Decise nuove agitazioni per il "settimo numero,,

Decise nuove agitazioni per il "settimo numero,, Continuano gli scioperi nei quotidiani Decise nuove agitazioni per il "settimo numero,, Niente giornali domani, venerdì, domenica - I comunicati della Federazione stampa, dei poligrafici e degli editori (Dalla redazione romana) Roma, 18 luglio. Per la vertenza riguardante la chiusura del settimo numero dei quotidiani (il giornale del lunedì) sono stati proclamati nuovi scioperi, dai giornalisti e dai poligrafici. I primi si asterranno dal lavoro per 24 ore giovedì 20, per impedire la pubblicazione dei quotidiani del mattino di venerdì 21; i secondi sciopereranno in modo che non escano i giornali del mattino di giovedì 20, domenica 23 e domenica 30 e quelli del pomeriggio di giovedì 20, sabato 22 e di sabato 29 luglio. Ecco i comunicati emessi dai giornalisti, dai poligrafici e dagli editori. La Federazione nazionale della stampa comunica: «La vertenza per la chiusura del settimo numero dei quotidiani (il giornale del lunedì) rimane estremamente grave e preoccupante. Anche ieri, nella riunione congiunta tra tutte le componenti del settore svoltasi al ministero del Lavoro, sotto la presidenza defl ministro Coppo, e con la partecipazione del sottosegretario De' Cocci, i dirigenti della Federazione editori hanno confermato il loro atteggiamento di assoluta intransigenza». «La precisa richiesta della Federazione nazionale della stampa italiana di sospendere il provvedimento di chiusura del settimo numero, e conseguentemente ogni agitazione sindacale di giornalisti e polligrafici per poter condurre, in un clima più sereno, concrete e serie trattative, è stata respinta dagli editori». «I rappresentanti dei giornalisti hanno denunciato al ministro l'atteggiamento degli editori, che, dopo aver preso il provvedimento di chiusura senza neppure consultare la Fusi, insistono oggi in una pericolosa posizione che punta, prolungando uno stato di tensione nel settore, alla massima drammatizzazione della vertenza per fini che, evidentemente, vanno di di là della specifica questione del settimo numero». «Dopo avere informato il ministro dei rilevanti danni economici arrecati dal- provvedimento degli editori ai giornalisti che lavorano nei quotidiani interessati e all'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, la Fusi ha confermato ai rappresentanti del governo la disponibilità a serie trattative, e in questo senso è stato accolto l'appello governativo a proseguire gli incontri». «La Giunta esecutiva della Federazione della stampa, che | Sj e riunita prima e dopo la j seduta al ministero del Lavo | ro. ha dichiarato che, di fron- pmzCsste alle dichiarazioni degli editori, i giornalisti sono costretti a proseguire nell'azione sindacale e ha proclamato, secondo il mandato avuto dai presidenti delle associazioni regionali, uno sciopero nazionale dei giornalisti che lavorano nei quotidiani interessati alla vertenza. Lo sciopero nazionale di 24 ore sarà attua to nella giornata di giovedì 20 e dovrà impedire la pubblica1 zione dei quotidiani del mat tino di venerdì 21». | Le segreterie nazionali dei poligrafici Cgil, Cisl e Uil comunicano: «Le segreterie nazionali dei poligrafici della Cgil, Cisl e Uilei comitati di settore nazionali, unitariamente riuniti in Roma il IS luglio 1972, hanno preso in esame la situazione in relazione alla vertenza in atto per il settimo numero (edizione del lunedì). Pur considerando la fase attuale di iniziative del governo, per cui si sono avuti incontri al ministero del Lavoro nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 corrente, le segreterie nazionali e i comitati di settore hanno ritenuto indispensabile proseguire nella lotta per pervenire ad una positiva soluzione del problema. Pertanto è stato deciso che i lavoratori interessati alla vertenza del settimo numero si asterranno dal lavoro in modo che non escano i giornali del matitno di giovedì 20. domenica 23 e domenica 30 corrente mese e quelli del pomeriggio di giovedì 20, sabato 22 e di sabato 29 luglio 1972». «Le segreterie nazionali hanno predisposto inoltre una serie di scioperi in base a comunicazioni interne inviate alle segreterie provinciali. Si ripete che all'azione sindacale sono interessati tutti i lavoratori (operai, impiegati tecnici e impiegati amministrativi) che prestino consecutivamente o saltuariamente la loro opera per il settimo nume¬ ro. Sono inoltre chiamati all'azione sindacale sopra precisata quei lavoratori che prestano anche in turnazione la loro opera dove si stampano più giornali, alcuni dei quali fanno l'edizione del lunedì ed altri no; in questo caso i giornali, pur non avendo l'edizione del lunedì, saranno soggetti alle conseguenze derivanti dagli scioperi suddetti. Le segreterie nazionali si riuniranno la prossima settimana per valutare lo stato della verten- La Federazione italiana editori giornali comunica: « Nel quadro delle consultazioni promosse dal ministro del Lavoro sen. Coppo per la vertenza del settimo numero, la delegazione degli editori è stata ricevuta nel pomeriggio di oggi dal sottosegretario on. De' Cocci. Nel corso della riunione, gli editori hanno riaffermato la loro disponibilità alla trattativa immediata per risolvere la vertenza secondo formule che escludano atteggiamenti intransigenti delle singole parti. La stessa delegazione ha messo in evidenza come non abbiano fondamento le interpretazioni della Federazione dei giornalisti rispetto a una vertenza che ha un preciso contenuto e riguarda una situazione di insostenibile sofferenza dell'editorìa dei giornali quotidiani ».

Persone citate: De' Cocci

Luoghi citati: Roma