Giallo di Areniano riprese le indagini

Giallo di Areniano riprese le indagini La misteriosa morte del commerciante Giallo di Areniano riprese le indagini Saranno interrogati i vicini di casa della vittima Si cercherà di ricostruire la dinamica del suicidio n , e . o . (Dal nostro corrispondente) Genova, 7 agosto. (p. I.) Domani riprende, dopo una pausa di tre giorni, l'inchiesta sul «giallo di Arenzano». Il sostituto procuratore della Repubblica dottor Jacone interrogherà i vicini di casa del commerciante Bruno Bellondi, il cui suicidio appare ancora avvolto nel mistero. I vicini — due famiglie che abitano rispettivamente al piano superiore e a quello inferiore del villino dei Bellondi — accorsero in aiuto della moglie del Bellondi il fatidico lunedì 17 luglio quando la donna, disperata e in preda a un collasso nervoso, tentava invano di forzare la porta della stanza del marito dopo aver udito lo sparo. La porta era però chiusa dall'interno e pare che, nei tentativi di forzarla, la chiave fosse caduta dalla toppa. Su questo punto sono annidati alcuni dubbi. Com'è possibile che i presenti, tra i. quali vi erano anche degli uomini, non riuscissero a sfondare l'uscio interno di un appartarmelo? Fatto sta che, dopo una serie di inutili tentativi, furono chiamati i carabinieri i quali sfondarono la porta. Alla luce dei fatti, al momento della riapertura dell'inchiesta, anche la «carica» dei carabinieri contro la porta della stanza del Bellondi s'è rivelata una mossa non del tutto felice in quanto lo sconquasso e lo spostamento d'aria possono aver modificato la posizione degli oggetti nella camera. Come intende procedere il magistrato per ricostruire la meccanica della vicenda? Il dottor Jacone non ha un piano prestabilito. Stamane ha ribadito che cercherà di rico| struire la meccanica del suicidio nei minimi particolari nella speranza che da un aspetto magari apparentemente marginale salti fuori la chiave del rompicapo. In effetti si parla di «puzzle» a proposito del suicidio di Bruno Bellondi poiché tutte le indagini, tutte le ricerche negli ambienti di lavoro dell'uomo, nella famiglia e persino presso i medici che l'avevano in cura sembrano escludere la tesi dell'omicidio, anche se il suicidio appare strano e per molti aspetti anomalo. Per la verità la tesi del suicidio sta prendendo sempre più corpo da qualche giorno a questa parte. Gli stessi fratelli ed i nipoti del morto, i quali hanno sollecitato al dottor Jacone la ripresa dell'inchiesta, non sono molto inclini a credere alla versione dell'omicidio «su commissione», realizzato da «killers» professionisti, addirittura internazionali. I parenti vogliono soltanto che sia chiarito in modo inconfutabile «come» e «perché» il loro fratello e zio è morto. Nei prossimi giorni forse entreranno in scena, dopo un silenzio che dura dai funerali del povero commerciante, la vedova e la figlia del Bellon¬ dd di. Di Caria Moioli si sa poco: da oltre 28 anni era la moglie di Bruno Bellondi. I due si erano sposati giovanissimi ed erano partiti quasi subito per il Brasile, dov'erano rimasti per 16 anni. E' stato detto che in Brasile Bruno Bellondi sentiva fortemente la nostalgia dell'Italia e della Liguria e che ripeteva sovente di voler tornare un giorno a vivere nella propria terra. Tornato in due riprese in Liguria e raggiunta una solida posizione economica con il commercio di carni congelate, il Bellondi aveva cominciato a dire di sentire nostalgia del Brasile. Nessuno ha ancora posto l'accento su quest'aspetto del carattere del Bellondi, che forse non riusciva a trovare pace in nessun luogo. Forse s'è troppo insistito sulla «depressione», di cui pare soffrisse lo sventurato: ma era soltanto una semplice forma depressiva? Oppure il commerciante covava un «male oscuro» ben più grave?. 4 Ha ucciso il compagno

Persone citate: Bellon, Bruno Bellondi, Moioli

Luoghi citati: Arenzano, Brasile, Genova, Italia, Liguria