Pellegrinaggio di fedeli da tutto il mondo nel paese natio di Santa Maria Mozzarellio di Francesco Fornari

Pellegrinaggio di fedeli da tutto il mondo nel paese natio di Santa Maria Mozzarellio Cent'anni fa nascevano le "Figlie di Maria Ausiliatrice,, Pellegrinaggio di fedeli da tutto il mondo nel paese natio di Santa Maria Mozzarellio La Santa nacque nel 1837 a Mornese, nel Monferrato - Nel '72 prese i voti religiosi - A un secolo dalla fondazione l'Ordine conta 18.400 suore sparse in 57 nazioni - Un'anziana nipote racconta un miracolo della zia per cui prima fu beatificata e poi dichiarata Santa da Pio XII - La fama di suor Mazzarello ha portato il benessere anche al villaggio (Dal nostro inviato speciale) Morriese, 4 agosto. Sfogliando il registro dei battesimi dell'anno 1837 conservato nella chiesa parrocchiale di Mornese, in provincia di Alessandria, alla data del 9 maggio si legge che «il reverendo don Lorenzo Ghio battezzò una bambina nata oggi da Giuseppe Mazzarello e da Maria Maddalena nata Calcagno, coniugi della parrocchia di Tramontana, a cui fu imposto il nome di Maria Domenica». Trentacinque anni dopo quella giovane, insieme con 14 amiche del paese, prendeva i voti religiosi. Era il 5 agosto 1872: quel giorno, per autorizzazione di don Bosco, nasceva l'ordine delle «Fighe di Maria Ausiliatrice», di cui suor Maria Mazzarello fu la prima superiora generale. Morta all'età di 44 anni, nel novembre del 1938 suor Maria venne beatificata. Il 24 giugno 1951, fu dichiarata santa. Stasera le spòglie mortali di Santa Maria Mazzarello, tumulate nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, sono tornate a Mornese. Sono passati 135 anni dal giorno della sua nascita. Il paese è molto cambiato da allora. Sono sorte nuove e moderne costruzioni. Accanto alla piccola casa in cui venne alla luce la santa, è stato costruito un grande edificio, luogo di riunione per tutte le «Figlie di Maria Ausiliatrice» che vi tengono i loro esercizi spirituali. Oggi è stato inaugurato il santuario, dedicato alla prima superiora A un secolo dalla sua fondazione, l'ordine conta oggi 18 mila 400 suore, sparse in 1450 case costruite in 57 nazioni. Da anni Mornese è meta di pellegrinaggi. Ancor prima che suor Maria Mazzarello venisse santificata, i fedeli accorrevano numerosi per visitare la sua casa natale e raccogliersi in preghiera nei luoghi che l'avevano vista giovinetta. Non esiste quasi casa del vecchio centro dove non sia visibile una lapide ricordo. In un edificio dell'antica via Valgelata, Maria Maddalena, non ancora suora, si ammalò di tifo contratto mentre assisteva parenti colpiti dal contagio. A Mornese vive un'anziana nipote della santa, Maria Maddalena, di 86 anni. «Non ho riconosciuto la zia — dice, — morta prima che nuscessi, ma per nove anni ho vissuto con sua madre. Mi parlava sovente di questa figlia suora che lavorava tanto, sempre impegnata a fare qualcosa di più». Mostra vecchie fotografie ingiallite: «La zia era infaticabile: negli ultimi anni, già malata, continuava a viaggiare da un istituto atl'altro, senza mai fermarsi». Ricorda il racconto che le ha fatto la nonna dei suoi ultimi giorni di vita. «Un giorno era arrivato un telegramma da Nizza Monferrato. Le suore avvertivano che la zia era gravissima. Il nonno lavorava nei campi. Continuò fino al calar del sole poi, cambiatosi d'abito, a piedi partì per Nizza, ma non.fece in tempo ad arrivare. La zia era già morta». In una moderna villetta alla periferia del paese, d'estate viene in villeggiatura Ercolina Mazzarello. A Mornese la chiamano ancora la «miracolata». «Quando aveva quattro anni — racqpnta la nipote della santa — non poteva camminare perché era stata colpita da paralisi. Un giorno sua madre, disperata, iniziò una novena a santa Maria Mazzarello». A quell'epoca la suora non era ancora stata beatificata, ma i fedeli, precedendo la decisione della Chiesa, la veneravano già come una santa. «Al termine della novena — prosegue la nipote — avvenne il miracolo. Una sera la madre che tornava dal lavoro nei campi, lungo il sentiero, vide la figlia che le veniva incontro, camminando». Fu proprio per quel miracolo che, in seguito, suor Maria Mazzarello venne prima beatificata da Papa Pio XI e poi dichiarata santa da Papa Pio XII. Oggi, nel centenario' della fondazione dell'ordine delle «Figlie di Maria Ausiliatrice», tutto il paese è in festa. Immagini della santa agli angoli delle vie, bandiere alle finestre, rintocchi di campane. Tutta la popolazione stasera si è riversata lungo la strada percorsa dal furgone che portava l'urna con le spoglie della santa al collegio di Mornese. Fra le suore e i religiosi che accompagnavano la reliquia, suor Maria Carolina, pronipote della santa, missionaria per oltre 40 anni in Cile. Domani l'urna sarà portata nel nuovo santuario dove 27 novizie, giunte da ogni parte del mondo, prenderanno i voti. Poi sarà trasferita nella chiesa parrocchiale, perché tutti gli abitanti possano venerarla. «Queste sono grandi giornate per tutti gli abitanti», dice il sindaco Romano Mazzarello. Attualmente nel paese vivono 785 persone, in. maggioranza agricoltori. «La nostra santa non si è dimenticata di noi», dice un anziano contadino. Mornese, infatti, gode di un certo benessere: intorno al santuario sono sorti alberghi e ristoranti. Il flusso dei turisti che vengono a visitare questo piccolo centro del Monferrato è continuo ed incessante. Qui il tempo sembra essersi fermato, si respira un'aria' diversa. Francesco Fornari Mornese. Fedeli durante la cerimonia dell'inaugurazione del Santuario dedicato a Maria Mazzarello (Foto Moisio)