Resta in carcere una giovane "ladra,, norvegese Arrivata con l'autostop era rimasta sema denaro

Resta in carcere una giovane "ladra,, norvegese Arrivata con l'autostop era rimasta sema denaro La disavventura genovese delle due turiste giunte dal Nord Europa Resta in carcere una giovane "ladra,, norvegese Arrivata con l'autostop era rimasta sema denaro La più giovane, 17 anni, dopo un giorno di "fermo" sarà probabilmente rimpatriata con foglio di via - La sua compagna, ventenne, aveva rubato un'auto nel centro della città, ma era stata bloccata dopo pochi metri: sarà processata - In questura ha detto spavaldamente che voleva acquistare droga col ricavato della vettura (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 agosto. Gerd Susas, 17 anni, di Oslo, la più giovane delle due norvegesi arrestate ieri a Genova per il furto d'una « Renault »;' è stata rimessa in libertà, dopo 24 ore di « fermo ». L'accusa che pende su di lei — faceva il palo — è molto lieve. « Dov'è Marassi? », ha chiesto subito la ragazza agli agenti. A Marassi, infatti, ci sono le carceri e la sua amica Anne Carterud, 20 anni, anch'essa di Oslo, vi è rinchiusa. «Andrò a trovarla», ha detto. Ma prima, a quanto pare, dovrà recarsi al consolato norvegese, dove l'attende una inevitabile lavata di capo. Le due ragazze sono infatti giunte in Italia sprovviste di documenti e, soprattutto, di passaporto. Inoltre il furto della « Renault » non ha certo fatto piacere alle autorità consolari, per motivi diplomatici. Tra l'altro, esiste da molti anni un cordiale « gemellaggio » tra Genova ed Oslo. Tutti gli anni a Natale il sindaco della capitale norvegese regala al capoluogo ligure un abete che viene piantato in piazza De Ferrari, in pieno centro, presso la grande fontana. La vicenda delle due ragazze « topoline d'auto», come sono state battezzate in questura, è però molto ridimensionata. E' appurato che Anne Carterud non è dedita alla droga, né se la procura rubando automobili. « Ma che droga e droga — ha detto il dr. Angelo Costa, capo della « mobile » genovese —. Ci mancherebbe anche quella!. E' un semplice furto e basta ». Il furto è avvenuto ieri pomeriggio verso le 17 nel piazzale Cnspi dinanzi alla stazione ferroviaria di Quarto. Il posteggiatore Giovanni Moglia, 32 anni, ha notato che una ragazza molto giovane, con i capelli castano chiaro e dall'aspetto forestiero, ronzava intorno ad una « Renault » targata Genova. La ragazza, all'improvviso, si è infilata in macchina. Moglia le ha fatto cenno per invitarla a fermarsi. Per tutta risposta la sconosciuta ha acceso il motore (le chiavi erano nel cruscotto), ha ingranato la marcia ed è fuggita. Piazzale Crispi, che è largo una cinquantina di metri, sfocia in via Cinque Maggio, che è « costiera » sempre piena di traffico, specie dopo le 17. La fuga della norvegese è durata perciò poco; dopo una decina di metri ha dovuto arrestare la vettura, impedita dal flusso denso e veloce dell'arteria principale. Il Moglia, che è scattato all'inseguimento gridando «Al ladro! Al ladro!», è riuscito a raggiungere la macchina. Ha aperto la portiera ed ha afferrato la ragazza per un braccio, tirandola fuori dall'abitacolo. E' accorsa gente ed è stata avvertita la polizia. Gli agenti, oltre alla ladruncola rivelatasi poi per Anne Carterud, fermavano anche Gerd Susas rimasta, forse paralizzata dalla paura, nel parcheggio; la seconda faceva il palo all'amica. In questura Anne Carterud assumeva un atteggiamento spavaldo. Avrebbe detto: « Ho rubato la macchina per venderla e procurarmi i soldi per la droga ». Ma pare non sia vero. Anne ha un aspetto florido é non ha nulla della drogata. La spavalderia non le è servita, però, ad evitare la prigione, dove resterà sino a quando non sarà processata i per furto. La polizia ritiene che le due ragazze siano giunte in Italia facendo l'autostop o, comunque, con mezzi di fortuna. Rimaste senza denaro, devono aver cercato di tirare adbtloatldloasmdDlraMcnvztTaèsdl avanti in tutti i modi vivendo di espedienti. La vettura rubata doveva servire per partire da Genova verso qualche località della Riviera. Giunte a destinazione, probabilmente, avrebbero abbandonato l'automezzo, tra l'altro ben difficile da rivendere. Ora la loro avventura è finita: Anne attende il processo e Gerd sarà con ogni probabilità rimandata ad Oslo col foglio di via. p, 1.

Persone citate: Angelo Costa, Anne Carterud, Gerd Susas, Giovanni Moglia, Moglia