Come vengono reclutati in Africa di Loris Mannucci

Come vengono reclutati in Africa Le indagini dei trafficanti d'uomini al confine francese Come vengono reclutati in Africa Un altro gruppo di disperati fermati dalla gendarmeria di confine e consegnati alla polizia italiana - In tasca avevano indirizzi di locande e persone di Parigi - Viaggiavano in camion o in carovana; navigavano nelle stive dei mercantili, poi un "negriero li spediva" - Gli inquirenti ritengono che ogni settimana una quarantina di negri tenti di passare in Francia (Dal nostro corrispondente) Parigi, 18 luglio. Le autorità francesi incominciano ad ostacolare la « tratta dei negri ». che finora ha fruttato molto denaro ai trafficanti di uomini. Da un po' di tempo in qua la sorveglianza è stata intensificata ai confini e il passaggio dei clandestini è più difficile. Slamane due senegalesi sono stati fermati in montagna nella regione di Gondrans, vicino a Monginevro, e condotti nella questura di Gap, dove sono stati interrogati. Nelle loro tasche sono stati trovati i nomi di persone re- a , , . i - i oa euafia lni a sidenti ad Abidjan e a Parigi e indirizzi di centri di assistenza per i negri e di locande parigine dove abitano gli africani. Ieri un gruppo di quattordici persone provenienti dal Mali è stato fermato a Tenda da una pattuglia di gendarmi e ricondotto alla frontiera, dove è stato consegnato alla polizia italiana. Il 14 luglio, nel paesetto di Brisson, vicino ad Aix-les-Bains, furono fermati cinquantanove maliani giunti dall'Italia, pigiati in un camion, come bestie. Il veicolo si era improvvisamente fermato per un guasto e l'autista, tentato invano di rimetterlo in marcia, l'aprì affinché i suoi « passeggeri » non morissero asfissiati nell'autocarro trasformato in un « forno » dai raggi del sole. Una pattuglia di gendarmi lo scopri poco dopo. Il camionista, Michel Piteau, dichiarò che in Italia (dove aveva trasportato una partita di merci), un certo Carlo gli aveva proposto di condurre a Parigi i 59 negri , ed egli aveva accettato, per j un compenso di 5000 franchi ' (.seicentomila lire). Ha affer1 mato di non conoscere il destinatario della « merce ». I negri del Mali, interroga: ti, dichiararono di aver pai gato ognuno 400 franchi 150 | mila lire) per il passaggio e i che un compatriota li aspet' tava a Parigi per sistemarli, i Non vollero dare, però, il nome del connazionale né l'indirizzo. Precisarono soltanto I che erano destinati a un ma| glificio, per un lavoro che ale se o- n-1 non richiede specializzazione, n- ; I cinquantanove maliani so lbe, o o n no stati ricondotti due giorni fa al confine di Courmayeur. o o a il si za usorire re il Negli uffici di frontiera della polizia si ritiene che una quarantina di africani tendce 1 no ogni settimana di passare a, j clandestinamente il confine italo-francese, individualmente o a gruppi. Altri giungono passando dalla Spagna, ma la maggioranza sbarca a Marsiglia. I negri provengono generalmente da villaggi della « brousse » e non solo non hanno un mestiere, ma spesso parlano soltanto la loro lingua. In camion, o con le il erac ta 'odone. carovane, raggiungono la Tu-nisia dove s'imbarcano su unmercantile, viaggiano nellastiva, sino a un porto italia-no o francese, dove un « mer-cante di uomini » li aspettae li « spedisce » in camion aParigi o nell'Est della Fran-csa. dove l'industria ha gran-de bisogno di mano d'opera.I negri sono sfruttati piùancora degli arabi; spesso non sono neanche dichiarati | all'ufficio di collocamento e | si devono contentare della paga (inferiore alla norma• le), che il datore di lavoro | e disposto a dare. Non godono di nessuna protezioneI Fanno i mestieri più umili| Una notevole percentuale de gli spazzini, a Parigi, è composta di negri. Sfruttati dai datori di lavoro, questi immigrati lo sono anche da certi compatrioti, che li alloggiano e fanno loro pagare da cinque a diecimila lire al mese un pagliericcio posto sul pavimento di uno stanzone, senza le minime comodità (spesso una vecchia fabbrica in rovina), dove dormono decine di persone. Altri uomini di colore alloggiano nelle « bidonville » dove, ogni inverno, parecchi muoiono asfissiati dall'ossido di carbonio, perché accendono la stufa per riscaldarsi. I negri sono circa 60.000 in Francia, su tre milioni di stranieri, ed affollano gli ospedali perché molti hanno malattie veneree e tutti, dato il clima e le misere condizioni di esistenza, sono soggetti più dei bianchi alla tubercolosi. Loris Mannucci

Persone citate: Michel Piteau