Fischer cerca sette punti

Fischer cerca sette punti QUESTA SERA IL DECIMO INCONTRO DI SCACCHI Fischer cerca sette punti Per vincere il campionato dovrà giungere a 12,5 (adesso conduce per 5,5 su 3,5) - Ieri ha studiato le mosse per "aprire" la guardia dell'avversario - Spassky pare deciso ad alcune battute d'attesa per riacquistare la forma (Nostro servizio particolare) Reykjavik, 2 agosto. Chiusa in parità la nona partita del campionato mondiale di scacchi, Fischer è ancora in vantaggio su Spassky di due punti (5,5 a 3,5). Oggi ha studiato le mosse per il decimo incontro, in programma domani sera, poi ha incontrato alcuni amici. Fischer sembra più disposto alla vita sociale di quanto non fosse nei burrascosi inizi della sua permanenza in Islanda. Boris Spassky, invece, è andato a fare una gita in auto per la campagna islandese. E' un uomo di forte carattere, oltre che un grandissimo giocatore, e non è affatto rassegnato a perdere il titolo di campione. Comunque tutti, anche gli stessi sovietici, ammettono che ha avuto un crollo psicologico a partire dalla terza partita. E del resto, la cosa non è nuova. Anche i migliori, come l'ex campione del mondo Petrosian, quando incontrano Fischer appaiono come travolti dal suo impeto. Gli avversari battuti dall'americano negli incontri di qualificazione per il campionato mondiale, dopo le secche sconfitte hanno dichiarato « di aver giocato al di sotto delle loro possibilità ». E Fischer ha commentato: « Sono quindici anni che batto gente che, come me, gioca al di sotto delle sue possibilità ». Nelle discussioni e nelle analisi della nona partita (chiusa dopo 29 mosse, quando Fischer ha offerto il mezzo punto e Spassky lo ha accettato) i pareri non sono concordi. Secondo alcuni, il sovietico ha scelto evidentemente la via della prudenza. Tornato alla scacchiera dopo il rinvio chiesto perché raffreddato, Spassky sembra incline ad accettare qualche altra partile patta, in attesa di riprendere e ritrovare la miglior forma. Ma altri sostengono che la divisione dei punti con Fischer nella partita di ieri è in sostanza un parziale rovescio per Spassky. Lascia invariato il distacco e concede all'americano di avvicinarsi ulteriormente al traguardo dei 12,5 punti, che significa per lui il titolo di campione del mondo. Vi è a Reykjavik il gran maestro danese Beni Larsen, considerato fra i cinque migliori scacchisti del mondo. Fischer lo sconfisse per 6-0 a Denver, nell'incontro di qualificazione per la sfida a Spassky. Il danese dice adesso di ritenere di poter battere l'americano: «A Denver sono crollato, ma solo per 11 gran caldo ». Larsen aggiunge che, secondo lui, Spassky « gradirebbe altre due o tre partite tranquille come quella di ieri sera per potersi riprendere ». Ammette che il gioco di Fischer è stato sin qui eccellente « ma — aggiunge — sono tutt'altro che convinto che vincerà ». - Gli domandano: « Vinca Fischer 0 vinca Spassky, chi sarà 10 sfidante al campionato del mondo che si giocherà fra tre anni? ». Risponde Bent Larsen: « Lo sapete. Sarà Bent Larsen ». Si è detto che allo sfidante occorrono 12 punti e mezzo per conquistare il titolo, mentre al campione in carica bastano 12 punti per conservarlo. Dalla istituzione del confronto su 24 partite vi è stato un sostanziale equilibrio tra i contendenti (tutti e sempre sovietici) tanto che Botvinnik ha salvato due volte il titolo con 11 pareggio (12 a 12) e che 1 due incontri fra Spassky e Petrosian si sono risolti con un solo punto di distacco. Fanno eccezione le sfide tra Botvinnik e Tal: il primo ha perso il titolo con 4 punti di scarto e lo ha riconquistato con un vantaggio di ben 5 punti (ha disputato, però, questo confronto con un Tal malandato, che giocava contro i pareri dei medici, minato da una grave infezione che ha reso necessaria, poco dopo, l'asportazione di un rene). Questo, comunque, è il quadro dei match per il titolo mondiale disputatosi su 24 partite: 1951 Botvinnik-Bronslein 12 a 12: 1954 Botvinnik-Smyslov 12 a 12; 1957 SmyslovBotvinnik 12,5 a 9,5: 1958 Botvinnik-Smyslov 12.5 a 10,5: I960 Tal-Botvinnik 12,5 a 8,5; 1961 Botvinnik-Tal 13 a 8; 1963 Petrosian-Botvin nik 12.5 a .9,5; 1966 Petro sian-Spassky 12,5 a 11,5; 1969 Spassky-Petrosian 12,5 a 11.5. La Federazione scacchistica islandese ha annunciato che la nona partita non è stata filmata dalle cinepre se. E' stato lo stesso presidente della Federazione, Gudmundur Thorarinsson, a chiedere il ritiro delle attrezzature alla Chesyer Fox, che ha acquistato i diritti in esclusiva delle riprese dell'incontro. Thorarinsson ha dichiarato oggi di essere «stufo» delle pretese del campione americano, ed ha definitivamente rinunciato alle riprese. , c. I. cirlt

Luoghi citati: Denver, Islanda, Reykjavik