Quattro torinesi muoiono in incidenti durante il grande esodo per le vacarne

Quattro torinesi muoiono in incidenti durante il grande esodo per le vacarne Iir Piemonte, sull'Autostrada del Sole e sull'Aurelia Quattro torinesi muoiono in incidenti durante il grande esodo per le vacarne Marito e moglie perdono la vita in uno scontro presso Bussoleno - Agricoltore di Cumiana ucciso sull'utilitaria che urta un furgone francese - Padre e figlia morti presso Bologna Il prof. Minoli, vicepresidente della Stet, muore sull'auto che si schianta contro un camion Il tradizionale esodo di fine luglio è quasi terminato, buona parte dei torinesi ha lasciato la città in auto o in treno diretta ai luoghi di villeggiatura. Già nella serata di venerdì a Porta Nuova una folla caotica si assiepava lungo i binari, code di auto raggiungevano i caselli, dell'autostrade Cariche di bagagli. Un crescendo continuo fino a domenica, poi la pace: per gli agenti impegnati in tutta la regione e per chi, avendo già terminato le ferie o in attesa di iniziarle, resta in città. Duecentocinquanta pattuglie della stradale hanno vegliato sul massiccio spostamento di veicoli (oltre 800 mila «passaggi» registrati tra sabato e domenica). «Il traffico quest'anno è meno convulso — dicono gli ufficiali — finalmente si sta imparando a scaglionare la partenze. Con le strade più libere i guidatori sono invogliati però alla velocità: noi continuiamo a consigliare prudenza. Per chi vuole conoscere le condizioni del traffico ricordiamo il numero del centralino automatico, 5711». Con migliaia di automo¬ bilisti in viaggio anche quest'anno si deve registrare purtroppo una sanguinosa catena di incidenti. Inutili gli inviti alla calma, le tragiche esperienze del passato: i morti sono numerosi, si contano decine di feriti. Quasi raddoppiate le sciagure rispetto allo scorso anno. E' un monito per chi ancora deve partire: il periodo felice e spensierato che le ferie rappresentano non deve trasformarsi in occasione di lacrime e lutti. In una duplice sciagura, a Susa ed alle porte di Torino, due bimbe hanno perso ieri pomeriggio entrambi i genitori. Nel primo incidente è morta la madre, il padre è deceduto poco dopo vittima dello scontro tra l'ambulanza che lo portava all'ospedale ed altre due auto. Le bambine, Carla e Paola Francese, di 6 e 3 anni, viaggiavano sul sedile posteriore della «500» guidata dal padre, Benito, 37 anni, appuntato di pubblica sicurezza, al cui fianco sedeva la moglie Elvira, di 33 anni. Lasciata poco prima la loro abitazione a Rivoli, in via Adamello 9, erano diretti in montagna per trascorrere un periodo di vacanza. . Alle 15,30, nei pressi di Bussoleno, il primo incidente. Sembra che il Francese si sia immesso sulla statale del Monginevro senza rispettare il segnale di stop. In quel momento sopraggiungeva da Susa a tutta velocità la «Porsche» del gioielliere Marco Bocchino, 29 anni, corso Agnelli 92, che viaggiava in compagnia di Noris Morano, 20 anni, via Nuoro: un urto tremendo, Elvira Francese è stata scaraventata sull'asfalto priva di vita. Illese le bimbe nella «500» sventrata, Benito Francese era invece in gravissime condizioni: un'ambulanza guidata da Giovanni Misalli, 24 anni, di Mattie, l'ha portato prima all'ospedale di Susa, quindi è ripartita a sirene spiegate per trasferirlo a Torino. La seconda sciagura è avvenuta in via Nizza angolo corso Dante, alle 16,15. Il guidatore di una Opel, Domenico Vagliengo, 51 anni, via Molino 3 a VillastelIone, che era con la moglie Margherita ed una cognata, non si è accorto dell'ambulanza in arrivo a gran velocità nonostante il semaforo rosso: l'autolettiga, investita in pieno l'Opel, si è schiantata dopo un pauroso testa-coda contro l'«850» guidata da Savino Bombardiere, 35 anni, via Nicola Fabrizi 71. L'incidente non ha causato feriti gravi ma un ulteriore ritardo per il ricovero dell'appuntato: due ore dopo Benito Francese è morto alle Molinette senza avere ripreso conoscenza. Al mattino, sempre nei pressi di Bussoleno, uno «stop» non rispettato aveva causato un'altra sciagura stradale con un morto ed un ferito gravissimo. La «500» dell'agricoltore. Aldo Masera, 57 anni, abitante a Cumiana in borgata Tetti Moretta, che viaggiava con l'amico Benve nuto Chiaretta, di 56 anni, si è immessa sulla statale del Monginevro mentre da Tori no diretto a Susa sopraggiungeva un furgone francese guidato da Manuel Torres, 25 anni, con a bordo la moglie, un figlio ed un'altra giovane cop pia. Investita in pieno l'utili-. taria è precipitata nella scarpata: il Masera è morto sul colpo, l'amico è ricoverato alle Molinette con prognosi riservata per varie fratture. La catena di incidenti avvenuti in tutta Italia ha causato nella giornata di lunedi altre vittime torinesi. Sull'Autostrada del Sole, a Zola Predosa nei pressi di Bologna, un operaio Fiat è morto con la figlia, la moglie è rimasta gravemente ferita. Rosario Crivelli, 42 anni, via Quarella 4d, era in viaggio verso il paese di nascita (Marianopoli di Caltanissetta) con la moglie Michelina, 36 anni, e le figlie Patrizia è Daniela, di 7 e 5 anni. Sulla loro «Simca» in coda ad una lunga colonna è piombato il camion di un autista napoletano, Pasquale Delloiacono, 33 anni: l'operaio e la piccola Patrizia sono morti sul colpo, la moglie è stata ricoverata all'ospedale Sant'Orsola di Bologna in condizioni disperate con l'altra figlia, Daniela, praticamente illesa. All'ospedale di Grosseto è morto per ferite riportate in un incidente sull'Aurelia il professor Eugenio Minoli, vicepresidente della Stet, la società finanziaria telefonica del gruppo Iri. Era nato a Torino 61 anni fa, ora abitava a Modena con la moglie Enrica Cilina Pellizzari ed insegnava procedura civile nella locale università. Era anche vicepresidente della Camera di Commercio di Parigi e collaborava con lo pseudonimo Civis al settimanale « il nostro tempo». Lo scontro in cui ^a perduto la vita è avvenuto nei pressi di Orbetello: l'auto del professor Minoli, che si recava a Punta Ala dov'erano in vacanza i familiari, si è schiantata contro il rimorchio di un autotreno che usciva da una piazzola di sosta. La salma è stata trasferita a Torino in corso Montevecchio 28, nell'abitazione di uno dei sette figli: ieri hanno avuto luogo i funerali. Le vittime Elvira Francese e Aido Masera