Lo sconforto di De Gaulle

Lo sconforto di De Gaulle Lo sconforto di De Gaulle te di più difficile che capire i momenti di rifiuto del destino dei grandi uomini», Malraux apre a questo punto una digressione: fin da quando il Generale si inseri nella | storia, la Francia non fu mai una forza: «Non lo eravamo nel '42 tra Stati Uniti e Russia, non lo eravamo nel '68... Dunque, che c'era di mutato?». Malraux pensa che «qualcosa di molto più misterioso, una specie di malinconia sul destino» sia germogliato nell'animo di De Gaulle verso la fine, inducendolo ad uno scettico «Dunque è cosi». Insomma, venne un giorno in cui il Generale confessò a se stesso: «Tutto questo non mi interessa più». E allora indisse il referendum, centrandolo sul problema «tecnico» delle regioni, sapendo che sarebbe uscito sconfitto dalla consultazione. Per André Malraux non ci sono dubbi: De Gaulle volle deliberatamente essere battuto. «Egli cercò l'ingratitudine», come un pretesto, parrebbe. L'uscita sdegnosa j del Generale dalla scena poli tica, sempre secondo lo i orjana I scrittore, lasciò la nazione e povera. c. c. (André Malraux dice che il Generale, dopo il maggio 1968, perdette ogni fede nella propria missione, e volle il referendum per essere battuto) (Dal nostro corrispondentel Parigi, 7 agosto. Dopo i brucianti disinganni del maggio 1968, il generale De Gaulle, che si era creduto fino ad allora l'artefice insostituibile delle rioni della Francia, perse di botto ogni fede e ogni spe ranza nella propria missio- ne. Lo afferma André Malraux, uno dei suoi seguaci più fedeli, in una intervista concessa a un giornalista del New York Times e riprodotta oggi dal settimanale parigino L'Express. Le dichiarazioni di Malraux tracciano un profilo in- consueto del defunto presi dente, e in una certa misura lo ridimensionano, su uno sfondo di tragedia shakespeariana: in più, danno un giudizio assai crudo del «gollismo senza De Gaulle». Visibilmente, anche Malraux, vecchio e incline alle meditazioni funebri, ha perduto la fede nella patria grandeur. Il generale, dopo l'esperienza del '68, si sarebbe rassegnato alla conclusione che, in mez zo ai colossi mondiali Francia non era nulla. Ma siccome, come resurre- | *a De Gaulle osservò nelle sue Memorie», «non c'è nien-

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