Non è vero, dice Maudling non sono mai stato pagato di Mario Ciriello

Non è vero, dice Maudling non sono mai stato pagato Scandalo a Londra: coinvolto l'ex ministro Non è vero, dice Maudling non sono mai stato pagato Prima di rientrare nel governo, presiedeva una società che ora è fallita: dice che lo faceva gratuitamente - Lo si accusa, invece, di aver ricevuto molto denaro (Dal nostro corrispondente) Londra, 8 agosto. L'ex ministro degli Interni, Reginald Maudling, ha negato oggi d'aver ricevuto uno stipendio di 9500 sterline l'anno quale presidente della grande società di John Poulson, l'architetto al centro di una causa per fallimento, durante la quale si è parlato di sostanziosi pagamenti e « regali » a varie personalità pubbliche e politiche. Maudling, il numero 2 nel governo e. nel partito conservatore dopo Heath, diede le dimissioni il 18 luglio, affermando di non poter continuare a reggere lo stesso dicastero che avrebbe dovuto adesso investigare sui presunti casi di « corruzione» emersi dal fallimento. L'« affare Poulson » ha sollevato enorme interesse e acutissime preoccupazioni. (La causa, che si discute a Wakerield, è stata ora sospesa, e le udienze riprenderanno a metà settembre). L'Inghilterra è sempre stata fiera, e a ragione, dell'onestà dei suoi funzionari. Bisogna risalire a prima della guerra per trovare qualche amaro, anche se non drammatico, episodio. Dai deputati ci si attende che rendano noti tutti i loro interessi finanziari o commerciali. E' stato dunque un grosso choc, anche se è troppo presto per lanciare precise accuse. Soltanto l'inchiesta delia polizia stabilirà le eventuali responsabilità. Maudiing continua a proclamarsi innocente e a sentire e a ridimensionare le «rivelazioni» giunte in queste settimane dal tribunale di Wakefield. Come presidente della « International Technical Construction Services », di Poulson, Maudling avrebbe ricevuto tra il '66 e il '70 (quando, ridiventato ministro, rinunciò a questo e ad altri incarichi) 9500 sterline l'anno: ma egli dichiara che la rimunerazione era soltanto teorica, perché non volle mai riscuoterla. Avrebbe accettato soltanto 22 mila sterline, ma non per sé, bensì per un'organizzazione benefica diretta dalla moglie. Maudling ripete: « Non potete criticarmi per aver aiutato un ente assi- stenziale e per aver diretto una ditta d'esportazione ». La polizia dovrà sbrogliare una complicata matassa. (Maudling, quando non era al governo, lavorò anche per una società americana, il cui presidente Jerome Hoffman è ora in carcere a New York per frode. Ma questa vicenda non ha nulla che fare con il caso Poulson.). Questo intraprendente architetto inglese — ha dichiarato ieri il giudice in tribunale — « sembra essersi mostrato munifico come Enrico Vili ». La lista dei suoi « beneficiati » si allunga di giorno in giorno. Si era parlato prima di W. G. Pottinger, capo del dipartimento per l'agricoltura e la pesca in Scozia, e di E. G. Braithwaite, segretario generale di uno degli enti statali che dirige un gruppo di ospedali. Sia Pottinger che Braithwaite — i quali avrebbero ricevuto cospicue somme — sono stati sospesi dell'incarico. Si erano fatti altresì i nomi di due deputati, un laborista ed un conservatore, e dell'ex-presidente dell'importante ente per la programmazione nel Nord. Ieri, si sosteneva infine che Poulson avrebbe pagato le vacanze di un leader sindacale, di due funzionari — uno statale, l'altro municipale — e avrebbe « firmato i conti » all'albergo Dorchester, a Londra, di numerosi « amici e clienti », tra i quali il capo della magistratura nigeriana e un architetto al servizio di un comune. Mario Ciriello 4 Reginald Maudling

Persone citate: Braithwaite, Jerome Hoffman, John Poulson, Reginald Maudling

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, New York, Scozia