Ondata di scioperi in Inghilterra dopo l'arresto di cinque portuali

Ondata di scioperi in Inghilterra dopo l'arresto di cinque portuali Porti e giornali paralizzati, astensioni in altri settori Ondata di scioperi in Inghilterra dopo l'arresto di cinque portuali I lavoratori arrestati, impegnati in un picchettaggio davanti a un dock per "containers", non avevano accettato l'ingiunzione del nuovo tribunale per le relazioni industriali - Si teme uno sciopero nazionale di protesta (Dal nostro corrispondente) Londra, 24 luglio. Il governo conservatore britannico è nuovamente impegnato in una grave disputa con i sindacati. La confederazione delle Unions ha chiesto questa sera al premier Edward Heath di ottenere la scarcerazione dei cinque portuali arrestati venerili e di sospendere « alcune parti » della nuova legge suUe relazioni industriali. Non si vede, per ora, come Heath possa accogliere queste istanze. Frattanto, aumenta il pericolo di uno sciopero nazionale di protesta per i cinque arresti. Finora l'esecutivo confederale, che non desidera certo un acuirsi della crisi, ha frenato le Unions più bellicose: ma, se il conflitto non sarà presto risolto, non potrà resistere a lungo alla pressione. Dilagano le astensioni dal lavoro. Quasi tutti i quarantamila portuali britannici hanno incrociato le braccia, ogni attività è cessata nei docks di Londra, Liverpool, Southampton, Swansea e altrove. Gli scioperi di solidarietà con i cinque «martiri» hanno impedito la pubblicazione dei giornali nazionali della domenica e del lunedì: e nessun quotidiano uscirà a Londra neppure domani. Scioperano altresì cinquemila minatori, migliaia di operai in varie industrie, i lavoratori dei grandi mercati londinesi e gruppi diversi, in varie città, dai netturbini di Brighton agli equipaggi di alcuni pescherecci. Il governo continua a sostenere che i cinque uomini non sono stati arrestati in base al nuovo e controverso «Industriai Relations Act», bensì in base a una vecchia legge. E' una differenza assai sottile e resta, comunque, il fatto che l'arresto fu ordinato dal nuovo «Tribunale per le realzioni industriali», creato dalla recente riforma. I cinque portuali erano impegnati da tempo in una rigorosa azione di picchettaggio, dinanzi a un docfc per containers, e si erano rifiutati di ubbidire alle ingiunzioni del tribunale, per un ritorno alla normalità. Cosi facendo, i cinque si sono resi colpevoli di «sprezzo della corte», reato gravissimo. Non tutti, anche tra i lavoratori, commiserano i «martiri». Lo stesso «ministro ombra» per l'occupazione, Reg Prentice, dell'opposizione. laborista, ha detto: «I cinque uomini hanno sbagliato, quando hanno voluto sfidare la legge, e gli ordini del loro stesso sindacato, e organizzare un picchettaggio. Le cattive leggi possono essere cambiate, ma, finché vi sono, devono essere rispettate». Fra l'altro, i cinque potrebbero tornare subito in libertà. Basterebbe che si presentassero in tribunale e chiedessero scusa. Ma essi non soltanto non intendono scusarsi ma non riconoscono neppure l'autorità della neo-istituita corte. Eppure, si dovrà arrivare a un compromesso. Heath non vuole uno scontro con le Unions, con le quali spera di avviare un dialogo per combattere l'inflazione. I capi sindacali, d'altra parte, sono esortati all'azione dai «falchi» (che non mancano di certo) e da tutti coloro che vogliono profittare della crisi per seppellire la legge sulle relazioni industriali. Per fortunata coincidenza, è stato pubblicato oggi uno studio, compiuto assieme da un leader sindacale e da un imprenditore, per rinnovare i porti e alleviare le negative conseguenze sull'occupazione dell'avvento dei containers. Il governo ha subito promesso la sua assistenza finanziaria al piano. Potrebbe essere il trampolino per un'intesa generale. Difficilmente, però, il governo revocherà l'«Industrial Relations Act», anche se finora, contrariamente alle sue speranze, non gli ha portato che guai e sconfitte. Heath aveva promesso ai suoi elettori una legge in questo settore, e dopotutto aveva tentato di vararne una simile anche il governo laborista. Non può fare marcia indietro alle pri¬ me burrasche. m. ci.

Persone citate: Edward Heath

Luoghi citati: Inghilterra, Liverpool, Londra