Con l'uccisione di un nitro soldato inglese sono 500 i morti dello rivolto nell'Ulster di Renato Proni

Con l'uccisione di un nitro soldato inglese sono 500 i morti dello rivolto nell'Ulster Non è ancora chiuso il tragico bilancio dei 36 mesi di guerriglia Con l'uccisione di un nitro soldato inglese sono 500 i morti dello rivolto nell'Ulster Orrore per le circostanze delia morte del militare britannico ad Armagh: una folla di ragazzini ha preso a sassate un mezzo blindato, colpendone il guidatore e facendolo capovolgere - Nuovo incontro di Whitelaw con i rappresentanti dei partiti cattolici - Oggi, manifestazioni per ricordare l'anniversario della più dura battaglia tra uomini dell'Ira e dell'esercito : si teme una ripresa delle violenze (Nostro servizio particolare) Londra, 8 agosto. Il numero delle persone uccise nell'Irlanda del Nord — in 36 mesi di guerriglia — 6 salito ' a 500. La cinquecentesima vittima è un soldato del corpo di ausiliari Ulster Defence Regiment, che è stato abbattuto da una raffica di fucile mitragliatore, mentre rientrava a casa, a Belfast. Commenta "The Guardian": « La maggioranza deUa gente pensa che anche per l'utopia irlandese la morte di 500 persone è un prezzo troppo alto da pagare ». Ad Armagh, durante la notte, un militare inglese ha perso la vita, in seguito ad uno degli incidenti più sconcertanti verificatisi nella tragica vicenda nordirlandese. Una foUa di ragazzini tra i 10 e i 17 anni ha preso a sassate un mezzo blindato dell'esercitò britannico. Il guidatore, colpito da una pietra al capo, ha perso il controllo del veicolo, che, ha sbandato e si è capovolto. Un militare è deceduto sul colpo, e un altro è rimasto gravemente ferito, I ragazzetti hanno continuato la loro fitta sassaiola, mentre gli infermieri estraevano le vittime dall'automezzo. Il fatto che una folla di bambini giunga al punto di uccidere ha suscitato l'orrore generale. Il segretario di Stato per l'Ulster, William Whitelaw, ha dichiarato: «E' difficile trovare le parole per condannare adeguatamente una tale azione». Un portavoce dell'esercito ha detto che le truppe non hanno reagito contro l'aggressione, perché, nonostante tutto, avevano che fare con dei ragazzi. La responsabilità, ha aggiunto, è dei genitori. A Claudy. è deceduto un ragazzo di 15 anni, che era stato ferito nell'eccidio della settimana scorsa, quando lo scoppio simultaneo di tre bombe aveva distrutto 11 villaggio e ucciso sette persone. Stasera, il proconsole inglese per l'Ulster, Whitelaw, si incontra nuovamente con una delegazione del partito socialdemocratico e laborista (cattolico), per esaminare la possibilità di indire una conferenza tra tutti i partiti nordirlandesi. Ieri sera, in segre, to e contrariamente alle indicazioni ufficiali, Whitelaw si era già incontrato con i capi socialdemocratici. SuU'andamento di questi colloqui non si hanno notizie sicure. Sembra, però, che l'opposizione cattolica chieda garanzie sulla fine dell'internamento e sul ruolo dell'esercito inglese nei ghetti cattolici. Per ora, Whitelaw non avrebbe dato alcuna garanzia. Comunque, è la prima volta da un anno che i capi politici cattolici hanno accettato di parlare con un rappresentante del governo di Londra. Salvo alcuni sporadici incidenti, con quattro feriti leggeri, la giornata odierna nell'Ulster non registra importanti azioni di guerriglia. Ma domani — primo anniversario dell'entrata in vigore dell'internamento e della più grossa battaglia tra gli uomini dell'Ira e dell'esercito — potrebbe essere una giornata molto calda. 'Alle 4 del mattino del 9 agosto dell'anno scorso, con una vasta e improvvisa azione militare, furono arrestate 370 persone, sospettate di appartenere all'Ira. Seguirono, per alcuni giorni, intensi combattimenti, in cui morirono più di 30 persone. Per commemorare l'avvenimento, i cattolici sono stati invitati, da stasera alle 6, a osservare un digiuno di 24 ore. Alle 4 di domani mattina, migliaia di donne cattoliche sofferanno nei fischietti e batteranno i coperchi delle pattumiere di latta. Picchetti di protesta sosteranno davanti alle caserme e alle stazioni di polizia, Si teme, inoltre, che in questa occasione i guerriglieri attuino un sensazionale attentato. Le forze di polizia nordirlandesi e i 21 mila soldati britannici sono già in stato d'allerta. William Whitelaw ha reso noto che verranno rimessi in libertà 47 internati del campo di Long Kesh. tenuto con¬ to della nuova situazione derivante dal conseguito controllò sui quartieri già dominati dall'« Ira ». Dopo il provvedimento odierno, rimangono nei campi di internamento 283 uomini; ve ne erano 943, prima che il ministro inglese decidesse le prime misure di rilascio, il 7 aprile. Coloro che rimangono nei campi — ha precisato un collaboratore di Whitelaw — sono per lo più sospettati di appartenenza all'ala « provisionai » dell'» Esercito repubblicano irlandese ». A Londonderry gli organizzatori della tradizionale « marcia degli apprendisti » (protestanti), in programma per sabato, hanno annunciato la revoca della manifestazione, alla luce delle importanti misure di sicurezza adottate dai comandi inglesi e dei con¬ seguenti blocchi stradali. Invece della « marcia », sarà celebrato un servizio religioso nella cattedrale protestante, per commemorare l'assedio di Londonderry del 1689. Fu la « marcia » del 1969, con gli incidenti che ne seguirono, a dare praticamente inizio alla grave crisi in atto nell'Ulster. Renato Proni «

Persone citate: Long Kesh, Whitelaw, William Whitelaw