Infermo di mente il giudice che mise le bombe nell'auto

Infermo di mente il giudice che mise le bombe nell'auto Ezio Diez Conclusa l'istruttoria sull'episodio di Almese Infermo di mente il giudice che mise le bombe nell'auto Il consigliere di Cassazione dott. Diez è stato ritenuto non imputabile e assegnato in un manicomio giudiziario per due anni - Non si esclude che molte sue sentenze vengano rivedute Nel luglio dello scorso anno sistemò un ordigno esplosivo nella vettura della sua domestica (Nostro servizio particolare) i Genova, 25 luglio. Il consigliere, di Cassazio- I ne dott. Ezio Diez, presiden- J te d'ella sezione lavoro alla i Corte d'appello di Torino, che nel luglio dell'anno scorso i tentò di uccidere la propria domestica, mettendo un ordigno esplosivo nella sua «500». è stato dichiarato totalmente infermo di mente. Per tale motivo il magistrato. 62 anni, abitante in frazione Rivera di Almese. è stato ritenuto non imputabile e assegnato in un manicomio giudiziario per \ j ! | due anni. Queste le concili- j sioni dell'istruttoria, durata \ un anno e condotta dal giù- \ dice del Tribunale di Genova dott. Campus. Dopo la sentenza, un que- sito: quando presiedeva la se- \ zione lavoro alla Corte d'appello di Torino, il dott. Diez era nel pieno delle sue facoltà mentali? Potranno essere annullati i vrovvedimenti da lui presi durante la sua atti-i vita di giudice? Se si accer- j tasse un'alterazione delle con-1 dizioni psichiche del magi- \ strato negli ultimi anni del i suo esercizio, non è da escili- I i I J i i dersi una riapertura di molle istruttorie e l'annullamento delle sentenze. Nelle sue conclusioni, il dott. Campus aveva modificato il capo d'accusa al dott. Diez, da tentato omicidio in lesioni gravi, ma l'accertato \ vizio totale di mente ha impedito die l'imputalo fosse j rinviato a giudizio. Il dott. ! Diez. ora ricoverato nel ma| nìcomio giudiziario di Reggio Emilia, tramite gli avvocati Raimondo Ricci di Genova e Geo Dal Fiume di To¬ rino, vuole ricorrere 111 ap j pello. Preferirebbe, infatti, \ affrontare il processo. Davan \ ti ai giudici — ha fatto sa pere ai suoi legali — egli avrebbe la possibilità di di mostrare la sua \ ai fatti. Vittima dell'attentato, Aariana Tabone in Novembre. 27 anni, abitante in frazione Milanerc di Almese. La donna, nella villa dei dott. Diez, i lavorava come domestica a j ore. generalmente dalle 14 ai1 le 17. Il 2 luglio dell'anno \ scorso, la donna aveva svolto i il suo normale servizio e alI le 17 era salita sulla «500» estraneità de/ marito per rientrare a casa. Durante la strada, la Tabone aveva sentito che qualcosa non funzionava nel motore ed era scesa per controllare. Dopo qualche attimo un'esplosione. Investita da una pioggia di schegge, era stata accompagnata agonizzante all'ospedale di Avigliana. I carabinieri accertarono che una scatola di biscotti fissata al tubo di scappamento della « 500 » era piena di esplosivo. Qual era il movente dell'attentato? In casa del dott. Diez fu trovato esplosivo da cava simile a quello con il quale era stata preparata la rudimentale bomba nell'auto. L'innesco — accert0 un artificiere — fu pro vocato dal surriscaldamento del tubo di scarico della macchina. Si frugò nel passato del giudice torinese. Il dott. Diez risiedeva a Torino in via Le Chiuse 24. ma viveva la maggior parie dell'anno in una villa a Rivera di Almese. In paese veniva considerato un misantropo. Viveva separato dalla moglie da due mesi. Qualcuno mormorava che l'avesse cacciata di casa perché aveva fatto abbattere nel giardino un albero secco. In maggio aveva ripreso a servizio Adriana Tabone, che già gli fece da cameriera prima di sposarsi. Le altre due domestiche fisse, Domenica Rigoletti. 21 anni, e Rosemarie Vouillez, 16 anni, dissero ai carabinieri: « Il dott. Diez ci trattava in modo diverso dalla Tabone. Mangiava sempre solo, ma quando lei si fermava a pranzo sedevamo a tavola insieme. Ci trattava bruscamente, e ci dava sempre del "lei". Ad Adriana dava del tu ». In paese si mormorava che la Tabone avesse deciso di licenziarsi e questa sua intenzione avrebbe creato un vero e proprio choc nel magistrato. « lo l'autore dell'attentato? Ma scherziamo? », disse il dott. Diez al giudice che l'interrogò per oltre cinque ore subito dopo il drammatico episodio. Disse di essere legato alla domestica da «benevolenza paterna» e «di essere certo che l'attentato era diretto a lei e che l'autore era un nemico di suo marito». E la dinamite trovata in casa? « Ma sì, non lo nego » — confessò al giudice che l'aveva fatto arrestare patentato omicidio e detenzione di esplosivo —. «Posseggo de-, cine di vecchie borse da professionista. Chissà cosa contengono, non le apro da anni. La dinamite posso avercela messa io anni fa: me l'ero procurata facilmente in questa zona come fanno tanti. Non ricordavo certo d'averla ». L'istruttoria fu affidata al dott. Campus del Tribunale di Genova, che dispose una perizia psichiatrica sul consigliere di Cassazione. Il prof. Bruno Orsini, direttore dell'ospedale psichiatrico di Ge- nova a cui fu affidata l'inda\ gine. accertò la completa infermità di mente dell'imputalo. Per questo motivo il dott. Diez non potrà essere processato. Guido Paglia i 1 j '