della medaglia di bronzo in Messico era balzato fuori il finnista di Monfalcone Mauro Pelaschier che andrà a Kiel a continuare la tradizione del padre, valoroso olimpico pure lui. Dopo il no per Albarelli la sconfitta di Milone avrebbe suscitato scalpore, con buona pace di Coccoloni che ha pure grandissimi numeri, tanto che è stato giustamente selezionato come riserva. La squadra italiana rappresenta bene i grandi centri nazionali della vela: il lago di Garda con Scala, il Veneto con Pelaschier, Napoli con Miione, la Liguria con Croce e Dotti. E' stata formata dopo una preparazione molto seria, i cosiddetti «allenamenti del week-end». I P.O. passavano ogni fine settimana a Napoli per seguire le istruzioni dell'allenatore federale Capio. Durante la fase delle scelte non sono mancate le disavventure o i colpi di scena come l'indisponibilità per lungo tempo di Maresca, prodiere di Enrico Isenburg, il cedimento di Massone - Rizzo, la non qualificazione di Luigi Croce, figlio del presidente della Federazione Internazionale, e di Albarelli e infine l'improvvisa sostituzione del prodiere di Carlo Croce, Bianchi, con Zinali. » Trattandosi di uno sport si¬ lenzioso le polemiche sono state contenute, come pure quella relativa all'improvviso cambiamento di un membro dell'equipaggio di Milone. Al posto di Gargano, nel trio, è stato immesso Mottola, che si dice sia maggiormente affiatato con la speranza della vela italiana. Ufficialmente il prodiere deH'JVZusion (questo il nome del Soling di «Picchio») soffre di tendinite, ma qualcuno pensa che Milone abbia voluto accanto a sè l'amico più in forma. Senza discussioni, invece, è stata confermata la presenza italiana nella categoria Tempest. Dotti-Sibello, forti di un affiatamento perfetto, sono risultati tra i migliori nella stagione internazionale in questa classe. Cosi hanno conquistato un posto, anch'essi dopo incerta lotta con Bonvicini-Dalla Vecchia e con il sorprendente Randazzo, tutti superati in graduatoria soltanto all'ultima regata all'Argentario. L'Italia, nel complesso, sarà presente a Kiel in cinque delle sei classi olimpiche: Finn, F D (Flying Dutchman), Tempest, Star e Soling. Mancherà giustamente nei Dragone dove non abbiamo equipaggi o barche tecnicamente validi. E' un peccato che il lento meccanismo dei Giochi non abbia sostituito questo tipo con una delle moderne barche «popolari». Se proprio si giudica il Flying Junior (metri 4,03) troppo facile, vi sono i quasi cinque metri Strale, Snipe, Fireball, «S» e soprattutto il notissimo «470» che non costano troppo e sono usati dalla massa dei velisti d'oggi. Questa categoria di sportivi ha diritto di essere rappresentata ai Giochi. Rimanendo alle classi attuali, i candidati ai successi in Germania sono il brasiliano Bruder nei Finn (se correrà in questo gruppo); Pattison già medaglia d'oro e campione mondiale e l'olandese Libor negli F D; il russo Maclin e lo statunitense Foster nei Tempest. Tra le categorie maggiori gli statunitensi vantano ancora molte possibilità negli Star, classe diffusissima oltre Atlantico a dispetto della sua anzianità. Il prototipo delle «Stelle» è del 1911, opera dell'architetto nordamericano William Gardner. Anche nei Soling che, come i Tempest, si presentano per la prima volta ai Giochi, gli Stati Uniti hanno un nome fortissimo: Bob Mosbacher; sulla sua rotta, però, dovrebbe trovarsi il fuoriclasse svedese Elvstrom. Questi sono nomi indicativi perché forse in nessun sport come nella vela le sorprese sono possibili ai Giochi. E l'Italia, nei capricci del vento, potrebbe trovare se non l'oro, almeno medaglie di argento o bronzo che premierebbero una preparazione basata sui giovani, una squadra di ventenni o poco più che guarda all'avvenire. Paolo Bertoldi 9 La Nazionale olimpica di pallacanestro australiana giungerà a Milano 11 18 agosto. GU australiani incontreranno a Varese la squadra azzurra in due partite-allenamento sabato 19 e domenica 20 agosto. La squadra australiana sarà composta dal seguenti giocatori: Marsland, Watson, Duke, Wyatt, l'aiutilo.skas, Kerle, Byrne, Crosswhtte, Tomlinson, James, Bender, Koltunlewlcz: allenatore: M. Gaze. 9 Roberto l'allotti, componente della squadra azzcrra di ginnastica, attualmente In allenamento collegiale a Varese, si e infortunato ieri mentre eseguiva un esercizio agli anelli. Giuseppe Milone Sono quarantanove le nazioni a Kiel Alle regate olimpiche di Kiel risultano Iscritte 49 Nazioni, cosi suddivise per classi: Finn 42 Flying Dutchman 32 Soling 28 Dragone 27 Star 23 Tempest 21 Il record precedente era detenuto dalla XVII Olimpiade 1960 (Napoli) con 46 Nazioni partecipanti.