Fisco: 1827 miliardi incassati in sei mesi di Mario Salvatorelli

Fisco: 1827 miliardi incassati in sei mesi Le imposte dirette degli italiani Fisco: 1827 miliardi incassati in sei mesi L'aumento rispetto al 71 (primo semestre) è del 27,54^0 - Se si tiene conto del reddito nazionale '71 (anno al quale si riferiscono le tasse pagate nel '72), l'incremento conferma l'eccessiva pressione fiscale (Nostro servizio particolare) Roma, 10 agosto. Nel primo semestre di quest'anno abbiamo versato al fisco con le scie imposte dirette 1827 miliardi di lire, il 27,54 per cento in più delle « analoghe entrate ottenute nel corrispondente periodo del 1971 ». Lo annuncia, con comprensibile compiacimento, il ministro delle Finanze, sen. Athos Valsecchi, nel comunicare il consuntivo delle entrate tributarie dei primi sei mesi 1972. Prima di riferirlo, ci sembra il caso di ricordare che nel 1971 (anno al quale si riferiscono nella massima parte le imposte dirette che paghiamo nel 1972), il reddito nazionale, in termini monetari, cioè in lire correnti come le entrate tributarie in questione, è aumentato appena dell'8,1 per cento. Un confronto tra le due percentuali autorizza ampiamente a ripetere ancora una volta che la pressione fiscale cresce di anno in anno, con una tendenza ad accelerare 11 suo ritmo. Un incremento del 27,5 per cento abbondante nel gettito delle imposte sul reddito e il patrimonio — in piena crisi economica, « la più grave del dopoguerra », com'è stato riconosciuto da tutti: governo, imprenditori e sindacati — si commenta da solo, ed autorizza — se ancora ci fosse stato qualche dubbio — a definire il 1972 « anno delle tasse ». Dopo aver messo in « particolare rilievo », come suggerisce il comunicato ministeriale, il gettito delle imposte dirette — « sema dubbio il dato più positivo fra quelli accertati, anche in relazione alle analoghe percentuali degli anni passati » — passiamo alle entrate tributarie totali, di cui le imposte'dirette costituiscono appena il 30,72 per cento, una delle tante ingiustizie del nostro regime fiscale, che per il 70 per cento delle entrate colpisce tutti indiscriminatamente, ricchi e poveri, aziende in crisi e aziende che vanno bene. Il totale delle entrate tributarie dei primi sei mesi del 1972 ammonta a 5948 miliardi di lire, quasi 613 miliardi — cioè l'I 1,48 per cento — più dello stesso periodo del 1971. La percentuale è il risultato dell'anzidetto, spettacolare, incremento delle imposte dirette e di un più modesto aumento delle altre voci, che concorrono per il 69,28 "b alle entrate tributarie totali. Le tasse e le imposte indirette sugli affari, che, con oltre 2290 miliardi, rappresentano il 38,51 per cento del gettito complessivo, sono salite del 7,44 per cento rispetto al corrispondente periodo del 1971. L'incremento è assai più modesto di quello delle imposte dirette, perché è legato al reale andamento della congiuntura. Il 7,44 per cento in termini monetari, in un confronto a distanza di 12 mesi, durante i quali si è avuto un rialzo dei prezzi di oltre il 5 per cento, corrisponde in termini reali a circa il 2 per cento. L'imposta generale sull'entrata, l'Ige, ha reso 1185 miliardi di lire, la maggiore entrata in senso assoluto tra i vari tributi, pari al 19,92 per cento del totale. Le imposte sulla produzione e sui consumi e le dogane, con quasi 1338 miliardi di lire, hanno concorso al gettito totale con il 22,49 per cento. In questo settore, la voce più consistente è quella relativa all'imposta di fabbricazione sugli oli minerali (in termini più comprensibili, benzina e altri carburanti), la quale ha dato in sei mesi un gettito di 886 miliardi di lire. L'incasso è stato notevolmente inferiore (18 per cento) alle previsioni per effetto della defiscalizzazione parziale introdotta — ricorda il comunicato ministeriale — per compensare i maggiori oneri di approvvigionamento del greggio alle fonti di produzione e per evitare, di conseguenza, l'aumento del prezzo di vendita della benzina e dei prodotti similari. Mario Salvatorelli cbnlpvsrtrsm5s5cdntdscllrgnAlta"

Persone citate: Athos Valsecchi

Luoghi citati: Roma