Morbide di giorno e di sera

Morbide di giorno e di sera La linea suggerita dai sarti italiani per l'autunno-inverno Morbide di giorno e di sera Le sfilate d'alta moda a Roma propongono un'eleganza un poco ricercata, dai colori tenui, che dà rilievo alla figura femminile - Lancetti valorizza la lana, Heinz-Riva lancia lo stile "yoke", con profilo "scivolato" (Nostro servizio particolare) Roma, 18 luglio. Quattro mantelli ampi, bloccati da grandi tasche alla sahariana su pantalóni larghi, con bluse di seta e cardigan dì lana o pullover a quadri; 4 giacconi volteggianti su camicette in crepella ed enfatizzati gilet e pantaloni diritti ma voluminosi. Una ventata di gradazioni esatte e indefinibili nella gamma del marron e del miele scuro, del cognac e del ruggine, dell'arancio e del mattone, del beige e del cammello. Con queste immagini sulfuree di linea e di tono, nella loro eleganza composita e sportiva, ha avuto inizio ieri sera la collezione di Pino Lancetti, sfilata a ritmo serratissimo nel cortile del suo atelier, fra un temporale e l'altro: una delle più belle viste fin qui e di raro equilibrio fra abiti da mattino-e da sera. Pino Lancetti è riuscito a rendere aggressiva la morbidezza che è la caratteristica più nuova della moda d'inverno, vi ha coinvolto i pantaloni, femminilizzandoli con calda scioltezza, ha dato vita ad un'immagine di donna pronta a sfidare l'inverno, che gioca col volume della lana doubleface dei mantelli scampanati, degli enormi colli a scialle arrotonda- to sulle spalle e con la sovrapposizione di elementi tradizionali, casacche, cardigan, pullover camicetta, profondamente rinnovati dal tessuto, dal colore e dal disegno. Berretto di lana uguale al pullover o clochette scura ben calcata sugli occhi, ha contraddetto di colpo le aggraziate e forse troppo squisite concessioni ad unu programmata femminilità, proposte da altri creatori per la stagione invernale; la prevalenza del pantalone è quasi assoluta e persino le giacche di pelliccia a tenda, in volpe argentata o visone nero, risultano scattanti al di là del loro avvolgente volume su lunghi abiti da sera in georgette e pizzo nero ricamato. Bill Cunnigham, il fotografo dei più importanti giornali americani, per la prima volta a Roma per le sfilate, saltava di qua e di là. scattando foto come invasato dinanzi ai trench in raso rosa o nero, colli e polsi di volpe in tinta, aperti su abiti stile sottoveste, imbrillantati sul petto; ai lunghi tailleurs da sera in satin beige o ruggine con bluse di georgette ricamata, agli insieme di gonne a pieghe e attillatissime casacche ad inguainare busto e fianchi, in splendido velluto decoupé e laminato in turchese e arancio. Una perfetta coerenza con la linea, di tutta la collezione ed in più la suggestione di fluide cadenze nel crèpe, nello chiffon, nel satin, di colore stemperato, dal miele al nocciola, dal salmone al rosa jII|!Barbuto, la capigliatura alla nazzarena, Lancetti è apparso un attimo a ricevere gli applausi, subito avvolto dai consueti abbracci delle sue elegantissime donne d'inverno. Un inverno, quello 1973, che dopo le morbidezze premaman nelle camicie alla messicana o della nonna, nelle giacche da pittore o negli abitini da infante ora in vigore, ne introduce altre più elaborate; riporta in scena persino l'abito a sacco, a trapezio degli Anni Sessanta e plissé, sbieco, maniche raglan, dolman o kimono aiutando, ora dà importanza alla figura in una linea ampia ma contenuta, ora la rende partecipe di sospirose dolcezze. Con Heinz-Riva, per esempio, si accredita all'esotico lessico dell'alta moda il vocabolo «yoke». Indica un taglie alto e arrotondato sul davanti con effetto di spro- ne, da cui parte il corpo del soprabito o del vestito, che ne risulta di linea scivolata mossa da arricciature o piccole pieghe, senza cintura. Gli abiti di questo sarto, che richiama puntualmente uno stuolo di compratori americani, sono delle tuniche di soffice jersey, di seta, montate con arricciature dall'apparente noncuranza su microcorpini. sempre in colori brillanti, blu elettrico, rosso, bianco e nero accostato ad una tinta viva, fra verde, giallo e rosa. Con Tiziani e Sarli il ritorno alle ampiezze si tinge di toni diversi, quasi austeri nel primo, molto levigati e femminili nel secondo, con omaggio di entrambi alla j gonna, pur rimanendo validi I i pantaloni per il mattino. I Tiziani proietta sullo scher| mo dell'autunno l'immagine ! d'una donna in pellegrina. Lucia Sollazzo

Persone citate: Barbuto, Bill Cunnigham, Heinz-riva, Lancetti, Lucia Sollazzo, Pino Lancetti, Sarli, Tiziani

Luoghi citati: Roma