L 'albo nazionale gradito ai maestri di sci italiani di Gigi Mattana

L 'albo nazionale gradito ai maestri di sci italiani 11 disegno di legge presentato ai senato L 'albo nazionale gradito ai maestri di sci italiani Pareri unanimi in Val di Susa e Valle d'Aosta: le norme difenderanno la professione - Verranno eliminati gli abusivi e la concorrenza sleale statali equiparati a insegnanti (Dal nostro inviato speciale) Bardonecchia, 3 agosto. Quasi tremila maestri di sci in Italia: una cifra che consente di curare bene gli allievi nei periodi meno affollati, ma che diventa insufficiente nei momenti di punta; un prestigio della scuola italiana in Europa che ha soppiantato quelli ben più antichi di francesi e austriaci. Ma i maestri di sci finora si sono dibattuti in una situazione senza vie d'uscita, indifesi dinanzi agli abusivi e alla concorrenza sleale, privi di una legislazione previdenziale che li cautelasse dalle malattie. Ora, con la presentazione al Senato di un progetto di legge per istituire un «albo nazionale» dei maestri, la situazione promette di sbloccarsi. I maestri, quasi nella totalità, sono favorevoli al progetto, «jBcco finalménte l'occasione buona per mettere fine a uno stato di cose che, anche per colpa nostra, non poteva più continuare — dice Sandro Piantoni, direttore sportivo di Melezet e valido allenatore agonistico —. La scuola di sci in Italia è articolata su tre categorie, ma sovente i più giovani, anche se bravi, sono tenuti in disparte da maestri cinquanta-sessantenni; si finisce per scontentare i dlienti che il più delle volte vogliono l'assistenza di un giovane, soprattutto perché più al corrente delle nuove tecniche. Ma il punto più grave resta quello dei maestri abusivi, che, specie nei periodi di maggiore affluenza di pubblico, sottraggono clienti a quelli regolarmente patentati, creano attriti e1 gettano un'ombra su tutta la categoria». Il progetto di legge è composto di diciassette. articoli. Chi desidera esercitare la professione, se ne ha i requisiti, deve essere iscritto all'albo nazionale per non incorrere in sanzioni che rischia anche chi, senza averne diritto, indossi la divisa o i distintivi di una scuola di sci. I maestri saranno divisi in categorie (si pensa tre come accade attualmente) e, per appartenere all'albo, dovranno rispondere ad alcuni requisiti: essere cittadini italiani, godere del pieno esercizio dei diritti civili, avere la licenza di scuola inedia inferiore, essere fisicamente idonei all'insegnamento, avere compiuto 19 anni e avere superato l'esame della Federazione di sport invernali, ottenendo la licenza dal questore della propria provincia. «Se adesso — dicono i maestri — siamo un po' i "servi" delle stazioni invernali, con l'istituzione dell'albo potremmo diventare una categoria forte, addirittura dipendentidì educazione fìsica » Ma un maestro di sci, che del libero professionista ha tutti gli svantaggi e nessun vantaggio, quanto guadagna? E ha ragione di lamentarsi delle sue condizioni? «Anche questa è una diceria da sfatare — continua Piantoni —. Vi sono alcuni maestri (poche decine su tremila) che intascano cifre veramente considerevoli, ma ciò accade perché hanno una vasta clientela privata o trascorsi sportivi tali.da far fatica ad accontentare tutte le richieste di lezioni. Ma per la maggior parte di noi il guadagno di una stagione (da novembre ad aprile) va da un milione e mezzo per i più giovani nelle località minori ai due milioni e mezzo-tre milioni per i maestri I più noti nei centri alla moda I Alcuni arrotondano il bilan ! ciò insegnando anche d'estate 1 (circa un altro milione) ma. a | parte la fatica di vivere per I tre o quattro mesi a 3500 me- I *—1 «l: n.mln «H/ilin MMni l'iv tri di quota, anche cosi Vin- casso annuo è appena quello di un buon impiegato, e con un rischio e una responsabilità ben maggiori». L'albo (se sarà attuato presto) probabilmente non sarà un toccasana, ma darà alla categoria una veste più ordinata, porterà allo sci una clientela sempre maggiore e darà modo a tanti giovani di avvicinarsi all'insegnamento. «Perché — dicono i maestri con le idee più moderne — le scuole di sci non invitano la domenica gli sportivi con i requisiti adatti a insegnare? Si sgraverebbe un po' di lavoro ai valligiani e, allargando la base dei maestri, ne deriverà automaticamente un aumento degli sciatori. Malgrado la situazione confusa in cui ci dibattiamo, in pochi anni, partendo da zero, abbiamo conquistato una posizione di prestigio mondiale: Non è il momento per lasciarcela sfuggi- re" Gigi Mattana

Persone citate: Sandro Piantoni

Luoghi citati: Bardonecchia, Europa, Italia, Valle D'aosta