Gli rivelano dopo due giorni che la figlia neonata è morta

Gli rivelano dopo due giorni che la figlia neonata è morta Nel reparto ginecologico dell'ospedale di Carrara Gli rivelano dopo due giorni che la figlia neonata è morta La bimba era nata prematuramente - Gli infermieri avrebbero sempre risposto che la piccina stava bene - In realtà era deceduta quattro ore dopo il parto r e (Nostro servizio particolare) Carrara, 1 agosto. Il padre d'una bambina nata prematuramente ha saputo soltanto due giorni dopo che la figlia era morta: gli era stato sempre assicurato che la piccina si trovava nell'incubatrice del reparto pediatrico. E' accaduto all'Ospedale generale provinciale di Carrara. Dell'episodio si interesserà la magistratura; un rapporto è stato infatti inviato alla Procura della Repubblica di Massa. Nel documento si fa presente che in quanto è accaduto si potrebbe ravvisare anche il reato di occultamento di cadavere, per il quale il codice penale prevede una pena da un anno a tre anni di reclusione. Protagonisti della vicenda sono Mario Pedrini, 48 anni, impiegato dell'Enel ad Avenza, e la moglie Maria Luisa Ballerini, 33 anni, abitante a Carrara, in via Semense 59. I coniugi Pedrini hanno una bambina di sei anni: Cristina. Venerdì scorso, poco prima delle 11, la Ballerini, al settimo mese di gravidanza, è stata colta dalle doglie. Ha telefonato al marito, che era al lavoro. Salito sulla sua auto, l'uomo ha raggiunto la consorte, l'ha trasportata all'ospedale di Carrara. Ricoverata nel reparto ginecologia, la donna è stata subito visitata dal primario, professor Brunello Ferrari, che l'aveva già in cura. La diagnosi: « Sospetto parto prematuro». Il Pedrini è rimasto vicino alla moglie per tutta la giornata. La mattinata successiva si è recato al lavoro. Nel pomeriggio è tornato al capezzale della consorte. L'attendeva una sorpresa: era nata una femminuccia del peso di un chilo e 600 grammi. Il parto si era svolto regolarmente. Ogni volta che l'uomo ritornava dalla moglie chiedeva notizie della figlia e il personale dell'ospedale gli assicurava che la piccina stava bene: sabato sera ha chiesto di vederla. Gli è stato risposto che Simona (questo il nome imposto alla neonata) era nell'incubatrice e bisognava rispettare l'orario di visita. Il Pedrini tornava dalla moglie domenica e chiedeva dinuovo della piccina. Un'oste¬ tsdgcpfM trica di turno gli consigliava, se voleva vedere la bambina, di andare lunedì verso mezzogiorno dal dottor Boggi. Cosa che l'uomo ha fatto, in compagnia della moglie che, nel frattempo, era stata dimessa. Ma, prima che raggiungessero il reparto pediatrico, i coniugi sarebbero stati informati dall'ostetrica di turno che Simona era stata trasportata a Pisa. Poco dopo, la stessa levatrice, preso da parte l'uomo, gli avrebbe rivelato la verità: «Non è vero che Simona sia stata trasportata a Pisa. E' morta sabato alle 12,45. Si trova nell'obitorio da due giorni». Mario Pedrini è rimasto esterrefatto. La bambina era morta quattro ore dopo la nascita e nessuno aveva detto niente. f. car.

Persone citate: Boggi, Maria Luisa Ballerini, Mario Pedrini, Pedrini

Luoghi citati: Carrara, Pisa