Scambio di saluti tra Nlxon e Sadat

Scambio di saluti tra Nlxon e Sadat Schiarita fra i due paesi Scambio di saluti tra Nlxon e Sadat I due Presidenti auspicano reciprocamente "salute e prosperità" in occasione della festa nazionale egiziana - Al Ahram ai fedayn: "Colpite Israele, non l'Europa" Il Cairo, 9 agosto. 11 presidente Nlxon ha inviato ad Anwar El Sadat, informa l'agenzia di notizie del Medio Oriente, un messaggio di rallegramenti e di auguri per il ventennale della rivoluzione egiziana, che ricorreva il 33 luglio. Il presidente egiziano ha subito risposto augurando « salute e prosperità » a Nixon e al popolo americano. Nello scambio di messaggi gli osservatori vedono il segno di un possibile miglioramento del tesi rapporti fra i due Stati. Il messaggio di Nixon dice: «E' con piacere che vi invio in questa circostanza, a .nome degli Stati Uniti, le felicitazioni e i migliori voti per voi e per il popolo egiziano; mi auguro che l'Egitto goda sotto il vostro governo salute e prosperità». Lo scambio avviato da Nixon è il primo fra i due capi di Stato da quando, qualche tempo fa, Il Cairo ha ordinato una riduzione del cinquanta per cento del personale che, - ospitato all'ambasciata spagnola, cura gli interessi americani in Egitto. La decisione ha causato un raffreddamento nelle relazioni tra i due Paesi. Quelle diplomatiche l'Egitto le ruppe nel 1967, dopo la guerra dei sei giorni, accusando Washington di collusione con Israele. Recentemente Sadat ha detto più volte di avere sospeso ogni contatto con Nixon perché gli Stati Uniti «avevano rimangiato la promessa» di premere per un ritiro degli israeliani dai territori occupati, in conformità con la risoluzione adottata nel 1967 dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il presidente del Parlamento, Hafez Badawi, ha riferito oggi a Sadat sulla recente visita di quattro giorni nell'Urss, alla testa di una delegazione del Parlamento, e sui polloqui con il presidente NÌkolai Podgorny. Ne dà notizia, senza particolari, l'agenzia del Medio Oriente. L'ambasciatore egiziano a Mosca, Yahia Abctel Kader, ha lasciato frattanto la capitale sovietica^per tornare al Cairo dove io attendevano «consultazioni dì ordinaria amministrazione». Lo ha detto un portavoce dell'ambasciata. Un secco monito ai guerriglieri palestinesi lancia dalle pagine di Al Ahram, l'influente quotidiano del Cairo che spesso rispecchia le vedute governative, il caporedattore Ali Hamdi el Gammal. Dice l'articolo che i fedayn dovrebbero rinunciare agli attacchi sferrati contro bersagli ester¬ ni, come i serbatoi di petrolio di Trieste, per agire invece clandestinamente in territorio tenuto da Israele. (Ansa - Upi) *