Jazz fino all'alba al Festival di Pescara

Jazz fino all'alba al Festival di Pescara Jazz fino all'alba al Festival di Pescara (Nostro servizio particolare) Pescara, 1 agosto. Movimentato finale per il quarto Festival internazionale del jazz di Pescara. Un acquazzone violentissimo, nel tardo pomeriggio, ha reso inagibile lo splendido complesso all'aperto delle «Naiadi», costringendo gli organizzatori a ripiegare sul teatro Massimo con non piccolo danno economico. Inoltre, ancora a metà del concerto conclusivo, non si era riusciti a sapere dove fosse il famoso sassofonista Ben Webster, chiamato a chiudere il Festival, che risultava partito da Copenaghen in treno il giorno avanti. Webster è arrivato in teatro alle due e mezzo della dpRc| notte, quando il pubbico sta- j va sfollando dopo un concerto-fiume. Reduce da ventotto ore di ferrovia, nel «night» di un hotel (non si poteva tenere aperto il teatro) Webster ha iniziato la propria esibizione. Calorosamente applaudito, 'il sassofonista ha guidato dal- ! le 5 alle 7 del mattino una I « Jam Session » alla quale hanno preso parte tutti i musicisti del Festival rimasti a Pescara, a cominciare da ICharlie Mingus e il suo quin- i tetto, dove brillano la dician-1 novenne tromba John Faddis,1 il pianista John Poster (Chejin un paio di lunghi assolo ha | mostrato di conoscere benis- psimo, fra l'altro, anche Skria-1 bjn) e il batterista Roy Brooks. Mingus, a differenza di Verona, è rimasto sui binari della più rigorosa ortodossia jaz-zistica, senza malintese concessioni od omaggi alla canzone italiana. Contrabbassista oggi ancora superiore ad ogni altro dal punto di vista tecnico quando è in vena, e a Pescara lo era davvero, ha impartito una lezione indimenticabile. Mingus ha eseguito pezzi da noi mediti ed altri conosciuti, ma tutti da lui o dai pianista Foster compostio arrangiati negli ultimi anni. L'assenza di Webster aveva compromesso il programma della serata finale, spiritosa- mente presentata da Lilhan Terry che e anche riuscita aconvincere il trio del pianistaKenny Drew, di cut fa parte il contrabbassista danese Peder- sen. a prolungare la sua pre-seria sul palcoscenico e a«fondersi» col sestetto Min- gus- La novità ha entusiasma- to gli spettatori per i «dialoghi» musicali tra Pedersen e Mingus. Nella seconda serata prima esibizione in Italia dei fratelli Percy Heath ( contrabbasso ) t; Albert Heath (batteria) insieme al pianista John Lewis e al trombettista Eldridge. Tra le altre esibizioni di rilievo anche quella della cantante Annie Ross. a, bai.

Luoghi citati: Copenaghen, Italia, Pescara, Verona